sabato 22 ottobre 2011

Multe business - Chissà qual è il giro d'affari dell'autov​elox

Si è molto discusso in questi giorni dei tagli vistosi che il provvedimento del Governo ha arrecato alle casse dei Comuni, Province e Regioni. E' strano però che nessuno parli delle montagne di multe tramite autovelox sistematicamente applicate ai cittadini dai suddetti enti pubblici.
Non credo alla loro motivazione di preservare la sicurezza. A mio parere, si tratta,  di un miserabile espediente acchiappa-quattrini per rimpinguare i bilanci delle amministrazioni locali.
Non voglio essere frainteso. Ritengo giusto multare chi non rispetta le regole, ma senza sadismo e accanimento. E' vergognoso, infatti, imbattersi improvvisamente in telecamere nascoste nell'erba o mimetizzate in auto private con lo scopo principale di rimpinguare le casse esauste dei Comuni. E' umiliante per un vigile appostarsi dietro un cartello stradale, in ginocchio o sdraiato in un campo, con il telelaser puntato sulla strada in attesa del trasgressore.
La necessità di recuperare i finanziamenti statali con un simile rimedio offende la morale e falcidia ulteriormente il misero stipendio del cittadino già stremato da molti anni di conduzione economica disastrosa del centrodestra.
Sarebbe interessante conoscere il giro di affari generato da queste infrazioni. Mi risulta che il 50 per cento degli incassi dovrebbe essere indirizzato al miglioramento della viabilità locale. Appurato però che, di regola, le strade sono dissestate e gli incidenti non sono diminuiti, vorrei fare una domanda ai Sindaci di tutti i Comuni nonché ai ministri dei vari dicasteri romani: Signori, dove vanno a finire i nostri soldi?

Vasco Pardini

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