Oggi nel PD ricominciano le guerre interne tra la fazione dei Baldiani e quella dei Saragosiani. E' di oggi la critica dell'ex assessore Gaglianone nei confronti dell'attuale assessore all'ambiente Cetraro che era stato preso gia' di mira in precedenza da rifondazione comunista e dai grillini..
http://sit.comune.follonica.gr.it/rassegna_stampa/articoli/2012/04/20120422_9.50.47.pdf
In sostanza la Gaglianone accusa l'attuale Ammnistrazione di non voler estendere il porta a porta a causa dei costi, ma che comunque ai cittadini follonichesi tocchera' pagare di piu' la TARSU a causa del fatto che non raggiungendo i valori prefissati di differenziata ci sara' da pagare una sovrattassa. Nella sua analisi afferma giustamente che amministrare significa avere la visione dello sviluppo del territorio nel tempo. Qui sotto e' descritta la convenzione A.T.O Strillaie merito della stessa Gaglianone al tempo del suo mandato. Analizziamola.
La Convenzione A.T.O.
9-Unieco
L' A.T.O. 9 è l' ente
che organizza la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di
Grosseto e rappresenta tutti i comuni e la provincia stessa.
Unieco società
cooperativa è una grossa impresa di Reggio Emilia che prevalentemente opera nel
campo delle costruzioni.
Con la convenzione l'
A.T.O. 9 da in concessione ad Unieco “la progettazione definitiva ed esecutiva,
la costruzione e la gestione funzionale ed economica dell' impianto di Ambito.”
Quindi Unieco costruirà e gestirà l' “impianto di Ambito”.
L' impianto di Ambito
sorgerà a Le Strillaie, a monte della discarica, su un terreno del Comune di
Grosseto. Sarà composto da due parti: una per la selezione dei Rifiuti Urbani
Indifferenziati (RUI) e stabilizzazine della Frazione Organica Rifiuti Solidi
Urbani (FORSU); l'altra per il trattamente dei rifiuti verdi e di quelli organici
prvenienti dalla raccolta differenziata.
L' impianto produrrà
quindi CDR (Combustibile da rifiuti), FOS (frazione organica stabilizzata) e
Compost. I tempi ri realizzazione sarannò 510 giorni dall' apertura del
cantiere.
La durata della concessione di gestione è fissata
invece in 28 ANNI dal collaudo dell' impianto (quindi almeno fino al 2038).
Durante questo periodo l' A.T.O. 9 si è impegnata a “far conferire,
escusivamente al Concessionario, i rifiuti urbani e assimilati da raccolta
indifferenziata e la frazione organica e i rifuti verdi da raccolta
differenziata [...] provenienti dalle aree di raccolta previste nel piano
provinciale di Grosseto [...]”. Di conseguenza i rifiuti indifferenziati e la
parte verde della raccolta differenziata dovranno andare a questo impianto.
L' impianto tratta
nominalmente 91.460 tonnellate all' anno di RUI (rifiuti urbani
indifferenziati) e 27.512 tonnellate annue di “verde”. Deve comunque ricevere
almeno 95.178 tonnellate annue totali e al massimo 142.766. (per avere un confronto:
tutta la provincia di Grosseto, sommando sia RUI che tutta la raccolta
differenziata, compresa carta e multimateriale, arriva a malapena a 180.000
t/a).
Tutti i rifiuti, una
volta lavorati, rimarranno di competenza dell' A.T.O. 9 che dovrà farsi carico
anche delle successive spese ditrasporto e smaltimento. E nello specifico:
_ il CDR dovrà essere
conferito (INCENERIMENTO) in appositi impianto indicati dall' A.T.O.9;
_ il FOS andrà in
discarica o in bonifiche e recuperi ambientali;
_ il Compost dovrà
essere commercializzato;
_ i Metalli recuperati
dovranno essere commercializzati;
_ tutti gli scarti
andranno in discarica.
I costi dei trattamenti oscilla tra i 55 €/ton e i 68
€/ton da versare come tariffa ad Unieco. Vanno poi aggiunti 12 €/t quale
indennità di locazione (che saranno versati al Comune di Grosseto). In totale
sono circa 8 Milioni e 300 Mila Euro all' anno.
Come si vede c'e' una clausola che fissa in 28 anni il periodo di obbligo di conferimento di un certo quantitativo di indifferenziata. Questo in soldoni significa che per un periodo infinitamente lungo diventa praticamente inutile differenziare ... Se questo e' il significato di avere una visione di sviluppo del territorio nel tempo allora non ci resta che sperare che a governare Follonica nel futuro non ci siano ne' baldiani, ne' tantomeno, dei saragosiani.