venerdì 29 aprile 2011

SI COMINCIA



LUNEDI 9 MAGGIO ALLE ORE 21,00 PRESSO LA IL FONDO DEL COMITATO DI QUARTIERE (SUNIA) AL PIANO SUPERIORE DEL CENTRO COMMERCIALE DELLA 167 OVEST IN VIA NENNI, 2,  PRIMA ASSEMBLEA DELLA LIBELLULA, OVVERO L'INIZIO DI UN PROCESSO COSTITUENTE PER UNA NUOVA LISTA CIVICA TRASVERSALE AGLI ATTUALI SCHIERAMENTI POLITICI. SARA' IN DISCUSSIONE UNA PROPOSTA DI STATUTO. SONO INVITATI A PARTECIPARE TUTTI I CITTADINI INTERESSATI ALLA COSA.

POPOLO BUE: E' COMINCIATO LO SHOW



Faccio una valutazione sulla considerazione che hanno i partiti nei confronti del popolo. Mi riferisco al fatto che avvicinandosi alle elezioni comunali sia a Grosseto che a Gavorrano, si assiste alla pantomima del solito film, ovvero l'arrivo sul posto di personaggi nazionali importanti come D'Alema, Grillo ... ecc. Viene da chiedersi cosa ci combini la loro presenza in un contesto completamente differente di cui non conoscono la reata' delle cose che puo' essere conosciuta soltanto da chi ci vive in questi territori. L'unica spiegazione possibile e' che ci considerino tutti quanti dei "beoti" che soltanto per seguire l'immagine di un personaggio politico famoso, vengono indirizzati verso un voto oppure un'altro. Il ragionamento e' far dimenticare al cittadino tutti i problemi vissuti tutti i giorni e, come in un film dove c'e' un bell'attore in cui ci immedesimiamo, farci trascinare in un sogno fatto solo di promesse che non saranno mai mantenute. Ma fin quando funzionera' tutto questo? Pian piano tutti stanno prendendo coscienza che quel che conta e' risolvere i piccoli problemi di tutti i giorni delle nostre citta' e di certo i piu' adatti per questo sono proprio i cittadini comuni, cioe' quelli che passano in secondo piano rispetto a questo show, fatto, cosi' come la maggior parte del mondo attuale, di calciatori e veline ... senza contenuti.

Riccardo D'Ambra

mercoledì 27 aprile 2011

REGALI AI PARTITI

Le mani sul malloppo
300 milioni di euro regalati ai partiti
Mentre i nostri figli non riescono a trovare un lavoro e chi lo trova si deve assoggettare a contratti a termine e privi di futuro, mentre ai lavoratori meno pagati e più tassati d'Europa si continuano a chiedere sacrifici, mentre la politica sta dando uno spettacolo indecoroso nonostante le tante denuncie sulle spese della casta, i partiti si sono fatti un piccolo regalino, 300 milioni di euro, dico 300.000.000 di euro , un po meno di
600.000.000.000 miliardi del vecchio conio.
Un'altro scandalo di cui nessuno parla.


Solo qualche anno fa gli italiani con circa il 90% dei suffragi aveva approvato un referendum per l'abolizione delle sovvenzioni ai partiti, visti anche gli scandali di quegli anni. Ma la politica se ne è sempre fregata del volere dei cittadini e chiaramente le sovvenzioni sono state ben presto ripristinate. La politica si divide un bottino di 500 milioni di euro a legislazione che viene versato in misura di 100 milioni di euro l'anno. Tanti soldi che consentono, per esempio, ad un piccolissimo partito come i pensionati di ottenere con una manciata di voti una vagonata di soldi pubblici. Ma non è tutto, a fine legislatura il Governo Berlusconi cambia una parola ad una legge precedente. Sostituisce "interotto" con tre parole occultate in una leggina trasversale che recita "è comunque effettuato". Tre parole truffaldine ed incomprensibili che però oggi esplodono il loro effetto. Tre parole che ci costano 100.000.000 di euro l'una. Perchè fanno si che, anche se la legislatura finisce i partiti possano usufruire anche dei soldi degli anni che restano. Tanto è vero che Berlusconi il suo bottino completo riferito ai cinque anni se l'è cartolarizzato e quindi se l'è preso subito.



Direte voi, tanto faranno un nuovo governo e comunque quei soldi glieli avremmo dovuti dare. Quando ripartirà la legislatura ripartiranno le nuove sovvenzioni di altri 500 milioni di euro e i partiti avranno un doppio rimborso milionario.

E se il prossimo governo dovesse durare meno di 5 anni si triplica.

Tutti zitti, noi impotenti....e io pago.


Editoriale di Giancarlo Testi tratto da http://www.litoralesud.net/

venerdì 22 aprile 2011

"QUANTO PIU' UN GRUPPO UMANO E' CRITICO, TANTO PIU' E' DEMOCRATICO" (Paulo Freire)



Al giorno d'oggi le scelte delle amministrazioni comunali sono spesso frutto di decisioni prese dall'alto da una ristretta cerchia di persone, senza un vero dibattito democratico. La situazione è aggravata dal fatto che i partiti sono ormai incapaci di interpretare la volontà dei cittadini e si preoccupano solo di conservare i propri apparati con le relative posizioni e vantaggi. In questo quadro le amministrazioni comunali non sono in grado di gestire politiche con contenuti conflittuali perchè sono vincolate dai poteri forti di gruppi organizzati. Perciò non sono in grado di elaborare dei piani coerenti e realistici per la costruzione di una città vivibile, solidale e fondata su valori condivisi. La democrazia intesa come partecipazione e ascolto non esiste piu', sacrificata di fatto all’altare di uno pseudo-efficientismo decisionista.

Al fine di modificare radicalmente la situazione ci facciamo promotori della creazione di una costituente per una lista civica. Questa vorrebbe raccogliere il consenso di tutti coloro che riscontrano un blocco della democrazia originato da gravi carenze nelle forze politiche istituzionali e da accordi super-partito che di fatto vanificano la libertà d'espressione dei cittadini privandola di valore propositivo. Il centralismo oligarchico si combatte allargando le basi della democrazia, favorendo il ricambio e ponendosi in ascolto nei confronti delle realtà sociali, economiche e culturali oggetto di decisioni politiche.

giovedì 21 aprile 2011

PICCOLI E GRANDI CONFLITTI D’INTERESSE NEL PD TOSCANO


Riportiamo un comunicato stampa di Giuliano Parodi, e un articolo di Ferruccio Sansa (de il Fatto Quotidiano) che chiarisce abbastanza la situazione riguardo ai numerosi conflitti d’interesse, grandi e piccoli dentro il PD Toscano. Conflitti che mettono in crisi la credibilità dello stesso partito davanti agli occhi dei loro elettori. Quando prenderà provvedimenti la segreteria del partito?

«Il binomio affari-politica – inizia Giuliano Parodi - non e’ mai garanzia di trasparenza e giustezza delle scelte per i cittadini e per il bene comune. Fin qui niente di nuovo, ma se il maggior partito di opposizione ovvero il PD, che dovrebbe rappresentare l’alternativa al Governo attuale e alle sue poco chiare attivita’ di gestione della res pubblica, si trova immerso in conflitti di interesse e violazioni palesi del codice etico e dello statuto del loro stesso partito, devo dire che la cosa diventa preoccupante.
Riccardo Conti, dopo aver fatto per 10 anni l’assesore alle infrastrutture e ai trasporti della Regione Toscana, ora siede nel consiglio di amministrazione della F2i, una societa’ per
azioni che ha per soci nomi eccellenti: dalla Cassa depositi e prestiti al gotha del sistema bancario italiano, presieduta dal dott.Ettore Gotti Tedeschi gia’ presidente dello Ior -la
banca Vaticana-, indagato dalla procura di Roma per per riciclaggio. L’attivita’ principale della societa’ in questione e’ investire su infrastrutture di rete gestite in
concessione: in poche parole la F2i, deve far fruttare per i suoi azionisti un capitale di oltre 2 miliardi di euro. Lo scorso anno l’utile e’ stato di quasi 6 milioni di euro.
Cosi’ troviamo quote della societa’ nella gestione di tutti i servizi pubblici locali: acquedotti, aeroporti, autostrade, parchi fotovoltaici, rete del gas e porti turistici.
Non ci sarebbe niente di strano, siamo in un paese capitalista dove la libera impresa e’ consentita, peccato che il signor Riccardo Conti, oltre a fare il procacciatore di affari per la
F2i ha anche un ruolo politico strategico rilevante, e’ il coordinatore nazionale per le infrastrutture del Partito Democratico.
Il dubbio e’ lecito: c’e’ il rischio che una persona che deve investire oltre 2 miliardi di euro per conto di una societa’ privata possa influenzare le politiche infrastrutturali del PD?
Tra l’altro per evitare tale spiacevoli situazioni il PD si e’ dotato giustamente di un codice etico a cui gli iscritti sono tenuti ad attenersi, che al capitolo 3) “Responsabilità personale
e autonomia della politica” comma B recita: “rinunciare o astenersi dall’assumere incarichi esecutivi nel Partito …qualora, a causa del ruolo ricoperto in imprese, associazioni, enti o
fondazioni, aventi scopo di lucro o titolarità prevalente di interessi economicofinanziari, possa configurarsi un conflitto di interessi tale da condizionare i propri comportamenti”;
Norma del codice che non mi pare sia attualmente adottata dal signor Conti, che ne decreterebbe o l’uscita dal partito o le dimissioni dal cda di F2i.
Ma al conflitto di interessi in Toscana ci siamo abituati da tempo, l’Avv.Bargone attualmente presidente della SAT e commissario Governativo per la Tirrenica (ufficialmente
il controllore di se stesso), per anni e’ stato consulente sempre dell’assesore Riccardo Conti.
Concludo la mia riflessione sulla politica e il rispetto delle norme dei componenti del PD ricordando che Matteo Tortolini svolge il suo ruolo pubblico in palese contrasto con le
norme del suo stesso partito, che gli impedirebbero di sedere su due poltrone allo stesso tempo. Tortolini ricopre attualmente la carica di Consigliere Provinciale e Consigliere
Regionale.
Lo Statuto Nazionale del PD ed il Codice Etico – conclude Parodi – sono chiarissimi in proposito e stabiliscono che gli iscritti al Partito Democratico “non possono far parte
contemporaneamente di più di un’assemblea elettiva” (articolo 21 comma6). In questo quadro poco rassicurante per trasparenza e confusione dei ruoli, la mia
domanda e’ rivolta al segretario nazionale Bersani: e’ possibile con queste premesse chiedere ai cittadini di credere che il PD sia l’alternativa al Governo Berlusconi? O servirebbe una politica diversa che prima di tutto faccia piazza pulita di ogni dubbio e che si svincoli dai comitati di affari, dai conflitti di interesse per ritornare al suo ruolo principe,
ossia quello di decidere liberamente senza vincoli sulle scelte migliori per il paese e i suoi cittadini.

Giuliano Parodi

Articolo tratto dal Corriere Etrusco.it

martedì 19 aprile 2011

L'IDEALE


La Città ideale, dipinto tempera su tavola (67,5x239,5 cm) di autore ignoto

Come i graffiti su un muro, noi dobbiamo scrivere ben preciso nella nostra mente, come vorremmo che fosse il mondo, la nostra societa' e le regole che la fanno vivere. Solo partendo da questa pura utopia tutti quanti noi potremmo influire sul destino nostro e su quello dell'intera umanita'. Ogni nostro piu' piccolo gesto, condoziona certamente qualunque evento, anche se in maniera impercettibile, cosi' come fa l'aria che si sposta quando una libellula comincia ad aprire le ali e a volare. In questo modo, ciascuno di noi, non rischia piu' di perdersi nell'egoismo personale, nella ricerca del proprio guadagno che poi diventa l'interesse di un gruppo, di un movimento o di un partito. Solo partendo dalle cose piccole si puo' giungere a risolvere anche quelle grandi, ma l'importante e' sapere e ricordare per sempre dove ci piacerebbe arrivare, qual'e' il nostro sogno, qual'e' il nostro ideale.

Riccardo D'Ambra

lunedì 18 aprile 2011

BODMAN-BERSANI, L'ACCORDO SUL NUCLEARE (testo integrale) 13/11/2007 durata 5 anni



OGGETTO: IL SEGRETARIO BODMAN E IL MINISTRO ITALIANO FIRMANO ACCORDI SU RICERCA E SVILUPPO NEL SETTORE ENERGETICO E SULLA PARTNERSHIP GLOBALE SULL’ENERGIA NUCLEARE (GNEP)
RIF: ROME 2317

1. (U) Sommario: In un incontro del 13 novembre il Segretario all’Energia e il Ministro italiano dello Sviluppo Economico Bersani hanno discusso il futuro dell’energia nucleare in Italia, la Partnership Globale sull’Energia Nucleare (GNEP) e la cooperazione bilaterale sulla ricerca e sviluppo in campo energetico. Bersani ha firmato la Dichiarazione di Principi sulla GNEP alla fine dell’incontro. Bodman e Bersani hanno anche firmato un accordo bilaterale sulla cooperazione nella ricerca e sviluppo (testo al paragrafo 5). Fine sommario.

2. (U) Il Ministro Bersani ha aperto l’incontro dando il benvenuto al Segretario Bodman e dichiarandosi pronto a firmare l’accordo bilaterale e Dichiarazione di Principi sulla GNEP. Bersani ha osservato che l’accordo copre “le tecnologie energetiche più significative” e produrrà risultati concreti. Ha detto che c’è bisogno di trovare nuove soluzioni alle sfide energetiche che si trovano di fronte la UE e gli Stati Uniti e che il carbone pulito e l’energia nucleare probabilmente avranno un ruolo importante nel soddisfare le future necessità energetiche. Riferendosi al referendum del 1987 che aveva di fatto bandito la generazione di energia nucleare in Italia ha detto che l’ “Italia non è esclusa dalla generazione di energia nucleare, è stato solo sospesa”. Secondo Bersabni la GNEP può giocare un ruolo importante nel modificare gli atteggiamenti italiani nei confronti dell’energia nucleare.

 3. (U) Il Segretario Bodman ha fatto notare la necessità far seguire azioni concrete alla firma dell’accordo bilaterale. Ha proposto che il governo italiano invii scienziati a visitare il Laboratorio Nazionale delle Energie Rinnovabili (NREL) e il Laboratorio Nazionale della Tecnologia Energetica per conoscere le ricerche che stanno conducendo gli scienziati USA in aree coperte dall’accordo bilaterale. Bodman ha concordato sul fatto che la GNEP può giocare un ruolo importante nel superare lo scetticismo italiano nel confronti dell’energia nucleare. La domanda globale di elettricità aumenterà del 50% nel corso dei prossimi vent’anni e l’energia nucleare svolgerà un ruolo importante nel soddisfare la domanda crescente. Bodman ha sottolineato che uno degli obiettivi della GNEP è di consentire la generazione di energia nucleare limitando nel contempo le occasioni di proliferazione degli armamenti nucleari. Dopo le osservazioni di Bodman, Bersani e Bodman hanno firmato di fronte alla stampa l’accordo bilaterale e la Dichiarazione di Principi sulla GNEP.

4. (U) In incontri separati con il capo della procedura per la Riunione dei Maggiori Economie sulla Sicurezza Energetica e il Cambiamento Climatico (MEM), dott. Valeria Termini e con dirigenti della società elettrica parastatale italiana ENEL, Assistente Vicesegretario Capo del Dipartimento dell’Energia, John Mizroch, ha dato il benvenuto alle visite di ricercatori italiani (del governo italiano o di associazioni di aziende) alle strutture del Dipartimento dell’Energia nella sua area di programma, compresa il NREL. La parte italiana, che comprendeva, in entrambi gli incontri,  collaboratori dell’Ufficio del Primo Ministro, ha reagito positivamente al suggerimento di Mizroch.

5. (U) Inizia il testo dell’accordo bilaterale sulla cooperazione nella ricerca e sviluppo in campo energetico.

ACCORDO TRA IL DIPARTIMENTO DELL’ENERGIA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA E
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
NEL CAMPO DELLA RICERCA E SVILUPPO NEL SETTORE ENERGETICO

Considerato che il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica Italiana sono parti nell’Accordo sulla Cooperazione Scientifica e Tecnologica del 1 aprile 1988, così come modificato e integrato (l’ “Accordo S & T”);

Considerato che il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e il Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato della Repubblica Italiana hanno stipulato un Memorandum d’Intesa nel campo della Ricerca e Sviluppo nel settore dell’Energia il 5 dicembre 1985, inclusi gli Accordi Attuativi del 2 maggio 1990 sulla consultazione riguardo alle politiche energetiche e l’ampliamento della collaborazione congiunta e dello scambio di informazioni (di seguito “l’Accordo del 1985”) che è scaduto il 5 dicembre 1991;

Considerato che Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e il Ministero dell’Industria, Commercio e Artigianato della Repubblica Italiana hanno stipulato un Memorandum d’Intesa il 26 maggio 1995 sulle consultazioni in politica energetica e sull’ampliamento della collaborazione congiunta e lo scambio di informazioni (di seguito l’ “accordo del 1995”) che è scaduto il 26 maggio 2005;

Considerato che il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (di seguito “DOE”) e il Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica Italiana (di seguito “MSE”) (collettivamente, di seguito, “le Parti”) ritengono che le attività di cooperazione nel campo della ricerca e sviluppo, scambio di informazioni e consultazioni sulla politica energetica intraprese in conformità all’accordo del 1985, agli Accordi Attuativi del 1990 e all’accordo del 1995 sono di mutuo beneficio;

Considerato che le Parti hanno un interesse comune a continuare le attività intraprese in conformità all’accordo del 1985, agli Accordi Attuativi del 1990 e all’accordo del 1995 e a intraprendere nuove attività di cooperazione nel campo delle ricerca e sviluppo nel settore energetico;

Tutto ciò considerato le Parti convengono quanto segue:

ARTICOLO I

1. L’obiettivo della cooperazione secondo questo Accordo consiste nel:

- continuare, a mutuo beneficio delle Parti, l’equilibrato scambio di informazioni sulla tecnologia energetica relative a vari settori energetici, quali l’energia da carbone pulito, idrogeno, l’energia nucleare, la bioenergia e altre scienze energetiche fondamentali;

-  condurre le relative ricerche e sviluppo congiunti e attività congiunte di pianificazione che saranno ulteriormente definite nel progetto allegato a questo Accordo; e

- continuare periodiche consultazioni bilaterali sulla politica energetica attraverso riunioni annuali di sottocomitati per ciascuna delle attività programmate così come definite negli allegati a questo Accordo.

 2. Questo Accordo è soggetto al e disciplinato dall’Accordo S&T.

ARTICOLO II

La cooperazione in conformità a questo accordo può includere, senza esservi limitata, quanto segue:

1. Scambio su base periodica  di informazioni scientifiche e tecniche e di risultati e metodi di ricerca e sviluppo nelle modalità concordate dai Coordinatori designati dall’Articolo III;

2. Organizzazione di seminari e di altri incontri su temi energetici concordati nelle aree enumerate nell’Articolo secondo le modalità concordate dai Coordinatori;

3. Visite di verifica da parte di specialisti di una Parte a strutture o progetti di ricerca energetica dell’altra Parte su invito dell’istituzione ospite;

4, Scambio di materiali, strumenti, componenti e attrezzature per la sperimentazione;

5. Scambi di personale per la partecipazione ad attività concordate di ricerca, sviluppo, dimostrazioni, analisi, progettazione, sperimentazione e formazione;

6. Progetti congiunti sotto forma di esperimenti, prove, analisi di progetti o altre attivitàdi collaborazione tecnica;

7. Finanziamento congiunto di specifici progetti di ricerca e sviluppo che possono essere intrapresi in collegamento con altre organizzazioni o persone qualificate secondo le modalità concordate dai Coordinatori;

8. Finanziamento congiunto di specifiche attività di dimostrazione e di diffusione dei risultati di tali progetti; e

9. Altre analoghe forme di cooperazione quali possono essere proposte e concordate per iscritto tra le Parti.

ARTICOLO III

1. Ciascuna Parte designerà un Coordinatore per la supervisione dell’attuazione di questo Accordo. Come concordato reciprocamente, i Coordinatori si incontreranno per valutare tutti gli aspetti della cooperazione prevista da questo Accordo. Tali incontri si terranno alternativamente negli Stati Uniti e in Italia.

2. Sotto la direzione delle Parti, i Coordinatori approveranno e verificheranno tutte le attività di cooperazione da condurre sulla base di questo Accordo.

3- I Coordinatori esamineranno e valuteranno ogni nuova attività proposta e lo stato della cooperazione previsti da questo Accordo. Essi assicureranno anche una guida e indirizzi appropriati ai gruppi di lavoro, come definiti dall’Articolo III, paragrafo 4, e ai direttori di progetto delle attività sviluppate in conformità a questo Accordo. Se così richiesti, i Coordinatori possono consigliare le Parti riguardo ai progressi e al futuro delle attività cooperative stabilite da questo Accordo.

4. I Coordinatori, se necessario e appropriato, creeranno gruppi di lavoro informali in ciascuna delle aree di cooperazione previste da questo Accordo per facilitare l’attuazione dei progetti che possano essere intrapresi in tali aree.

5. Almeno annualmente, i Coordinatori informeranno il Coordinatore dell’Accordo S&T circa lo stato delle attività di collaborazione intraprese secondo questo Accordo.

ARTICOLO IV

1. Proposte di cooperazione in base a questo Accordo possono essere presentate ai Coordinatori per l’approvazione da ciascuna delle Parti o da loro rappresentati designati.

2. Ciascuna attività di cooperazione identificata nell’Articolo II, paragrafi 4-8, che sia approvata dai Coordinatori sarà descritta per iscritto in un Progetto Allegato a questo Accordo. Tali Allegati conterranno procedure dettagliate per l’attuazione dell’attività di cooperazione, compreso, ma non limitatamente ad essi, i contributi di ciascuna Parte (costi e suddivisione dei costi), calendari e responsabilità di ciascuna Parte.

3. Ciascun Progetto Allegato concluso tra le Parti sarà soggetto  e riferito a questo Accordo.

ARTICOLO V

Le seguenti previsioni si applicheranno agli scambi di attrezzature secondo questo Acccordo:

1. Per mutuo accordo, una Parte potrà fornire attrezzature da utilizzare in un’attività congiunta. In tal caso la Parte conferente fornirà, appena possibile, alla Parte ospite una lista dettagliata delle attrezzature e della documentazione tecnica appropriata relativa all’utilizzo, manutenzione e riparazione dell’attrezzatura.

2. La titolarità dell’attrezzatura e delle necessarie parti di ricambio fornite dalla Parte conferente alla Parte ospite per l’utilizzo in attività congiunte rimarrà della Parte conferente e la proprietà sarà restituita alla Parte conferente al completamento dell’attività congiunta, a meno di accordi diversi.

3. L’attrezzatura fornita in base a questo Accordo sarà resa operativa presso lo stabilimento ospite solo su accordo tra le Parti.

4. Lo stabilimento ospite fornirà i locali necessari per l’attrezzatura, fornirà i servizi necessari quali energia elettrica, acqua e gas e normalmente fornirà i materiali da sottoporre a prova in accordo con le specifiche tecniche concordate.

5. La responsabilità e le spese di trasporto dell’attrezzatura e dei materiali dagli Stati Uniti d’America a mezzo aereo o nave a un porto autorizzato d’ingresso in Italia adatto alla destinazione finale, e anche la responsabilità per la custodia e l’assicurazione del trasporto, rimarranno del Dipartimento dell’Energia.

6. La responsabilità e le spese di trasporto dell’attrezzatura e dei materiali dall’Italia  a mezzo aereo o nave a un porto autorizzato d’ingresso negli Stati Uniti d’America  adatto alla destinazione finale, e anche la responsabilità per la custodia e l’assicurazione del trasporto, rimarranno delle organizzazioni italiane designate dal MSE per ciascun Allegato.

7. L’attrezzatura fornita in conformità a questo Accordo per essere utilizza in attività congiunte sarà considerata di tipo scientifico e non avrà carattere commerciale.

ARTICOLO VI

 Le seguenti previsioni si applicheranno alle assegnazioni o scambi di personale in base a questo Accordo:

1. Ogni qualvolta sia contemplata un’assegnazione o uno scambio di personale, ciascuna Parte garantirà la selezione di personale qualificato con le capacità e l’esperienza necessarie per condurre le attività pianificate in base a questo Accordo. Ciascuna di tali assegnazioni o scambi di personale sarà concordata mutuamente in anticipo mediante uno scambio di lettere tra le Parti, con riferimento a questo Accordo alle pertinenti previsioni riguardanti la proprietà intellettuale.

2. La Parte mittente sarà responsabile dei salari, delle assicurazioni e delle indennità da corrispondersi a tale personale o ai suoi appaltatori.

3. La Parte mittente pagherà il viaggio e le spese di vitto del suo personale o dei suoi appaltatori durante il loro soggiorno presso lo stabilimento della Parte ospite, salvo che non sia concordato diversamente.

4. La Parte ospite assisterà nell’individuare alloggi adeguati per il personale della Parte mittente o dei suoi appaltatori (e delle loro famiglie) su una base di mutua  soddisfazione e reciprocità.

5. La Parte ospite fornirà tutta l’assistenza necessaria al personale della Parte mittente o ai suoi appaltatori per quanto riguarda le formalità amministrative, quali l’organizzazione dei viaggi.

6. La Parte mittente informerà il proprio personale e i propri appaltatori della necessità di adeguarsi alle norme generali di lavoro e alle regole di sicurezza in vigore presso lo stabilimento ospite.

ARTICOLO VII

1. Salvo che sia altrimenti concordato, tutti i costi derivanti dalla cooperazione in base a questo Accordo saranno responsabilità della parte che vi incorre.

2. Ciascuna Parte condurrà le attività previste dal questo Accordo,  e dai suoi Allegati, nel rispetto delle proprie leggi e regolamenti applicabili; le attività in base e in funzione di questo Accordo e degli Allegati saranno subordinate alla disponibilità di fondi appropriati.

 ARTICOLO VIII

Tutte le informazioni, il materiale e le attrezzature trasferite in base a questo Accordo e a ogni Allegato relativo saranno appropriati e accurati al meglio della conoscenza e della convinzione della Parte trasferente, ma la Parte trasferente non garantisce l’idoneità delle informazioni, materiale o attrezzature trasferite in rapporto a ogni uso o applicazione particolare ad opera della Parte ricevente o di qualsiasi parte terza. Le informazioni, il materiale o le attrezzature sviluppati congiuntamente dalle Parti saranno appropriati e accurati al meglio della conoscenza e della convinzione delle Parti che li sviluppano. Nessuna Parte garantisce l’accuratezza delle informazioni sviluppate congiuntamente o l’idoneità del materiale o delle attrezzature per ogni uso o applicazione particolare ad opera di qualsiasi Parte o di qualsiasi parte terza.

ARTICOLO IX

1. Questo Accordo entrerà in vigore all’atto della sua firma e rimarrà in vigore per cinque (5) anni. L’Accordo sarà rinnovato automaticamente per un ulteriore periodo di cinque anni salvo che una delle Parti non informi per iscritto l’altra almeno sei (6) mesi prima della data di scadenza.

2. Questo Accordo può essere modificato o ampliato mediante accordo scritto tra le Parti.

3. Questo Accordo può essere rescisso da ciascuna delle parti con un preavviso scritto di un (1) anno.

4. Tutti gli sforzi e gli esperimenti congiunti non completati alla scadenza o alla data di rescissione di questo Accordo possono essere proseguiti fino al loro completamento secondo i termini di questo Accordo.

FATTO a Roma, oggi, tredicesimo giorno di Novembre 2007, in due esemplari nel testo in lingua inglese che sarà il testo autentico. Una traduzione dell’Accordo in lingua italiana sarà preparato dal Ministero dello Sviluppo Economico e sarà considerato ugualmente autentico in base a uno scambio di lettere tra le Parti che ne confermi la conformità con il testo in lingua inglese.

PER IL DIPARTIMENTO DELL’ENERGIA DEGLI STATI UNITI D’AMERICA


PER IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA REPUBBLICA ITALIANA
 …

Fine del testo dell’Accordo

domenica 17 aprile 2011

LA LIBELLULA COMINCIA A VOLARE


La partitocrazia ci ha talmente ottenebrato il cervello che non riusciamo più a vedere l’evidenza. Siamo affogati nell’appartenenza, quando ormai l’unica fede a cui dovremmo tenere non è alla mangiatoia di un partito ma alla formazione di un mondo nuovo, pensato il più universale possibile. Ciò che dovrebbe contare, oggi, per chi intende innovare, non è l’appartenenza a un preciso partito e la vittoria di questo, non è una limitata e provinciale tifoseria, ma è la partecipazione a una sollevazione democratica che diffonda la verità e denunci il male fino ad illuminare l’opinione pubblica e a farle desiderare un mutamento epocale.
In questo senso, ognuno di noi diventa importante con la sua partecipazione di vita, col suo attivismo civile, col suo blog e persino con la sua voce sul web, e non conta se la sigla che poi voterà è data o no con alte percentuali nei sondaggi perché sennò ricadremmo nell’utilitarismo settario e nell’opportunismo di una concezione partitica ormai moralmente inaccettabile. Quanto credete fosse nei sondaggi il cristianesimo nascente? O il movimento di Mandela? O quello di Gandhi? O il sogno di uguaglianza di Martin Luther King? O il progetto liberale degli intellettuali francesi prima della rivoluzione? O le rivendicazioni marxiste degli intellettuali che portarono alla rivoluzione russa? La nostra meta non deve essere una percentuale di partito ma l’aiuto che possiamo dare alla diffusione della verità e alla formazione di un nuovo progetto di democrazia partecipata.
Quanto credete contino i partiti nella rivoluzione tunisina o egiziana o iraniana? In un mondo nuovo sono gli aggregati per idee a dover contare, là dove gli aggregati di partito hanno perso ogni idea e ogni ideale.


Viviana Vivarelli – Il Fatto Quotidiano 6-2-2011