martedì 19 giugno 2012

MISSIONE COMPIUTA

Con la nascita ufficiale di FOLLONICA LIBERA viene raggiunto l'obiettivo che si era posto il Comitato Civico LA LIBELLULA.




Nasce FOLLONICA LIBERA: una lista civica tutta nuova per la citta’

Con la registrazione ufficiale dell’Atto Costitutivo e dello Statuto, e’ nata FOLLONICA LIBERA, una nuova lista civica pronta a presentarsi alle prossime elezioni amministrative. E’ costituita da un gruppo di cittadini, ognuno con la propria esperienza professionale, convinti di poter essere utili al governo della nostra citta’, tramite l’apporto di nuove idee. Riteniamo infatti che Follonica sia dotata di enormi potenzialita’, che se adeguatamente sviluppate, potrebbero produrre molta ricchezza e occupazione. Qualcuno potra’ chiedersi: come mai dei normali cittadini hanno deciso di avvicinarsi ad un mondo cosi’ diverso dalla loro normale mansione professionale quale quello della politica? La risposta e’ tutta nella delusione condivisa da tantissime persone di non riuscire a trovare nell’attuale panorama politico esistente, nessun referente in grado di rappresentare le richieste della citta’, di risolvere le problematiche dei suoi quartieri, di venire incontro alle necessita’ del singolo residente o turista. FOLLONICA LIBERA proporra’ un sito internet, che con estrema trasparenza pubblichera’ i verbali delle assemblee e i vari documenti in modo da poter essere consultabili da qualunque cittadino interessato. Ci sara’ anche un’identita’ facebook dedicata. Mediante una newsletter e dei volantinaggi spiegheremo le nostre proposte alla citta’. Le soluzioni indicate, punteranno su cose realmente fattibili sviluppate da persone esperte nei vari argomenti trattati. Siamo aperti al contributo di tutti i cittadini e la nostra finalita’, prima ancora di ottenere voti, e’ quella di contribuire ad un cambiamento che possa diventare un esempio da seguire anche da altri. Il Consiglio Direttivo e’ costituito da: Riccardo D’Ambra (coordinatore), Andrea Baldassarri, Andreina Dini, Alessandro Piccini, Michele Di Iorio, Simone Marata, Marika Rossi. 



mercoledì 6 giugno 2012

ORMAI E' TUTTO PRONTO

Manca davvero poco alla nascita della nuova lista civica che si presentera' alle prossime elezioni amministrative follonichesi. Atto e Statuto, cosi' come cariche e logo sono stati approvati e firmati ed ora manca solo la registrazione. Ci sara' una nuova email e un nuovo sito internet tutto dedicato. Continueremo ad essere presenti anche su facebook. Le nostre riunioni avranno, di solito, una frequenza quindicenale.

martedì 15 maggio 2012

APPROVAZIONE STATUTO DEL NUOVO MOVIMENTO CIVICO FOLLONICA LIBERA

Nell'assemblea di lunedi 14 maggio 2012, e' stato approvato lo statuto che vedra' nascere la nuova associazione FOLLONICA LIBERA. Manca ancora da decidere definitivamente per il LOGO tra le bozze sviluppate.


 
 STATUTO

Art.1
Denominazione, simbolo e sede
E’ costituita l’associazione politica: “FOLLONICA LIBERA” con sede in Follonica (GR). Il simbolo e’ un cerchio con contorno nero con al centro la scritta FOLLONICA LIBERA in fascia bianca in mezzo a due fasce arancioni.
Art.2
Finalita’
L’associazione ha lo scopo di promuovere attività di carattere politico in modo trasversale agli attuali schieramenti, col fine di sollecitare la partecipazione popolare e l'impegno sociale e civile dei cittadini che hanno a cuore la citta’ di Follonica.
Art. 3
Adesione
L’adesione all’associazione “FOLLONICA LIBERA” è aperta a tutte le persone che ne accettino lo statuto. La qualità di componente dell’associazione si acquisisce a seguito di domanda, del versamento della quota sociale e successiva accettazione da parte dell’Assemblea dei soci fondatori. Tale qualità comporta il diritto di partecipare all'Assemblea generale con diritto di voto e di candidarsi per il Consiglio direttivo.
Art.4
Organi
Sono organi dell'Associazione l'Assemblea generale , il Consiglio direttivo e l’Assemblea dei soci fondatori
L'Assemblea generale è l'organo sovrano dell’associazione. Si riunisce con frequenza mensile. Ne fanno parte tutti gli iscritti. L'Assemblea elegge il Coordinatore. Discute e delibera sull'azione politica dell’associazione e su ogni altro argomento proposto dal Consiglio direttivo. Gli avvisi di convocazione saranno inviati dal Coordinatore in via informale a mezzo s.m.s. o posta elettronica. Il Consiglio direttivo  e’ composto dal Coordinatore e da un numero variabile di componenti nominati  dall’Assemblea generale, tra i quali ci sono un Vicecoordinatore  e un Tesoriere. Si riunisce con frequenza settimanale. Il Consiglio direttivo amministra l’associazione per ogni aspetto patrimoniale, esegue le delibere dell'Assemblea, organizza le iniziative politiche. L'Assemblea dei soci fondatori e’ costituita dai soci fondatori. Delibera a maggioranza delle modifiche del presente Statuto e dell'eventuale scioglimento dell’associazione. Decide a maggioranza l’accettazione di nuovi iscritti e puo’ escludere un iscritto per motivi di incompatibilità con giudizio insindacabile.
Art.5
Patrimonio
L’associazione non ha fini di lucro. Può avere un patrimonio derivante da quote associative, conferimenti, donazioni, contributi e entrate straordinarie. II patrimonio è amministrato dal Consiglio direttivo, secondo le indicazioni dell'Assemblea generale. La responsabilità patrimoniale per le obbligazioni dell’associazione ricade sul patrimonio dello stesso, e in via sussidiaria e solidale sui componenti del Consiglio che abbiano deliberato le relative spese.
Art.6
Rinvio
Per tutto quanto non previsto dal presente Statuto, si rinvia alle norma di legge vigenti per le associazioni non riconosciute senza fini di lucro.


domenica 6 maggio 2012

A proposito di Follos: una critica costruttiva


Un vestito piu' vicino alla realta' dei nobili dell'epoca rispetto a quello dei figuranti


A proposito di Follos: una critica costruttiva

Premetto di essere completamente favorevole a qualsiasi rappresentazione storica che considero un “libro vivente” dal quale ogni osservatore puo’ imparare qualcosa. Tutto questo a patto che si ricerchi con meticolosita’ di ricostruire in modo corretto la verita’ storica. E’ qui che mi accingo a fare alcune critiche. In tutta la storia umana il modo di vestire ha sempre significato qualcosa. In particolare prima della rivoluzione francese (1799) esistevano dei rigidi schemi (con tanto di severe condanne per chi non li rispettava) che decidevano quali fossero i tessuti e i colori che potevano essere portati dalle tre classi esistenti: nobilta’, borghesia e clero. Successivamente alla rivoluzione i pantaloni lunghi, come noi li portiamo oggi, diventeranno l’uniforme della nuova classe emergente, la borghesia, diventando simbolo di liberta’. Questo tipo di abbigliamento è ovviamente avversato da tutte le monarchie d’Europa che si affrettano a reprimerlo con multe o pubblici tagli di pantaloni lunghi. E’ ovvio che quindi in una cerimonia ufficiale, anche se di secondissimo piano, quale quella della rievocazione follonichese del 1838, gli abbigliamenti maschili dei nobili dell’epoca avessero culotte, scarpe con le fibbie, pizzi, parrucche e vestiti con colori vivaci e non il tradizionale vestito scuro giacca e pantalone. Inoltre c’e’ da notare quanto la figura del Granduca, magro, altissimo e longilineo e con una capigliatura talmente bionda tanto da valergli l’appellativo popolare di “Re canapone”, sia in contrasto con la corporatura dei vari figuranti succedutisi negli anni, completamente diversi da tali teutoniche fattezze. Ma indipendentemente dagli errori scenografici, facilmente migliorabili, quello che trovo fuori luogo e’ il far passare in modo positivo la figura del Granduca. Avere la memoria corta e’ un grave difetto. Canapone fu un monarca piu’ che modesto, a differenza del nonno Pietro, e ebbe sulla coscienza diverse morti. Era malvisto dal popolo perche’ straniero. Nelle cerimonie ufficiali si cantava un’inno (detto appunto “La Leopolda”) in tedesco. Dopo l’insurrezione e la dichiarazione di Repubblica delle citta’ toscane di Firenze, Lucca, Pisa e Livorno, lo stesso Leopoldo II fuggi in Austria chiedendo aiuto all’esercito austiaco. Il 10 e 11 maggio del 1849, a Livorno, si combattè contro 12.000 austriaci inviati allo scopo di riportare l'ordine asburgico in Toscana. Qualche centinaio di uomini, tra i quali ufficiali democratici italiani e stranieri, repubblicani toscani, artigiani, commercianti, lavoratori, intellettuali, sacerdoti livornesi si batterono per l'indipendenza e la libertà italiana. Furono fucilate sul posto e senza processo piu’ di 800 persone. Dobbiamo ricordare che se noi oggi abbiamo tutti quanti gli stessi diritti indipendentemente dal nostro cognome e’ solo grazie al sacrificio di coloro che diedero la vita per “cacciare” la nobilta’ e i loro soprusi. Forse varrebbe la pena di fare cenno alla storia dell’ottocento parlando ai giovani di Socci, Mazzini, Cattaneo, in modo che non restino solo dei semplici nomi di piazze. Varrebbe la pena che in chiesa si dedicasse una preghiera non tanto al discutibile monarca, ma soprattutto alle sue vittime innocenti.

Riccardo D’Ambra


lunedì 23 aprile 2012

Rifiuti: Gaglianone-Cetraro e lungimiranza degli amministratori follonichesi



Oggi nel PD ricominciano le guerre interne tra la fazione dei Baldiani e quella dei Saragosiani. E' di oggi la critica dell'ex assessore Gaglianone nei confronti dell'attuale assessore all'ambiente Cetraro che era stato preso gia' di mira in precedenza da rifondazione comunista e dai grillini..

http://sit.comune.follonica.gr.it/rassegna_stampa/articoli/2012/04/20120422_9.50.47.pdf

In sostanza la Gaglianone accusa l'attuale Ammnistrazione di non voler estendere il porta a porta a causa dei costi, ma che comunque ai cittadini follonichesi tocchera' pagare di piu' la TARSU a causa del fatto che non raggiungendo i valori prefissati di differenziata ci sara' da pagare una sovrattassa. Nella sua analisi afferma giustamente che amministrare significa avere la visione dello sviluppo del territorio nel tempo. Qui sotto e' descritta la convenzione A.T.O Strillaie merito della stessa Gaglianone al tempo del suo mandato. Analizziamola.


La Convenzione A.T.O. 9-Unieco


Nel 2005 l' Autorità di Ambito n.9 (A.T.O. 9) di Grosseto ha stipulato una Concessione con Unieco società cooperativa (ed altre società).

L' A.T.O. 9 è l' ente che organizza la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nella provincia di Grosseto e rappresenta tutti i comuni e la provincia stessa.

Unieco società cooperativa è una grossa impresa di Reggio Emilia che prevalentemente opera nel campo delle costruzioni.

Con la convenzione l' A.T.O. 9 da in concessione ad Unieco “la progettazione definitiva ed esecutiva, la costruzione e la gestione funzionale ed economica dell' impianto di Ambito.” Quindi Unieco costruirà e gestirà l' “impianto di Ambito”.

L' impianto di Ambito sorgerà a Le Strillaie, a monte della discarica, su un terreno del Comune di Grosseto. Sarà composto da due parti: una per la selezione dei Rifiuti Urbani Indifferenziati (RUI) e stabilizzazine della Frazione Organica Rifiuti Solidi Urbani (FORSU); l'altra per il trattamente dei rifiuti verdi e di quelli organici prvenienti dalla raccolta differenziata.

L' impianto produrrà quindi CDR (Combustibile da rifiuti), FOS (frazione organica stabilizzata) e Compost. I tempi ri realizzazione sarannò 510 giorni dall' apertura del cantiere.

La durata della concessione di gestione è fissata invece in 28 ANNI dal collaudo dell' impianto (quindi almeno fino al 2038). Durante questo periodo l' A.T.O. 9 si è impegnata a “far conferire, escusivamente al Concessionario, i rifiuti urbani e assimilati da raccolta indifferenziata e la frazione organica e i rifuti verdi da raccolta differenziata [...] provenienti dalle aree di raccolta previste nel piano provinciale di Grosseto [...]”. Di conseguenza i rifiuti indifferenziati e la parte verde della raccolta differenziata dovranno andare a questo impianto.

L' impianto tratta nominalmente 91.460 tonnellate all' anno di RUI (rifiuti urbani indifferenziati) e 27.512 tonnellate annue di “verde”. Deve comunque ricevere almeno 95.178 tonnellate annue totali e al massimo 142.766. (per avere un confronto: tutta la provincia di Grosseto, sommando sia RUI che tutta la raccolta differenziata, compresa carta e multimateriale, arriva a malapena a 180.000 t/a).

Tutti i rifiuti, una volta lavorati, rimarranno di competenza dell' A.T.O. 9 che dovrà farsi carico anche delle successive spese ditrasporto e smaltimento. E nello specifico:

_ il CDR dovrà essere conferito (INCENERIMENTO) in appositi impianto indicati dall' A.T.O.9;

_ il FOS andrà in discarica o in bonifiche e recuperi ambientali;

_ il Compost dovrà essere commercializzato;

_ i Metalli recuperati dovranno essere commercializzati;

_ tutti gli scarti andranno in discarica.

I costi dei trattamenti oscilla tra i 55 €/ton e i 68 €/ton da versare come tariffa ad Unieco. Vanno poi aggiunti 12 €/t quale indennità di locazione (che saranno versati al Comune di Grosseto). In totale sono circa 8 Milioni e 300 Mila Euro all' anno.

Come si vede c'e' una clausola che fissa in 28 anni il periodo di obbligo di conferimento di un certo quantitativo di indifferenziata. Questo in soldoni significa che per un periodo infinitamente lungo diventa praticamente inutile differenziare ... Se questo e' il significato di avere una visione di sviluppo del territorio nel tempo allora non ci resta che sperare che a governare Follonica nel futuro non ci siano ne' baldiani, ne' tantomeno, dei saragosiani.

sabato 21 aprile 2012

Ricorso in cassazione sul MareSi’: ma per la citta’ non sarebbe meglio un accordo extragiudiziale?


E’ di ieri la notizia del ricorso in cassazione sulla vicenda MareSi. In un momento di crisi economica cosi’ grave le prospettive di lavoro che potrebbero offrire i villaggi sarebbero una manna per l’intera citta’. E’ evidente l’impossibilita’ di amministrare agilmente una citta’ aspettando decisioni giudiziarie quanto mai lunghe e incerte nell’esito finale. La legge stessa prevede che le problematiche possano essere risolte tramite accordi che possano portare ad una soluzione che accontenti tutte le parti e che soprattutto accontenti l’intera citta’, che altrimenti rischia di restare paralizzata ancora per anni. E’ ovvio che in ogni cooperativa un socio puo’ usufruire di condizioni particolari. E’ evidente che nel caso del MareSi il socio debba essere registrato come ogni ospite, debba essere sottoposto alle normali regole fiscali e che inoltre non possa essere proprietario esclusivo di un alloggio. Allo stato attuale delle cose tutto questo e’ pero’ superato. Non si capisce allora il perche’ non possa essere trovato un accordo. Facendo ulteriori richieste il Comune rischierebbe di incorrere in un grave abuso di potere. Di certo qualunque sentenza del TAR o del consiglio di Stato non potra’ mettere in luce un’eventuale abuso di potere in quanto, per istituto, i tribunali amministrativi esaminano solo gli atti e non i comportamenti tenuti dalle Amministrazioni. Un accordo extragiudiziale sarebbe una soluzione politicamente intelligente e un’occasione da non sprecare soprattutto dopo che i soci hanno rimosso l'articolo contestato, modificando lo statuto come il sindaco stesso ha chiesto. Sono convinto che se l’Amministrazione prendesse una decisione del genere ne uscirebbe alla grande di fronte a tutta l ' opinione pubblica.


Riccardo D’Ambra

mercoledì 18 aprile 2012

ULTIMI PREPARATIVI


La nascita di Venere (Botticelli)

Ultimamente le iniziative del Comitato Civico "La Libellula" si sono limitate a riunioni ristrette. Tutto questo perche' siamo ormai prossimi alla finalita' iniziale, ovvero alla registrazione legale di un'associazione che possa presenarsi alle prossime elezioni comunali amministrative. Il nuovo movimento ha gia' un nome e un simbolo. Stiamo lavorando allo statuto e completando il programma. Stiamo costruendo un nuovo blog. Non siamo in molti ma siamo tutti convinti di voler creare qualcosa di nuovo e di esempio per il futuro. Nessuno di noi vive di politica, ma l'amore per la nostra citta' ci spinge ad occuparci di tutto quello che accade per cercare di migliorarlo. Questo compito non e' solo nostro, ma di qualunque cittadino che e' egli stesso parte della cosa pubblica. Chiunque abbia voglia di partecipare e' il benvenuto. La democrazia esiste solo se c'e' la partecipazione.

venerdì 13 aprile 2012

ANCHE SEL NEL CALDERONE ...

Vendola indagato con due ex assessori
e un vescovo per ospedale ecclesiastico

Nel mirino una transazione di 45 milioni non conclusa
Il governatore:«E' al di là di ogni mia immaginazione»

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Il governatore della Puglia Nichi Vendola
BARI - Il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola e gli ex assessori regionali pugliesi alla Sanità Alberto Tedesco e Tommaso Fiore sono indagati dalla Procura di Bari per una transazione da 45 milioni non conclusa tra Regione Puglia e l'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari).

Indagato anche il vescovo. Abuso d'ufficio, peculato e falso sono le ipotesi di reato che vengono contestati, a vario titolo, al governatore pugliese, agli ex assessori alla sanità, Alberto Tedesco e Tommaso Fiore, a monsignor Mario Paciello, vescovo della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e a don Mimmo Laddaga, direttore dell'ospedale ecclesiastico Miulli di Acquaviva. L'inchiesta, condotta anche in questo caso dalla pm della Procura di Bari Desiree Digeronimo, riguarda una transazione da 45 milioni di euro mai portata a termine tra la Regione Puglia e il Miulli. L'accordo sarebbe servito a chiudere un contenzioso amministrativo da 80 milioni.

La vicenda.Il Miulli aveva presentato ricorso al Tar per chiedere il ripiano dei 42,6 milioni di disavanzo maturati dal 2002 al 2007. L'ospedale sosteneva di essersi indebitato per costruire la nuova grande sede con fondi propri (76 milioni fino a fine 2008) perchè non aveva potuto utilizzare i fondi pubblici destinati all'edilizia sanitaria. In pratica il Miulli sosteneva che le spese sarebbero state maggiori rispetto ai rimborsi della Regione per le prestazioni sanitarie.

Le reazioni. «Ribadisco la mia totale assoluta estraneità a fatti che sono al di là di ogni mia immaginazione». Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a proposito della nuova indagine della Procura di Bari che lo vede coinvolto relativa a una transazione tra l'ente e l'ospedale ecclesiastico Miulli. «Qualche ora fa - conferma il governatore - ho ricevuto la notifica di una richiesta di proroga di indagini da parte del gip di Bari. Si tratta di un procedimento penale del quale non avevo mai avuto alcuna notizia. Dal tenore dell'atto non sono in grado di capire ciò che mi sarebbe addebitato, ma, considerati i nomi coinvolti, deduco che si tratti di questioni relative all'Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Sono rammaricato di aver ricevuto solo oggi questa notizia perchè se la stessa mi fosse stata comunicata appena ventiquattr'ore prima, come è nel mio costume, avrei potuto informare la stampa e l'opinione pubblica in una unica soluzione». «Quanto al merito, se per il professor Sardelli mi si addebita di aver fatto vincere il migliore - prosegue Vendola - qui per davvero non riesco ad immaginare nulla che possa riguardarmi, e tuttavia riserverò a questo secondo appuntamento, come nel mio stile e nella mia cultura, il medesimo impegno e la medesima serenità che si deve al lavoro della magistratura. Spero che la vulgata del non c'è due senza tre non mi riproponga l'ulteriore amarezza di nuove comunicazioni per addebiti che sento sinceramente e convintamente molto lontani dal mio modo di essere».

LA FUSIONE FREDDA ORMAI E' UNA REALTA'

Ieri ho parlato con una persona molto competente che mi ha detto che avrebbe partecipato' ad un incontro scientifico internazionale. Mi ha spiegato la scoperta casuale che un fisico italiano ha fatto e che, se sviluppata, cambiera' il nostro mondo. In pratica la fusione fredda, che e' sempre stata ricercata con grandi sforzi economici, sarebbe in realta' molto semplice da realizzare. Naturalmente ormai dietro la scoperta italiana e' partita la NASA per riprodurre e mettere appunto una macchina in grado di realizzare l'energia. Si potranno sviluppare con questa tecnologia apparecchiature che producono calore a 400 gradi (e quindi energia elettrica con tecnologie gia' esistenti) avendo le dimensioni di un chip per computer fino ad una intera centrale di dimensioni enormi. Se le lobby del petrolio e del nucleare non ce la faranno ad affossare tutto, in un prossimo futuro molto vicino avremo energia pulita a costi irrisori. Questa e' la dimostrazione di quanto ho sempre sostenuto, ovvero che l'ambiente non si salva con gli "urlatori" ignoranti, ma anzi tramite scienziati intelligenti e preparati ...

Per chi vuole approfondire gia' su internet si trovano molte informazioni utili.

1994-2011: la fusione fredda Nichel-Idrogeno (Ni-H) [modifica]
Schema del reattore nichel-idrogeno ideato da Piantelli e Focardi per la misura dell'eventuale calore in eccesso[107]
Nel 1989 il biofisico Francesco Piantelli, dell'Università degli Studi di Siena, mentre stava effettuando studi su campioni di materiale organico[108], si accorse della presenza di un'anomala produzione di calore[109]. Comunicò il fenomeno da lui osservato a Sergio Focardi, fisico dell'Università di Bologna, e i due decisero di creare un gruppo di lavoro cui si aggiunse Roberto Habel, membro dell'INFN presso l'Università di Cagliari,[110][111][112] al fine di approfondire la causa di quell'anomalia termica.[113]
Dopo circa tre anni, gli studi approdarono a significativi risultati permettendo la costruzione di un reattore Nichel-Idrogeno sufficientemente efficiente. Passarono altri due anni di sperimentazioni e finalmente il 20 febbraio 1994, in una conferenza stampa presso l'aula magna dell'Università di Siena, venne annunciata la messa a punto di un differente processo di produzione di energia per mezzo di Reazioni Nucleari a Bassa Energia (LENR)[114], profondamente differente da quello fatto da Fleischmann e Pons[115][116].
Il loro processo si basava sull'uso di una barra di nichel, mantenuta per mezzo di una resistenza elettrica ad una temperatura di circa 200-400 °C e caricata con idrogeno attraverso un particolare processo[117][118].
Quando la reazione è innescata, ovvero quando la barretta di nichel cede più energia di quanta sia necessaria per il riscaldamento della stessa, vi può essere anche una debole e discontinua emissione di radiazione gamma che potrebbe testimoniare una possibile origine nucleare di tale fenomeno[119][120].
In base alle dichiarazioni dagli autori, attualmente gli esperimenti sono indirizzati ad un miglioramento dell'efficienza complessiva del sistema, al fine di realizzare un generatore di energia termica ed elettrica completamente autonomo.[121]

Riccardo D'Ambra

domenica 18 marzo 2012

Legge elettorale e raccolta firme: iniziativa non credibile. Non firmate.

Come liberi cittadini, ci sentiamo ancora una volta presi in giro dai partiti in proposito della raccolta firme definita petizione popolare “Scelgo io ” per introdurre le preferenze nella legge elettorale toscana, promossa dal Comitato della città del Golfo al quale aderiscono Partito Democratico, Giovani Democratici, CGIL, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori e il Circolo Riformista. E’ incredibile quanta sia l’ipocrisia che sta dietro quei partiti che hanno il completo governo della Regione e che sono oltretutto gli stessi artefici della legge elettorale che chiedono di abolire. C’e’ inoltre da sottolineare che ad oggi, avendo la maggioranza del governo regionale, avrebbero tranquillamente la possibilita’ di cambiarla senza bisogno di raccogliere nessuna firma. Il fatto che tale raccolta prosegua a rilento sta evidentemente a significare che i cittadini hanno aperto gli occhi e non sono piu’ cosi’ ingenui da farsi abbindolare dai soliti “venditori di fumo”. Ricordiamo in proposito che la maggior parte delle elezioni interne al PD locale sono avvenute con la presentazione di un unico candidato, facendo palesare la poca intenzione di dare spazio alle indicazioni provenienti dal basso dai propri iscritti. Considerato questo aspetto riteniamo quindi che tali intenzioni siano solo di facciata con l’unico fine di cercare quel consenso e quella credibilita’ che tutti i partiti stanno sempre piu’ perdendo nella popolazione. Crediamo sia giunta l’ora di essere meno ipocriti nell’affrontare le tematiche serie quale quelle del sistema in cui vengono scelti i candidati ad oggi imposti dall’alto da una casta di privilegiati autoreferenziali che eliminano sistematicamente dalle liste ogni voce che si distingue dal coro. Follonichesi ben fate a non firmare. Certe iniziative non sono minimamente credibili. E’ la gente comune deve tornare ad amministrare il condominio che e’ la nostra citta’. Liberiamo Follonica dai partiti che sono solo capaci di tutelare gli interessi di pochi contro quelli di molti. I partiti strutturati di oggi non vogliono candidati liberi dai giochi di potere. L’unica possibilita’ che resta ai cittadini per cambiare non e' la scelta in una rosa di nomi elaborata comunque dai partiti, ma semmai e’ quella di seguire una via civica dove il valore dei singoli possa essere riconosciuto solo dal merito e non dalle conoscenze e dai rapporti di scuderia in uso nei partiti.

Riccardo D’Ambra

Per il Comitato La Libellula


mercoledì 14 marzo 2012

Altro che incentivi, cosi' il sindaco Baldi affossa il turismo

"Siamo stati tra i primi a criticare duramente l’Amministrazione Comunale per aver introdotto una nuova tassa di soggiorno per i turisti. Certo l’introito per le casse comunali sarà cospicuo, si parla di oltre mezzo milione di euro, tuttavia non ci capacitiamo come si possa pensare di finanziare uno sviluppo al turismo applicando una gabella di stampo medievale che rappresenta essa stessa un fortissimo disincentivo.
Le migliaia di persone che raggiungono Follonica per le vacanze estive, non sono certo attirate dalle bellezze artistiche o dalle opere d’arte visto che le poche apprezzabili sono tenute in stato di quasi abbandono o comunque seminascoste (vedi ad esempio la zona siderurgica con i suoi vecchi forni fusori), ma vengono nella nostra città per godere del mare, del clima o, più in generale, per una vacanza sostanzialmente economica.
Applicare una tassa di soggiorno significa togliere dalle tasche dei villeggianti quei soldi che probabilmente sarebbero stati spesi in favore di un’attività commerciale; magari per una cena fuori o per un giocattolo per i bambini. Proviamo a fare un esempio. Una famiglia di quattro persone che soggiorna in un hotel di Follonica per una settimana porta alle casse comunali mediamente 50-60 euro.
La cifra non sarà molto importante rispetto al costo totale (anche se sarebbe bene non fare i conti in tasca a nessuno, specialmente in questo periodo), tuttavia l’effetto psicologico è molto pesante: perchè regalare questi soldi ad una città che offre pochissimi servizi e non andare, invece, in qualche citta’ limitrofa? Fa ridere a questo punto che si facciano delle assemblee per parlare del problema della stagionalità turistica quando le stesse autorità comunali fanno di tutto per disincentivarla. Sarebbe inoltre curioso sapere come saranno utilizzati questi soldi.
Da un’intervista rilasciata il Sindaco Baldi dice “per potenziare e migliorare l’offerta turistica”, forse a significare che un piano già esiste: gentilmente potrebbe dirci quale? Un miglioramento dei servizi pubblici? Una diminuzione della tassa dei parcheggi? Siam certi che, come al solito, il Primo Cittadino (peraltro titolare di un’agenzia turistica, la cosa sarebbe spassosa se non fosse quasi tragica) non risponderà e non proferirà parola al riguardo: perché perdere tempo a dare spiegazioni ai cittadini follonichesi visto che sono abituati ad essere governarti come i bimbi all’asilo? In realtà a noi piace pensare con la nostra testa e ciò ci induce a dire che queste nuove tasse serviranno solamente a tappare i buchi di un bilancio comunale che definire allegro è un eufemismo, mentre gli effetti negativi di tale manovra saranno visibili solamente dopo alcuni anni. Auguri Follonica."


Andrea Baldassarri

http://www.ilgiunco.net/2012/03/14/la-libellula-baldassarri-altro-che-incentivi-cosi-il-sindaco-baldi-affossa-il-turismo/

http://www.0566news.it/notizia.asp?idn=8448

sabato 10 marzo 2012

RIUNIONE PER DISCUTERE DI RISPARMIO ENERGETICO E TAPPE PER LA COSTITUZIONE DELLA LISTA CIVICA

IMPORTANTE: la sera di lunedi 12 MARZO alle ore 21 presso la sala del SUNIA al secondo piano del Centro Commerciale 167 ovest, il Comitato Civico La Libellula si riunisce per discutere di risparmio energetico con proposte concrete sulla citta' di Follonica. Tale argomento, dopo opportuna discussione, diventera' uno degli argomenti del programma della futura lista civica. E' gradita la partecipazione di semplici cittadini interessati a sviluppare idee propositive. NO PERDITEMPO O PERSONE ISCRITTE A PARTITI POLITICI.

Lusi: “Se parlo, salta il Centrosinistra”.



Luigi Lusi ha detto che se parla salta tutto il Centrosinistra. La Margherita risponde in modo laconico: “Delira!”. L’ex tesoriere del suddetto partito ha rilasciato delle dichiarazioni in cui, senza mezzi termini, ha ammesso che le sue dichiarazioni ai magistrati potrebbero scatenare un terremoto politico fra i dirigenti del suo partito, adesso il Pd e l’Api. Secondo il senatore Lusi, i soldi che provenivano dal finanziamento pubblico costituiscono un metodo borderline di cui i partiti si servono. Venuti a conoscenza delle esternazioni di Luigi Lusi, i dirigenti della Margherita, adesso nei nuovi partiti di Centrosinistra, avrebbero dato mandato ai loro legali di difendere l’onorabilità del partito in ogni sede.


Luigi Lusi ha ammesso di avere gestito circa 214 milioni di euro, quando ricopriva il ruolo di tesoriere della Margherita. Però, dopo l’ammissione di avere trattenuto 13 milioni di euro, il senatore Lusi lancia delle larvate accuse agli altri politici: “Gli altri 181 milioni di euro li abbiamo usati solo per pagare il personale e i telefonini?”. Poi Lusi parla dei revisori dei conti e si domanda del perchè questi abbiano sempre approvato i suoi bilanci: “E’ evidente che andavano bene per altre cose”.

Luigi Lusi ha anche dichiarato, forse un po’ troppo ingenuamente, di avere finanziato la campagna elettorale di Matteo Renzi, sindaco di Firenze, evidenziando che, con tutta probabilità, tutte queste informazioni sono uscite da chi sta conducendo le indagini. Poi Lusi aggiunge che tutto quello che ha fatto è stato solo in esecuzione di ordini che venivano impartiti perchè lui era una persona affidabile.

Le deduzioni di Luigi Lusi, sulle polemiche infuocate di questi giorni, nascono da una lotta interna al Centrosinistra, prima diretta a Rutelli e, poi, diretta contro il Pd. Secondo Lusi, non arrivano, di certo, da una segnalazione della Banca d’Italia: “Abbiamo sempre risposto alle segnalazioni di Unicredit e questa ci rispondeva perchè, in realtà, inciuciava”. Lusi, quindi, ha fatto capire che anche la banca era soggetta a forti condizionamenti da parte di qualcuno.
 
http://www.politica24.it/articolo/lusi-se-parlo-salta-il-centrosinistra-la-margherita-delira/21157/

mercoledì 29 febbraio 2012

SALA DA BALLO ALL'EX-FLORIDA

Florida: ma la sala da ballo che fine ha fatto? Conoscere le differenze di ciascuno permetterebbe di non fare di tutta un’erba un fascio.

Domenica 26 febbraio su alcuni giornali e’ stata riportata la notizia che il progetto per la riqualificazione dell’area ex Florida dovrebbe aver ottenuto l’approvazione del Comune. Ci domandiamo se con il termine “adesso e’ tutto a posto” il sindaco abbia voluto dire che verra’ finalmente inserita la sala da ballo fortemente richiesta dai follonichesi. Si dice inoltre che i lavori dovrebbero iniziare presto perche’ ai proprietari sono giunte richieste di acquisto. A noi sorge spontanea una domanda: ma non e’ che, per caso, quei fondi erano gia’ stati venduti ancor prima dell’approvazione del progetto e questo ha inciso sulla possibilita’ di fare una scelta successiva piu’ razionale? Il nostro pensiero e’ che l’Amministrazione avrebbe dovuto farsi carico della volonta’ popolare e lasciare almeno uno spazio sociale all’interno della nuova struttura da dedicare al ballo. C’e’ da segnalare in proposito che per il rilascio di alcune autorizzazioni in un edificio di recente costruzione a Pratoranieri il Comune ha richiesto la cessione di un locale con una ingiustificabile disparita’ di trattamento rispetto all’area ex-Florida. Ci chiediamo inoltre, cosi’ come fanno molti altri cittadini, perche’ sull’argomento tacciono misteriosamente tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Purtroppo accade sempre piu’ spesso che i nostri politici, indifferentemente sia che siano di destra o di sinistra, quando sollecitati su questioni di pubblico interesse, si rifugiano dietro preoccupanti silenzi. Ma visto che la Regione non ha ancora recepito le normative che priverebbero il consiglio comunale della possibilita’ di valutare il progetto, ecco l’occasione giusta per conoscere il punto di vista di ciascun consigliere in proposito all’inserimento di una sala da ballo all’interno del progetto. Questo sara’ importante in un prossimo futuro perche’ nessuno un domani possa di nuovo ripresentarsi alle elezioni dicendo di non aver potuto far niente per cambiare le cose. Ricordiamo che e’ dovere dei consiglieri render conto alle persone che rappresentano indipendentemente dal partito di appartenenza. Rispondere a queste domande permetterebbe ad ognuno dei consiglieri di distinguersi in modo che la gente non faccia di tutta un’erba un fascio..
http://www.ilgiunco.net/2012/02/29/la-libellula-florida-che-fine-ha-fatto-la-sala-da-ballo/

http://www.0566news.it/notizia.asp?idn=8347

domenica 26 febbraio 2012

SCOMPAIONO LE PROVINCE COME ENTE LOCALE POLITICAMENTE AUTONOMO

Niente più consiglieri eletti né personale politico, azzerate le scartoffie per i cittadini



Scompaiono le province come ente locale politicamente autonomo
Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri, in merito alla vicenda Provincie le novità sono le seguenti. Prosegue l’azione di contenimento dei costi della burocrazia, attraverso una delle misure annunciate nei mesi scorsi: la razionalizzazione delle spese di gestione degli enti territoriali provinciali. Il disegno di legge del Governo, esaminato su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’interno, interviene sulla definizione delle nuove modalità di elezione dei Consiglieri provinciali e dei Presidenti delle Province.
Scompaiono le province come ente locale politicamente autonomo. Niente più consiglieri eletti né personale politico, azzerate le scartoffie che i cittadini devono presentare al potere intermedio tra comune e regione. Restano le principali competenze, ma saranno amministrate da un organismo che dipenderà principalmente dai comuni, un pò come le comunità montane. Al sistema elettorale attuale, basato sull’elezione diretta del Presidente e del Consiglio provinciale, si sostituisce un sistema proporzionale, fra liste concorrenti. La riforma non prevede nuovi oneri a carico della spesa pubblica. Il risparmio presunto per lo svolgimento delle elezioni è di circa 118 mila euro per lo Stato e di circa 120 mila euro per le Province.
Gli aspetti essenziali sono quattro:
1) Si riduce il numero massimo di consiglieri provinciali. Per le province con più di 700.000 abitanti saranno 16, per quelle con popolazione compresa tra i 300.000 e i 700.000 saranno 12, mentre per quelle con meno di 300.000 abitanti il numero massimo di consiglieri previsto è di 10 unità.
I nuovi limiti sono stati pensati per consentire l’accesso in Consiglio di tutto l’arco di forze politiche, garantendo la rappresentatività di tutte le opinioni e la tutela delle minoranze.
2) I candidati al seggio di consigliere provinciale potranno essere solo i sindaci e i consiglieri comunali della provincia interessata. Le “elezioni di secondo grado” riducono i costi. Gli eletti, infatti, mantengono la carica di sindaco o consigliere comunale per tutta la durata del quinquennio provinciale di carica. Le elezioni, inoltre, si svolgeranno in un solo giorno (una domenica che verrà fissata con decreto dal Ministro dell’interno in una data diversa da quella del turno primaverile delle elezioni comunali).
3) Il Presidente della Provincia è eletto direttamente dal corpo elettorale composto dai Consiglieri comunali per abbinamento di lista.
4) Per preservare l’equità di genere tra gli eletti, si prevede la presenza necessaria di candidati di entrambi i sessi in ciascuna lista, nel rispetto del principio di pari opportunità.
Il testo sarà ora esaminato dalla Conferenza unificata alfine della definitiva approvazione da parte del consiglio dei Ministri.
La Regione Siciliana dovrà ora recepire il disegno di legge del Governo Monti.

http://www.startnews.it/notizie/start_write_news_10.asp?key=5362&2502125362#.T0npFzHBOqI.facebook

sabato 25 febbraio 2012

Il paese delle banane

Il termine “Repubblica delle banane” è un'espressione dispregiativa che solitamente indica  una piccolo stato latino-americano politicamente governato da un'oligarchia ricca e corrotta. Ovviamente l’accostamento della nostra amata citta’ con una tale Repubblica e’ di natura puramente umoristica e facilmente giustificabile con l’attuale periodo carnevalesco. Questo non nasconde pero’, che dietro ogni battuta si celi sempre un fondo di verita’. Un esempio di questo e’ la tanto discussa canzone “Follonica” dei Baustelle, che descrive bene il degrado raggiunto negli ultimi tempi dalla citta’ e il riferimento alle banane ci pare consono visto il nome comune ormai dato da follonichesi e turisti alle opere d’arte contemporanea esposte sul lungomare di Pratoranieri. Insomma e’ evidente che questa citta’ sta attraversando uno dei momenti piu’ bui della sua storia senza che ad oggi si riesca a intravedere una via d’uscita. La politica locale e’, in generale, ridotta a piccole scaramucce tra fazioni che ormai sono diventate del tutto autoreferenziali. Si e’ promesso di allargare la raccolta porta a porta senza aver valutato attentamente i costi oppure ci si imbatte in un progetto faraonico come il parco centrale che costera’ ai cittadini follonichesi piu’ di 10 milioni di euro senza considerare fino in fondo la grave situazione economica generale del Paese. Si guarda al superfluo tralasciando spesso la normale amministrazione che e’ fatta di cose semplici come sistemare l’intonaco che si distacca da un muro di una scuola, oppure tappare la buca in una strada piuttosto che riparare in modo adeguato un tubo dell’acqua o una fogna che si rompe di continuo. Insomma la città appare come colei che per il giorno della festa ha ordinato il vestito nuovo al negozio dimenticando, con voluta incoerenza, di lavarsi il viso e pettinarsi. Servono urgentemente idee nuove, progetti concreti per lo sviluppo della città, con un positivo ritorno economico, auspicabile in tempi brevi, per dare la possibilità di realizzare nuovi posti di lavoro, visto che questo è ormai diventato il problema prioritario per la città e di certo questo non si può ottenere con regole imposte o ulteriori tasse sui ceti produttivi (vedi per esempio la tassa sul turismo) che non fanno altro che  deprimere ancor piu’ il mercato dell’offerta lavorativa. L’unico sistema possibile per creare nuove opportunita’ di lavoro e’ quello di aiutare e incentivare le attivita’ presenti sul territorio. Semplici esempi virtuosi possono essere l’ aiutare l’artigianato organizzando mostre mirate alla pubblicizzazione delle ditte locali, abbassare la tassazione sul suolo pubblico per i ristoranti e le pizzerie, sviluppare un collegamento tramite aliscafo con l’isola d’Elba, prolungare l’orario di apertura dei locali andando incontro alle esigenze dei giovani. Ci sono citta’ che riescono a vivere di turismo pur avendo a disposizione molte meno risorse naturali rispetto a Follonica. Queste citta’ riescono ad attirare il turismo grazie ad un’opulata amministrazione che incentiva iniziative ludiche e musicali che poi attirano nuovi turisti che a loro volta usufruiscono di alberghi e ristoranti e che a loro volta generano nuovi posti di lavoro. Gente nuova e idee nuove potrebbero trasformare Follonica in una piccola Montecatini o Chianciano sul mare e a quel punto perfino le famose “banane” potrebbero diventare un simbolo di divertimento. E’ nell’ottica di un nuovo modo di vedere la politica che il comitato la libellula si sta muovendo cercando contatti con chi abbia davvero una vera volonta’ di cambiamento.

http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=17465:la-libellula-follonica-e-il-qpaese-delle-bananeq&catid=41:attualita&Itemid=55

http://www.ilgiunco.net/2012/02/25/la-libellula-a-follonica-troppo-degrado/

martedì 21 febbraio 2012

Autostrada, Bizzarri: meglio niente che la proposta di Sat

Il sindaco di Scarlino: «Nel tratto nord meglio non fare niente, e concentrare tutte le risorse disponibili nella zona a sud del Capoluogo»
20 febbraio 2012 Aggiornato alle 16:25


SCARLINO – Non è piaciuto affatto al sindaco Maurizio Bizzarri il comportamento tenuto dalla Sat in merito alle osservazioni presentate dagli enti locali sulla proposta di tracciato avanzata dalla stessa società per il completamento del corridoio tirrenico.
La risposta negativa a tutte le indicazioni che arrivano dal territorio è per Bizzarri «una delusione totale, una mancanza di rispetto verso le istituzioni e una chiara dimostrazione dell’arroganza oramai consolidata degli organismi tecnici verso la politica».
«Quello che sta succedendo con la storia infinita del tracciato della Tirrenica – dice Bizzarri – è l’esempio calzante della responsabilità della politica, dovute alla mancanza di decisioni tempestive e ritardi cronici non più giustificabili, e dell’arroganza dei tecnocrati di Sat, che approfittando di questo vuoto istituzionale impongono tempi, procedure e soluzioni inaccettabili. Le proposte di modica al tracciato, confermate nelle osservazioni degli Enti pubblici e rigettate in toto da Sat, confermano un atteggiamento di chi ha già deciso e non vuole ascoltare niente e nessuno, sicuro di poter andare per la sua strada, contro tutti».
«Se non ci sono i soldi – aggiunge il sindaco di Scarlino -, prima di fare una soluzione peggiorativa , che forse serve solo a portare soldi a Sat con il nuovo sistema di pedaggio, meglio non fare niente. Nessuno è contento né a nord né a sud di Grosseto, e non sappiamo ancora cosa succederà nella variante di Albinia-Orbetello».
Per quanto riguarda il comune di Scarlino, Bizzarri ha voluto ricordare la posizione della sua amministrazione: niente pedaggio per i residenti; adeguamento delle quattro corsie tra Rosignano e Follonica; la realizzazione della “strada dei tre porti” Puntone, Punta Ala e Marina di Grosseto con uno svincolo adeguato in località Palazzi (Comune di Follonica), che attraversava la piana del Casone ampliando l’attuale tracciato per ricongiungersi con la provinciale del Puntone e con lo svincolo del Porto.
«Se questo non è possibile – conclude Bizzarri -, nel tratto nord meglio non fare niente, e concentrare tutte le risorse disponibili nella zona a sud del Capoluogo facendo un adeguamento del tracciato e una variante, come richiesto dalla Provincia sul tratto Albinia-Orbetello».

giovedì 16 febbraio 2012

D’Ambra chiede se siano tollerabili certe dichiarazioni pubbliche del Barocci.

D’Ambra: mi rivolgo alla Regione, alla Provincia di Grosseto, al Comune di Scarlino, all’ARPAT, alla Nuova Solmine e alla Tioxide, chiedendo se siano tollerabili certe dichiarazioni pubbliche del Barocci.

Il sig. Barocci riporta piu’ volte nei suoi comunicati alla stampa che le bonifiche realizzate da Nuova Solmine SPA sulla Cassa Sterili, Bacini fanghi su incarico e per conto della Regione Toscana siano false. Sostiene anche che anche la Provincia certificandole come buone avrebbe a sua volta certificato un falso. Con il termine falso si intende un’ affermazione che non corrisponde alla realtà e per estensione indica ciò che è stato alterato o contraffatto e quindi presuppone la volonta’ di compiere un’illecito. Il Barocci basa le sue accuse facendo un’analogia  per niente pertinente tra la vicenda del Merse e le bonifiche dei bacini dove pero’ sono diversi sia i soggetti commissionanti che le caratteristiche di natura chimico-fisica presenti. Infatti nelle miniere di Campiano vi era la presenza di acque di infiltrazione e di percolazione fortemente acide e non semplici acque meteoriche. Il sito area ex bacini risulta certificato come gia’ bonificato nel 1997 e successivamente monitorato. Non si capisce dunque come facciano la Regione, la Provincia, l’ARPAT, il Comune di Scarlino e la Nuova Solmine a non tutelare giuridicamente la propria immagine da tali accuse. Allo stesso modo non capisco come la Tioxide non tuteli l’ immagine del suo prodotto Agrigess cosi’ come ha fatto nell’occasione in cui alcuni ambientalisti sostennero l’ipotesi che vi fosse una concentrazione fuori legge del pericolosissimo cromo esavalente. Infatti il Barocci continua a sostenere che il prodotto nonostante abbia ottenuto l’approvazione del ministero per un suo utilizzo in agricoltura come ammendante, non sarebbe in regola. La conformita’ del prodotto e’ invece ben specificata nell’allegato seguente:

CONFORMITA' AGRIGESS A ALL.3 DEL D. Lgs 75/10

Metalli                   Limiti (mg/kg)              Valore Gesso                Conformita'
Pb Tot                          140                                   3,5                                 si
Cd Tot                            1,5                                 <00,5                             si
Ni Tot                           100                                 2,1                                  si
Zn Tot                           500                                11,5                                si
Cu Tot                           230                                 6,9                                 si
Hg Tot                            1,5                                <0,1                               si
Cr(IV) Tot                    0,5                                 <0,5                                si
SO3                                35                            40,5+/-4,25                          si
CaO                               25                              30,8+/-3,4                          si
                                           

Capisco che sia le istituzioni che le aziende abbiano ben altro a cui pensare piuttosto che rivolgere le loro attenzioni nei confronti delle giornalate del Barocci e non abbiano voglia di entrare in polemiche inutili, ma un tale silenzio potrebbe assumere pero’ in chi legge la considerazione che tali accuse abbiano un minimo di fondamento e questo non deve accadere. Ci sono dei limiti che non dovrebbero essere mai oltrepassati. Per quanto invece attiene alla volonta’ diffamatoria nei confronti di mio padre che lo ripeto, non e’ stato mai accusato ne’ tantomeno chiamato a testimoniare in nessun processo, voglio solo far capire quanto il Barocci sia subdolo nel coinvolgere nella sua disamina altre persone a cui attribuisce affermazioni diffamatorie da loro mai sostenute:

“Infatti un dott. chimico Luciano D'AMBRA per diversi anni, intorno alla fine degli anni ottanta, primi anni novanta, ha certificato analisi su eluati e su acque di falda per conto dei collaudatori in corso d'opera delle false bonifiche realizzate da Nuova Solmine SPA sulla Cassa Sterili, Bacini fanghi, nonchè il famoso Stock provvisorio di ceneri di pirite (lo chiamavano tutti così: provvisorio da diversi decenni...). Che quelle bonifiche siano false non lo diciamo noi, ma, dopo di noi, i consulenti della Procura e oggi anche i consulenti della Provincia e del Comune di Scarlino (Biondi e Donati-Relazione del febbraio 2011).”

Ecco quello che dice il prof. Donati da me interpellato in proposito a quanto scritto sopra e alle accuse rivolte a mio padre:

“ovviamente mai detto ne tantomeno scritto (ne io ne Alessandra Biondi) che le analisi siano state contraffatte. Mai nemmeno pensato. Non ho nemmeno presente di quali analisi stia parlando Barocci. Noi abbiamo fatto una relazione che parla di tutt'altro. Cioè cerca di determinare dei valori di fondo per le falde della piana di Scarlino che sono raggiungibili attraverso delle operazioni di bonifica. Comunque se vuoi ne parliamo anche più approfonditamente. Ma se ho interpretato bene la lettera, la parte secondo me più grave e sgradevole non è tanto l'accusa per il tuo babbo, che pur toccando un affetto così importante, ci può anche stare per un tecnico che ha operato in un'azienda che comunque è sempre nell'occhio del ciclone, ma il voler ribaltare politicamente tali accuse sulla tua persona. Ma che cavolo di ragionamenti sono?”

Ovviamente ho scritto ai giornali chiedendo di dissociarsi dalle affermazioni del Barocci che saranno con molta probabilita’ oggetto di una querela per diffamazione a mezzo stampa. Alcuni lo hanno gia’ fatto mentre da altri sto ancora aspettando che lo facciano.

Dott. Riccardo D’Ambra

p.s: questa lettera non e’ a nome di nessuna associazione ma solo a titolo personale