lunedì 31 ottobre 2011

UN PO' DI SATIRA ...

TREMONTI E LA TASSA SULL'AMANTE

In parlamento stanno discutendo di come fare a racimolare soldi, per sanare i conti pubblici. Ad un certo punto il ministro Tremonti propone:
Perche non tassiamo chi ha l’amante?
Potremmo fare un sacco di soldi per pagare i tanti debiti che abbiamo.
... Tasse differenziate a seconda dell’amante!
Per esempio direi che chi ha un’ amante tipo Minetti dovrebbe pagare 200.000 euro l’anno,
Chi ha un’ amante tipo Carfagna 100.000 e così via. “
Dal lato opposto si alza un deputato del PD e timidamente chiede:
“E se uno ha un’amante tipo Rosi Bindi?”
Tremonti indispettito risponde:
“Ho parlato di tasse, non di rimborsi!!!!”

UN VOTO NON E’ UNA DELEGA IN BIANCO

LETTERA AL SINDACO DI FOLLONICA SUL PORTO

I cittadini hanno il diritto di esprimersi sulle varie questioni per decidere il futuro della loro citta’ tramite la partecipazione attiva. Mi riferisco in particolar modo alla nautica ed al futuro porto cittadino. Una struttura che modificherebbe radicalmente il paesaggio e l’urbanistica di Follonica. Non voglio entrare nel merito del fatto che il porto possa essere o meno un’opportunita’ di occupazione o possa essere utile per l’economia. Il punto fondamentale e’ che per un’opera cosi’ importante dovrebbe essere la cittadinanza a decidere, con la dovuta calma e partecipazione. E invece, come succede sempre ultimamente, la citta’ si ritrovera’ ad avere o non avere una determinata struttura senza aver minimamente espresso la propria opinione. Certamente non l’ha espressa quando ha dato un voto a Lei o ai partiti della coalizione di maggioranza per governare Follonica. Non lo poteva aver fatto perche’ di tutto questo era all’oscuro. Al tempo del voto non sapeva niente neppure della concessione di 3000 mc al Florida (rovesciando completamente ed inspiegabilmente la decisione presa in precedenza dal Comune stesso e vincitore di un ricorso al TAR sulla questione), dove con le decisioni della sua Amministrazone ha completamente snaturato la vocazione pubblica che da sempre ha rappresentato per Follonica quella zona. Ormai le decisioni partitiche non partono piu’ dalla base, ma dai vertici regionali e agli amministratori politici locali va l’onere di mettere in atto quanto deciso altrove, con il compito di rassicurare e tener calma l’opinione pubblica (ricordo la storia dell’inceneritore) e quanto piu’ riescono a fare questo e tanto piu’ brillante sara’ la propria carriera politica. Io ho gia’ detto pubblicamente di averla votata e di esserne rimasto successivamente molto deluso. In campagna elettorale aveva uno slogan che diceva: “una di voi”. La gente che come me l’ha votata credeva in un cambiamento radicale rispetto alle deludenti amministrazioni precedenti. Puntualmente questo non e’ avvenuto. Oggi, conoscendo meglio il mondo politico locale per averlo “toccato con mano”, mi rendo conto che in realta’ una di noi, o perlomeno una simile a me, non lo e’ mai stata. Mi meraviglio inoltre del fatto che sia riuscita a farsi passare come “paladina della sinistra” pur avendo fatto parte del partito socialista dei tempi di Craxi e membro importante del Rotary. Rolando Stella un giorno mi disse che ancora non avevo capito niente di come andava il mondo. Credo che il compito di chi si dedica alla politica non sia tanto quello di capire il mondo, ma piuttosto di non accettalo cosi’ com’e’ e cercare di miglioralo. Per questo io ed altri idealisti come me stanno cercando una via diversa anche se magari utopistica. Con la creazione del COMITATO CIVICO LA LIBELLULA cerchiamo di fare le cose non alla ricerca di una convenienza politica, ma nel modo che a noi appare giusto. Purtroppo la politica di oggi e’ come il mondo dopo l'apertura del vaso di Pandora, ovvero un luogo desolato ed inospitale. Noi della Libellula siamo cio’ che rimase dentro al vaso, ovvero la speranza, l’ultima a morire.

Per il Comitato Civico “La Libellula”
Riccardo D’Ambra

mercoledì 26 ottobre 2011

Tecnologia e Privacy - Ubriaco di cellulare, finalmente l'ho spento

Amo la tecnologia e l'acquisto di un telefonino portatile voleva dire per me essere al passo coi tempi. Lo scelsi minuscolo, di facile utilizzo e multifunzionale ma mi proposi di usarlo solo per necessità. Mi infastidivano l'uso smisurato e boccaccesco fatto da tanti.
All'inizio, l'obiettivo di brevi telefonate con una spesa modesta sembrò appagare il mio desiderio. Poi, mi accorsi di avere perso il controllo della situazione, di esserne in pratica diventato succube. La gara per avere il telefonino più caro e più sofisticato era diventata un'ossessione.
Il primo sussulto lo ebbi nel 2004 al ricevimento di sms della presidenza del Consiglio dei ministri che comunicava le date delle votazioni. Mi sono sentito spiato, aggredito nella mia riservatezza. Non capivo lo scopo del messaggio e non sapevo come oppormi, nonostante fosse una violazione della legge sulla privacy.
Piano piano incominciai a diradare le telefonate e a prendere coscienza dell'inutilità del mezzo. Da allora, non sempre lo portavo con me. La fine della sbronza è avvenuta nel 2005 al ricevimento di un nuovo sms governativo. Ero informato di non andare a Roma per i funerali del Papa a causa del blocco di tutte le strade.
Rimasi sconcertato anche se l'invio poteva essere dettato da un evento di eccezionale urgenza. La gravità di tale invio si era in ogni caso verificata per la seconda volta.
Mi sono reso conto che i nostri dati possono essere manipolati e sono facilmente vulnerabili.
Allora ho scelto il male minore: ho spento il telefonino e l'ho chiuso nel cassetto.

(Vasco Pardini)

lunedì 24 ottobre 2011

AUTOSTRADA TIRRENICA: "PERCHE' NON ANDARE OLTRE I PROCLAMI DI FACCIATA?"

"Venerdì 7 ottobre si è svolto un importante incontro sull’autostrada Tirrenica organizzato dal Sindaco di Gavorrano Borghi, cui hanno partecipato anche il sindaco di Orbetello, il Sindaco di Follonica e il vice Presidente della Provincia.
Vorremmo soffermarci su alcuni aspetti che hanno suscitato la nostra attenzione e che pensiamo possano essere decisivi per capire l’evoluzione della questione.
Ascoltando l’assemblea è parso subito evidente che i nostri amministratori locali vorrebbero in alternativa all’attuale piano proposto dalla SAT il ritorno al progetto denominato CIPE 2008.
Sabatini ha affermato che quando fu proposto, ormai 3 anni fa, venne approvato all’unanimità da tutti gli interlocutori pubblici, senza eccezione alcuna, nonostante già allora prevedesse la costruzione del nuovo tracciato del tratto Rosignano - Grosseto Sud in sostituzione dell’attuale variante.
A noi non risulta invece che l’unico progetto che riuscì a mettere tutti d’accordo compresi i vari comitati cittadini locali fu quello ANAS del 2001.
Col progetto CIPE 2008, l’esproprio del bene pubblico sarebbe stato ammorbidito da una serie di concessioni quali la realizzazione delle complanari verso i porti di Piombino, Puntone di Scarlino e Castiglione della Pescaia nonché dall’esenzione del pagamento, non si sa bene come e in quale misura, del pedaggio per i residenti.
Ben poca cosa secondo il nostro modesto parere, tuttavia un compromesso politicamente legittimo anche se discutibile. Molto, troppo lontano da quanto prospettato ora, visto che la maggior parte delle opere complanari non verranno fatte.. Altro punto fondamentale è stato chiarire di chi sia la responsabilità dell’approvazione del progetto.
Qual è l’interlocutore pubblico che dialoga con SAT? Quale organo può realmente obiettare e rifiutare la realizzazione di questo contestabile disegno? Anche in questo caso sono state molto esplicative le parole di Sabatini: l’unica amministrazione che può opporsi è la Regione.
Finalmente cominciamo a capire lo strano rapporto che lega il Dottor Bargone, presidente SAT e contemporaneamente commissario straordinario del Governo, a Riccardo Conti, già assessore alla regione Toscana e attualmente coordinatore nazionale del Partito Democratico per le infrastrutture nonché membro del consiglio di amministrazione della società privata “F2i” al secolo Fondo Italiano per le Infrastrutture.
Ma prima di avviarci alle conclusioni è bene illustrare l’ultimo argomento scaturito dal dibattito: cosa intendono fare gli amministratori locali per opporsi a questo progetto? Crediamo che la risposta sia in una frase pronunciata dal Sindaco Borghi:”la risoluzione del problema è politica, non tecnica”. Effettivamente non capiamo come sia possibile opporsi diversamente ad un progetto presentato da un governo di centro destra e portato avanti dall’amministrazione regionale di centro sinistra, fatto quest’ultimo ribadito alla recente assemblea organizzata da Legambiente e svoltasi a Donoratico lo scorso Venerdì 14 ottobre.
Cerchiamo di riassumere e semplificare: il Presidente della Regione Toscana Rossi; il coordinatore nazionale del Partito Democratico per le infrastrutture Conti, il presidente della SAT e commissario straordinario del Governo Bargone, stanno decidendo sulle questioni della viabilità maremmana senza prendere minimamente in considerazione le critiche che tutti i cittadini della provincia stanno invece opponendo. Perché siamo convinti che la soluzione possa essere solamente politica? Perché solo una forte opposizione ai vertici regionali del Partito Democratico può impedire che questo progetto sia portato avanti. Solamente gli amministratori locali, che guarda caso in maggioranza appartengono allo stesso schieramento politico, il PD, possono alzare i toni della discussione. Lanciamo una proposta forte: perché non organizzare una manifestazione di protesta proprio a Firenze?"

Andrea Baldassarri
Per il Comitato Civico "LA LIBELLULA"

http://www.0566news.it/notizia.asp?idn=7420

sabato 22 ottobre 2011

Multe business - Chissà qual è il giro d'affari dell'autov​elox

Si è molto discusso in questi giorni dei tagli vistosi che il provvedimento del Governo ha arrecato alle casse dei Comuni, Province e Regioni. E' strano però che nessuno parli delle montagne di multe tramite autovelox sistematicamente applicate ai cittadini dai suddetti enti pubblici.
Non credo alla loro motivazione di preservare la sicurezza. A mio parere, si tratta,  di un miserabile espediente acchiappa-quattrini per rimpinguare i bilanci delle amministrazioni locali.
Non voglio essere frainteso. Ritengo giusto multare chi non rispetta le regole, ma senza sadismo e accanimento. E' vergognoso, infatti, imbattersi improvvisamente in telecamere nascoste nell'erba o mimetizzate in auto private con lo scopo principale di rimpinguare le casse esauste dei Comuni. E' umiliante per un vigile appostarsi dietro un cartello stradale, in ginocchio o sdraiato in un campo, con il telelaser puntato sulla strada in attesa del trasgressore.
La necessità di recuperare i finanziamenti statali con un simile rimedio offende la morale e falcidia ulteriormente il misero stipendio del cittadino già stremato da molti anni di conduzione economica disastrosa del centrodestra.
Sarebbe interessante conoscere il giro di affari generato da queste infrazioni. Mi risulta che il 50 per cento degli incassi dovrebbe essere indirizzato al miglioramento della viabilità locale. Appurato però che, di regola, le strade sono dissestate e gli incidenti non sono diminuiti, vorrei fare una domanda ai Sindaci di tutti i Comuni nonché ai ministri dei vari dicasteri romani: Signori, dove vanno a finire i nostri soldi?

Vasco Pardini

venerdì 21 ottobre 2011

I GIOVANI E IL VOLONTARIATO POLITICO

Sono stato un attivista politico e come tale ho avuto modo di frequentare i giovani che si dedicano al lavoro di volontariato contribuendo a rendere efficiente e funzionale una struttura così importante ed utile per la collettività.
Il volontariato, si sa, è un ottimo investimento nei confronti delle future generazioni ed una esperienza da utilizzare per gestire il futuro della nostra amata nazione.
Ho verificato con rammarico come i giovani, che con tanta voglia e zelo si impegnano nel volontariato civile, in eguale misura disdegnano la politica in generale, come se fare politica sia una malattia contagiosa da evitare o peggio ancora una "cosa brutta e sporca", come si sente dire da molti.
Devo ammettere che non hanno tutti i torti. Oggi l’uomo politico non sempre ha rivestito questo ruolo di volontariato per migliorare la vita dei cittadini, ma ha invece utilizzato questo mezzo per fini egoistici o illeciti, ma questa non deve essere la regola.
La regola del politico è quella di lavorare onestamente per il popolo che lo ha eletto a suo rappresentante.
I giovani si sono accorti che i politici hanno formato una vera e propria casta e godono di privilegi impensabili. Parlano un linguaggio incomprensibile e sono distanti anni luce dalla realtà della vita quotidiana e dai cittadini. Non esiste una sana cultura politica e tutti lottano solo per occupare la "poltrona" in Parlamento, fonte di guadagno e di notorietà.
Sono convinto che il perdurare di tale situazione lascerà un incolmabile vuoto generazionale e pertanto è necessaria e urgente la partecipazione attiva dei giovani all’interno dei vari gruppi o partiti politici per accrescere, irrobustire e migliorare la vita stessa del popolo italiano. Spero vivamente che i giovani si sveglino dal loro torpore e si mettano a fare politica per ridare finalmente dignità e speranza ai delusi della politica.

Vasco Pardini

mercoledì 19 ottobre 2011

MANOVRA: Berlusconi taglia i fondi per la sicurezza

Le misure adottate nella manovra del Governo sono da considerarsi disastrose e non contribuiranno al miglioramento economico del nostro Paese. Mi voglio soffermare, in particolare, sui tagli alla spesa pubblica che riguardano la qualità del servizio operata dai nostri poliziotti.Sono disorientato, perplesso e avvilito nel constatare che per ottimizzare le risorse si debbano effettuare tagli che andrebbero a incidere direttamente sulla tutela e sulla pelle dei cittadini. I poliziotti non possono rischiare la vita senza la sicurezza del proprio posto di lavoro, non possono accettare il blocco degli stipendi per mancanza di fondi, non possono essere privati di tecnologie di avanguardia che sono strumenti essenziali per combattere il terrorismo, la criminalità, la mafia.
La sicurezza è un bene fondamentale per tutti e per questo deve essere difesa a tutti i costi. Viviamo in un'epoca in cui scippi, stupri, omicidi e furti sono diventati fatti quotidiani. Non ci meravigliamo più di niente, stiamo diventando indifferenti.
Il cittadino si sente indifeso, e cosa fa il governo di centrodestra? Sbraita sui giornali e in tv che combatterà il terrorismo e che renderà sicure le nostre città, mentre in Parlamento vota una legge che razionalizza e riduce gli investimenti penalizzando l'operatività della Polizia e l'attività del cittadino onesto. Un provvedimento che sarà gradito ai disonesti.
Spero che in un prossimo futuro si cancelli per sempre l'oscurantismo di Berlusconi e dei suoi seguaci che in questi anni hanno causato danni irreparabili all'Italia e agli italiani

Vasco Pardini

sabato 15 ottobre 2011

Un'assicur​azione pagliaccia​ta

Gli italiani, all'inizio di ogni anno, ricevono puntualmente le lettere dell’INAIL riguardanti la richiesta di pagamento dell’assicurazione delle casalinghe, prevista da una legge del '99 che ammonta a €. 12,91.
L’importo è esiguo e pertanto non può certo coprire tutte le prestazioni infortunistiche. Sarebbe stato meglio, allora, pagare un premio maggiore per ottenere rendite vitalizie più alte e condizioni contrattuali adeguate al rischio. Un contratto assicurativo obbligatorio con una società esterna poteva risolvere il problema. Quindi denaro buttato alle ortiche.
Il riconoscimento, poi, di un infortunio per inabilità permanente pari o superiore al 33% è difficile da ottenere per l’alta percentuale. A mio parere, si dovevano risarcire tutti gli infortuni casalinghi, anche i più piccoli, applicando un rating medio e di buon senso.
Riguardo alla deduzione dell’importo ai fini fiscali, una vera beffa a danno dei consumatori. Il beneficio in sede di dichiarazione dei redditi risulterà di qualche centesimo di euro in meno e ne potranno usufruire solo poche persone.
La lettura dell’opuscolo "Nessuno lavora quanto le casalinghe" e la visione del sito " Casa dolce casa" svela come viene considerata dallo Stato la casalinga. La guida indica le cause degli incidenti e si ha l’impressione che la donna svolga il proprio lavoro con superficialità e disattenzione, quindi appare agli occhi di tutti come una "scema di casa".
In ultima analisi, in caso di contestazioni le spese di ricorso per l’eventuale richiesta di risarcimento del danno, risulteranno di gran lunga superiori alla rendita da percepire.
E allora, perché non corrispondere alle assicurate un compenso fisso mensile per il lavoro svolto in casa?

Vasco Pardini

Opinioni - Sondaggi elettorali

In prossimità di elezioni politiche o all'avvicinarsi di referendum elettorali, la popolazione italiana viene letteralmente sommersa e bombardata da sondaggi politici di questo o quel partito attraverso i mezzi televisivi e i giornali.
I fautori dei sondaggi sostengono, infatti, che tale procedura informatica adottata solo dai paesi democratici, rendono la vita pubblica dei cittadini più rappresentativa e servono a diffondere ed aumentare l'informazione e la cultura politica.
A mio parere, invece, la tecnica dei sondaggi crea molta confusione e turbativa nella gente e la rende passiva e apatica, escludendola dall'evento elettorale quale ne sia il risultato ottenuto. Infatti conoscere in anticipo i risultati, veri e/o falsi che siano, ripresi e sbandierati più volte da questo o quell'attore politico, generano nell'elettorato il rifiuto o l'astensione al voto: un risultato contrario al proprio partito fa si che la persona non vada a votare perché ritiene il suo voto inutile, mentre un risultato positivo genera nell'elettore l'inutilità del voto e quindi l'astensione per un risultato già scontato.
L'affidabilità del sondaggio, inoltre, dipende dalla tecnica e dall'uso che se ne vuole fare. In generale, ritengo totalmente inaffidabile il sondaggio politico svolto da chi possiede enormi mezzi finanziari e che usa i risultati dell'indagine solo per accrescere e ottimizzare gli utili dell'azienda-partito di cui è anche il capo indiscusso: in tal caso, l'informazione acquisita diventa di dominio pubblico se conforme alle attese, non divulgabile se contraria alle aspettative. Prevale in tal caso l'opportunismo politico sulla trasparenza politica.
Il sondaggio, quale mezzo di rilevamento privato e di divulgazione pubblica, se viene usato per sfruttare ai propri fini personali l'orientamento politico del pubblico, disorienta ed inganna gli elettori nella competizione elettorale. La bugia del comunicatore, ripetuta continuamente alla gente con piglio autoritario e rassicurante, tende a trasformarsi nel tempo in realtà: vale a dire, se un capo politico ripete a tutti e continuamente che lui è un santo, piano piano il popolo crederà che davvero lui sia un santo; ne è la riprova il proverbio della goccia d'acqua che, scorrendo nella roccia, ne fa piano piano un solco profondo.
Il sondaggio politico per essere veramente credibile deve essere svolto da una agenzia specializzata apolitica e neutrale con una metodologia unanimemente concordata fra tutti i partiti democratici. La praticabilità o meno di tale scelta dipende da noi elettori che dobbiamo dare finalmente dignità alla politica e speranza ai delusi della politica, ignorando la sondocrazia dei partiti e sostituendo in Parlamento tutti i politici che ci hanno mal rappresentato e governato.

Vasco Pardini

venerdì 14 ottobre 2011

Le proteste degli indignati in tutta Italia

"In politica nessuno ci rappresenta", dicono. E all'ennesima tenuta del governo sul filo del rasoio gridano: "vergogna". A Milano grosse proteste davanti agli uffici di Fininvest e irruzione dentro la sede di Goldman Sachs
Mentre alla Camera si contano uno per uno i deputati nel corso dell’ennesimo voto di fiducia, fuori la piazza fa sentire la sua voce. Gli indignati della capitale, da due giorni accampati in via Nazionale davanti alla sede della Banca d’Italia, questa mattina in concomitanza con l’esito del voto si sono spostati, con in testa un drago di cartapesta, proprio davanti a Montecitorio. Non solo studenti, ma anche giovani precari, ricercatori, singoli cittadini, esponenti del popolo viola: moltissime le persone che si sono aggiunte alla protesta in direzione della Camera dei deputati, al grido di “nessuno ci rappresenta”. Il malcontento per la situazione politica ed economica del Paese è troppa e qualcuno, appresa la notizia della fiducia ottenuta sul filo del rasoio dal governo si Silvio Berlusconi, ha fatto partire un lancio di uova gridando: “vergogna”.

Prove generali in vista della manifestazione nazionale di domani, che va ben al di là  di una semplice opposizione al governo, come sottolineano gli stessi manifestanti, che ribadiscono: “Non abbiamo nessun colore politico”.

Oltre che nella capitale ci sono state manifestazioni anche in altre città d’Italia. A Milano, nel corso del corteo organizzato dal Coordinamento dei collettivi per protestare contro il governo e la manovra economica, irruzione e lancio di uova di un gruppo di indignati nella sede della banca americana Goldman Sachs e proteste degli studenti davanti agli uffici di Fininvest in via Paleocapa, nei pressi della stazione di Cadorna. Presi di mira anche vetrine, sportelli bancomat di alcune banche e uffici dell’Inps.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/14/le-proteste-degli-indignati-in-tutta-italia-uova-a-montecitorio-dopo-il-voto-di-fiducia/163857/#.Tpg5jat4c30.facebook

giovedì 13 ottobre 2011

In famiglia - Non ci parliamo più, colpa di tv e telefonini

Oggi è fuori moda parlarsi in famiglia. Il dialogo è stato soppiantato dagli ascolti televisivi. Senza rendersene conto siamo diventati teledipendenti di una scatola elettronica. Basta riflettere un attimo sulle azioni che svolgiamo tutti i giorni. Al figlio deve essere data la merendina o la cartella sponsorizzata per non farlo apparire inferiore agli altri, il telefonino deve essere all'ultima moda, l'abbigliamento firmato da marche prestigiose. Il dialogo riguarda solo ciò che vediamo in tv. Si commentano le scene di personaggi più o meno noti che, su spiagge caraibiche, si accapigliano e lottano tra loro, ci si arrabbia o ci si stupisce per la separazione di questo o quell'attrice, ci si rattrista per le notizie trasmesse dai telegiornali che parlano solo di morti. La televisione è diventata ormai uno strumento impazzito in mano a tutti i politici e svolge una sua funzione educativa solo in casi rari.
Il mio sogno è di eliminare la televisione cioè questa televisione. Il giorno e la sera, all'ora di pranzo, mettiamoci a tavola e con il televisore spento incominciamo di nuovo a parlare tra di noi, dei problemi da affrontare, delle difficoltà da superare. Guardiamoci negli occhi e riscopriamo ciò che abbiamo perso in tutti questi anni. Il dialogo, la serenità, il senso della vita. La mattina, al figlio, non compriamo più quel biscotto firmato, diamogli una bella fetta di pane con prosciutto fatto in casa e sostituiamo le scene televisive con la lettura di un bel libro di avventure seduti tutti insieme vicino al focarile.
Eliminiamo, infine, il telefonino che arricchisce solo le grandi società facendoci diventare più poveri e vestiamoci decentemente senza marchi.
Non credo che sia un grande sacrificio e gli effetti, credetemi, saranno miracolosi.

Vasco Pardini

E' sbagliata ed iniqua la tassa sulla bonifica.

Ho ricevuto proprio in questi giorni la cartella consortile del comprensorio gestito dal Consorzio Ombrone P.se - Bisenzio.
Per chiarezza ricordo che il pagamento della cartella è dovuto da tutti i proprietari di immobili di qualsiasi natura che godono dei benefici derivanti dalle opere di bonifica ed idrauliche.
Considero questa tassa un ulteriore balzello a carico dei consumatori. L'abitazione viene bersagliata sul nascere con integrazioni e modificazioni sanciti dalla legge Bucalossi, poi tartassata con l'Ici in modo continuo e crescente e infine massacrata nella sua conduzione da spese condominiali.
Ma non basta. La legge regionale 34/94 aggiunge una ulteriore tassa sul proprietario in base "all'indice di beneficio" individuato per ciascuna proprietà posseduta.
Mi domando. E' possibile quantificare il grado di beneficio per ciascun utente? Quali sono gli strumenti giusti per determinarlo? E poi, vale davvero il sacrificio per farsi una casa?
In proposito, ritengo che sarebbe stato meglio sostituire questa tassa con l'istituzione di un esiguo contributo comunale a carico di tutti i cittadini, tenuto conto che la città ha un sistema funzionante di scolo delle acque come previsto dalla stessa legge Bucalossi, prima menzionata.
Concludo rilevando che la tassa, oltre ad essere iniqua, non colpisce tutti i cittadini nella stessa misura perché non esiste un aggiornamento catastale efficiente e in grado di effettuare una corretta gestione della contribuenza.
Non ci si deve quindi meravigliare se ogni anno vengono sfornate migliaia di cartelle esattoriali sbagliate con imprecazioni e polemiche da parte dei cittadini.

Vasco Pardini

TIRRENICA: «LA MAREMMA QUESTA AUTOSTRADA NON LA VUOLE»



Continuano senza sosta le iniziative di sensibilizzazione contro la proposta della SAT (Società Autostrada Tirrenica) di trasformare l’attuale variante Aurelia a 4 corsie in un autostrada a pedaggio (e che pedaggio… ndr). Due appuntamenti si terranno infatti oggi e domani. Il primo oggi (giovedì 13 ottobre) alle ore 17.30 a Tarquinia, e il secondo Venerdì 14 ottobre, a Donoratico, con molti ospiti e politici d’eccezione.
“Supposta Tirrenica” è il titolo dell’assemblea pubblica che si terrà oggi pomeriggio a Tarquinia a partire dalle ore 17.30 presso la cooperativa Pantano sulla S.P. Porto Clementino.
L’iniziativa, voluta dal coordinamento dei Comitati Contro l’Autostrada, e dalle associazione Fare Verde, Fontana in Piazza, Cooperativa Pantano, Italia Nostra e Movimento NO Coke, illustrerà il tracciato autostradale e tutte le sue criticità. Argomento successivo il problema degli espropri, il dramma delle aziende agricole, la questione del pedaggio per un opera già pagata dai cittadini e la messa in sicurezza della SS 1 Aurelia.
Il secondo appuntamento di questa settimana è l’Assemblea pubblica sull’autostrada che si terrà a Donoratico domani sera (Venerdì) alle 21 nella sala del centro diurno Asl in via Matteotti.
Legambiente ha infatti organizzato un incontro pubblico per fare il punto sul progetto autostrada. Si parlerà della trasformazione della variante in autostrada, del pedaggio e delle osservazioni al lotto due presentate da enti locali, cittadini.
Parteciperanno molti ospiti d’eccezione a partire dal presidente della Provincia Giorgio Kutufà, Marta Gazzarri, consigliere regionale Idv, Fabio Tinti, sindaco di Castagneto, Massimo Borghi sindaco di Gavorrano. Coordina Vanni Zampini, presidente del Circolo di Legambiente Costa Etrusca.

http://www.corriereetrusco.it/2011/10/13/tirrenica-%c2%abla-maremma-questa-autostrada-non-la-vuole%c2%bb/

sabato 8 ottobre 2011

Problema dell’Autostrada tirrenica: la battaglia è aperta, non resta che aspettare



Grande partecipazione lo scorso venerdì 7 ottobre, per l’assemblea pubblica convocata dal Centrosinistra Gavorranese riguardo all’annoso problema dell’Autostrada tirrenica. Il centro sociale di Grilli, frazione del comune di Gavorrano dal tracciato della vecchia Aurelia, ha registrato il tutto esaurito con la presenza di un centinaio di persone, accorse per ascoltare e colloquiare con gli Amministratori pubblici presenti. Al tavolo sedevano Massimo Borghi sindaco di Gavorrano, Eleonora Baldi sindaco di Follonica, Monica Paffetti sindaco di Orbetello e Marco Sabatini vicepresidente della Provincia di Grosseto, con Mauro Giusti, capogruppo consigliare del Centrosinistra Gavorranese, che ha introdotto la serata prima di lasciare la parola agli amministratori.
Nessuno è contro il progresso e nessuno è contro l’Autostrada, ma non alle condizioni dettate dalla Società Autostrada Tirrenica. Dalle parole di tutti è risultato l’intento convergente nel dire no al progetto presentato da SAT, il quale è completamente diverso rispetto a quello preliminare del 2008 approvato all’unanimità da tutti i sindaci e le istituzioni del territorio interessato.

Ma andiamo per ordine, a rompere il ghiaccio ci ha pensato il sindaco gavorranese Massimo Borghi, il quale ha ricordato come il comune di Gavorrano abbia l’area più vasta coinvolta dal tracciato tirrenico, che partendo da Bagno interessa le frazioni di Potassa, Bivio Ravi, Grilli e Giuncarico, e come con la trasformazione della superstrada in autostrada a pedaggio, si creerebbe un indotto di circa 3000 mezzi (compresi quelli pesanti) in più giornalieri verso la Vecchia Aurelia, la quale è ormai diventata una strada vicinale, in cui sono sorte rotonde ed incroci simili a quelli di una strada comunale. Con la nascita della variante, si sono quasi completamente annullati gli incidenti mortali che fino agli anni 80 avevano macchiato i chilometri dell’Aurelia ed è davvero improponibile pensare di dover tornare a prevedere un traffico intenso su questa strada che ormai non ha più le caratteristiche per supportarlo. Far pagare il pedaggio, senza nessuna franchigia per i residenti, tra l’altro con le tariffe più care d’Italia, equivarrebbe a peggiorare le condizioni economiche dei pendolari che dalle frazioni raggiungono il capoluogo Grosseto per lavoro, per studio o anche per effettuare visite mediche presso l’ospedale od i centri specializzati.

Borghi ha poi anche rivolto l’attenzione sull’assetto societario di SAT e la sua particolarità, in cui l’Amministratore Delegato è anche il Commissario Controllore, quindi controllore e controllato sono la stessa persona. Per il sindaco di Gavorrano l’intento principale è quello di consegnare ai nostri figli ed i nostri nipoti, un territorio migliore di quello che abbiamo trovato, per questo si è detto fermamente contrario al progetto SAT minacciando di ricorrere a tutti i mezzi leciti contemplati per impedire la sua attuazione.

Sulla stessa linea è stato anche l’intervento di Eleonora Baldi, la quale ha ricordato come sia evidente “il buco” dei trasporti di questo territorio, nei confronti della rete stradale europea, ma come non sia assolutamente necessario trasformare in autostrada la tratta che da Rosignano arriva a Grosseto Sud, la quale è già sufficientemente comoda e sicura, mentre sia urgente l’intervento da Grosseto Sud a Civitavecchia, tratto che invece resterebbe immutato.

Collimante ai precedenti anche l’intervento di Monica Paffetti, che ha ricordato come il suo comune (Orbetello) sorga proprio sul tracciato e come molte abitazioni resterebbero coinvolte a pochissimi metri dall’autostrada. In linea con gli altri sindaci ha dichiarato di non poter condividere il progetto e l’assegnazione dei bandi di appalto contro il volere degli amministratori dei territori coinvolti.

Ci sono stati anche interventi da parte di Ubaldo Giardelli il quale ha utilizzato delle schermate video utili a visualizzare le differenze tra i progetti del 2008 e quello attuale, oltre ad Andrea Baldassarri del Comitato Ecologista La Libellula di Follonica, Gianfranco Biondi responsabile dei pensionati per la CGIL e Massimo Vigni Segretario del PD gavorranese. A chiudere facendo il punto della situazione è stato Marco Sabatini, Vice Presidente della Provincia di Grosseto, il quale ha ribadito la ferma posizione dell’Amministrazione Provinciale nel dire no a questo progetto in sinergia con le decisioni dei comuni di riferimento, rimandando la responsabilità di eventuali decisioni contrastanti ai responsabili della Regione.

La battaglia dunque è aperta, non resta che aspettare di conoscere quali siano le prossime mosse da parte del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, più volte chiamato in causa dai cittadini presenti.


Foto 0566 News
 

martedì 4 ottobre 2011

ARSENICO: 128Comuni italiani fuori legge: TUTTA COLPA DEL CASONE?

Si parla tanto della bonifica dell'area del Casone, ma servira' realmente a qualcosa oppure e' il solito spreco di denaro pubblico per ingrassare i soliti politici e le loro ditte amiche?
Questo elenco dimostra che il problema e' molto piu' complesso di quanto vorrebbero farci credere ...

Ecco l'elenco dei 128 Comuni che dopo il provvedimento dell'Ue sono fuori legge per la presenza di arsenico, superiore ai 20 microgrammi/litro. C'è da ricordare che per i bambini con meno di 3 anni la soglia per garantire la sicurezza dell'acqua è di 10 microgrammi/litro.

Regione: Lombardia

Marcaria (Mantova)

Roncoferraro (Mantova)

Viadana (Mantova)

Valdidentro (Sondrio)

Valfurva (Sondrio)

Maccagno (Varese)

Sesto Calende (Varese)

Dumenza (Varese)

Regione: Trentino-Alto Adige

Laste/Cantanghel (Trento)

Canal San Bovo (Trento)

Fierrozzo (Trento)

Frassilongo Trento

Laion - Mullerhof (Bolzano)

Lana - Foiana (Bolzano)

Luson (Bolzano)

Stelvio – Solda di Fuori (Bolzano)

Vadena - Monte (Bolzano)

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Regione: Lazio

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Cori Latina Latina Latina

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Castel Giorgio (Terni)

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lunedì 3 ottobre 2011

AUTOSTRADA TIRRENICA ATTO TERZO

Autostrada tirrenica: La Libellula risponde al segretario del Pd
03/10/2011 - 17:03

Tempo fa, organizzammo un’assemblea pubblica sull’autostrada e ci lamentammo a mezzo stampa del fatto che il sindaco di Follonica avesse disertato l’incontro. Stranamente, al posto dell’Amministrazione, ci fu una risposta del segretario del PD, Mirko Trabeschi che defini’ “polemica pretestuosa” la nostra uscita sui giornali. Noi crediamo che richiamare il primo Cittadino ai suoi doveri di confronto con la cittadinanza, così come fatto a suo tempo, non può essere di certo definito come “polemica pretestuosa”.
Abbiamo quindi deciso di aspettare prima di intervenire nuovamente, fiduciosi che il Sindaco Baldi avrebbe comunque preferito non parlare per interposta persona. L'attesa è stata vana.
E' evidente che la segreteria del PD può tranquillamente parlare in sua vece. Molto ci sarebbe da commentare se volessimo rispondere punto per punto al massimo esponente del PD, a partire dalla definizione di "partito storico" cui si fa riferimento con molta superficialità, tuttavia, data l'importanza della questione, ci limitiremo a ribattere sugli aspetti peculiari la diatriba sulla Tirrenica.
Nel suo comunicato il Sig. Treberschi afferma che “il Partito Democratico ha organizzato in tutta la Provincia numerosi incontri [...] all’Albinia, quello della Festa Democratica di Follonica e l’incontro tenutosi alla festa democratica di Grosseto che hanno riscontrato un’enorme partecipazione di pubblico”. Mi scusi Sig. Mirko ma non è mio costume partecipare alle Feste Democratiche, inoltre, durante la scorsa estate, sono stato notevolmente impegnato tanto da perdermi l’annuncio di un dibattito sull’autostrada tirrenica all’interno di una “festa” politica. Sono solito però leggere i giornali e tuttavia non ricordo di aver letto nel dettaglio le questioni riguardanti l’incredibile speculazione che sta per essere portata avanti.
Per essere sicuro ho controllato sia il vostro sito sul web che la rassegna stampa on-line del tirreno senza però trovarvi elementi esplicativi su quello che gli stessi giornalisti hanno definito “il grande imbroglio della Tirrenica”. Lei vuole quindi farmi credere che tutte queste persone partecipanti al dibattito (dibattito?!) hanno avuto risposte “chiare ed esaustive”?
Vuole farmi credere che “no al pedaggio e complanari degne di questo nome”, come lei scrive nel suo articolo, siano risposte soddisfacenti?
Nemmeno il cavallo della Fattoria degli animali di Orwell avrebbe creduto ad una simile panzana. Anche leggendo la
delibera comunale nr.151, come Lei invita a fare, il giudizio cambia di poco. La relazione dell’architetto Domenico Melone e dell’ingegner Luigi Madeo è chiara e precisa nell’evidenziare le molte problematiche tecniche connesse alla realizzazione del nuovo tracciato, tuttavia l’ordinanza esprime due pareri favorevoli (regolarità tecnica e regolarità contabile) e rimanda l’intera delibera semplicemente alla premessa della relazione stessa che testualmente recita: “..il progetto definitivo presentato non scaturisca in modo coerente e concordato dal Progetto Preliminare approvato dal CIPE nel 2008, determinando gravi problemi paesistico-ambientali, urbanistico-territoriali ed economico-sociali
per tutta l’area attraversata.
Inoltre, si ribadisce che la previsione dell’obbligo del pedaggio per l’intero tracciato in carenza di una vera ed adeguata viabilità alternativa, ammodernando un percorso oggi appartenente e fruito gratuitamente dall’intera collettività, con una infrastruttura solo di proprietà di SAT, non risolve ma anzi accentua le problematiche connesse alla sicurezza ed al traffico locale, che per il tratto di Follonica si riverserebbe interamente sulla SP 152 Vecchia Aurelia”.
Mi sopraggiunge una domanda: ma Lei ha letto la relazione tecnica a cui l’intera giunta fa riferimento? In caso affermativo, non le è venuta la voglia di protestare vivacemente contro questa speculazione? Il sindaco e l’intera giunta firmano una relazione dove si evidenziano problematiche tecniche (peraltro solo una parte dell’intera questione) e non fanno niente per opporvisi? Complimenti.
Le ricordo che i Sindaci vanno e vengono, ma le autostrade e gli scempi rimangono. Arriviamo quindi alle conclusioni del comunicato del Segretario del PD dove si afferma che: ”è bene che tutti siano consapevoli che l’avversario è il governo che non ha investito neppure un euro a sostegno dell’opera e quindi del nostro territorio”.
Sono un Cittadino e non ho avversari quanto, forse, dei referenti a cui chieder conto. In questo caso il Governo Italiano, quale che fosse il colore, ha già investito sul nostro territorio garantendoci l’accesso ad una strada sicura, agevole e gratuita quale è ora la Variante Aurelia, la stessa strada che dei molli amministratori
locali stanno consegnando nelle mani di loschi speculatori.
Invece di parlare di “mancanza di rispetto dell’intelligenza dei cittadini", si rilegga le parole del nostro Presidente della repubblica Giorgio Napolitano: “serve una nuova generazione dei leader che abbia visione e coraggio per portare avanti l’integrazione di cui abbiamo bisogno. Questa generazione di leader non può nascere per miracolo ma solo grazie ad una vasta mobilitazione della società civile e politica”.
Dato che il Sindaco Baldi risulta essere latitante su tale problematica, ci dica Lei cosa la Giunta del Comune di Follonica intende fare per opporsi a questa speculazione.

Andrea Baldassarri

domenica 2 ottobre 2011

AUMENTANO ANCHE IN AMERICA GLI "INDIGNADOS"

New York, 1 ott. (Adnkronos) - Non si ferma la protesta degli 'indignados' americani che dal 17 settembre scorso stanno assediando Wall Street. Oltre duemila persone ieri notte si sono riunite a Lower Manhattan per quella che e' stata la manifestazione piu' numerosa dall'inizio del movimento "Occupy Wall Street" arrivata fino alla centrale locale della polizia per protestare contro gli arresti e il modo in cui i poliziotti hanno sgombrato i manifestanti. Intanto, il movimento che accusa le banche e i gruppi finanziari di essere gli unici veri responsabili della crisi che ha fatto perdere milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti si sta diffondendo in altre città americani. Secondo il sito del movimento da ieri sono iniziate proteste a Boston ed oggi dovrebbero partire anche a Washington D.C. E dopo che nei giorni scorsi a sostenere gli indignados statunitensi erano arrivati star dell'Hollywood piu' liberal, come Michael Moore e Susan Saradon, ieri tra le diverse centinaia di persone che da oltre due settimane campeggiano a Zuccotti Park, un giardinetto privato diventato la base del movimento sul modello di Piazza Tahrir del Cairo, si era diffusa la voce dell'arrivo dei Radiohead per un concerto dal vivo a sostegno della protesta. Ma il portavoce della band britannica ha dovuto smentire, con un comunicato twitter, augurando comunque i "migliori auguri ai dimostranti". Il movimento per la difesa del 99% degli americani contro l'1% dei più ricchie è iniziato con la manifestazione del 17 settembre, ma è stato lo scorso sabato, 25 settembre, che ha attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo, quando la polizia è intervenuta per sgombrare quello che definivano essere un blocco non autorizzato del traffico, arrestando 80 persone, una delle quali e' stata poi incriminata per aggressione a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi la polizia newyorkese e' stata criticata per usato spray urticanti contro i dimostranti, come mostrato da alcuni video. Per questo la manifestazione di ieri di fronte al quartier generale dell'Nypd sotto lo slogan "la polizia newyorkese difende i miliardari e Wall Street". Michael Bloomberg, il sindaco miliardario di New York che nelle scorse settimane aveva lanciato l'allarme sul rischio di un'esplosione di una protesta degli indignados anche nella Grande Mela considerato l'alto tasso di disoccupazione, è intervenuto in difesa dei suoi poliziotti. "Si sta protestando contro persone che guadagnano 40mila-50mila dollari all'anno e fanno fatica ad arrivare a fine mese", ha detto nel discorso radiofonico che tiene ogni settimana. E riguardo alla protesta contro Wall Street ha aggiunto: "Tendiamo sempre a dare la colpa alle persone sbagliate, riteniamo le banche responsabili, sono solo una parte di questo, come lo sono state Freddie Mac e Fanny Mae - ha detto riferendosi alle agenzie federali per la concessione dei mutui - e il Congresso, e voi, io stesso e tutti quanti".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Aumentano-gli-indignados-Usa-proteste-a-Wall-Street-Boston-e-Washington-DC_312504488537.html