giovedì 13 ottobre 2011

In famiglia - Non ci parliamo più, colpa di tv e telefonini

Oggi è fuori moda parlarsi in famiglia. Il dialogo è stato soppiantato dagli ascolti televisivi. Senza rendersene conto siamo diventati teledipendenti di una scatola elettronica. Basta riflettere un attimo sulle azioni che svolgiamo tutti i giorni. Al figlio deve essere data la merendina o la cartella sponsorizzata per non farlo apparire inferiore agli altri, il telefonino deve essere all'ultima moda, l'abbigliamento firmato da marche prestigiose. Il dialogo riguarda solo ciò che vediamo in tv. Si commentano le scene di personaggi più o meno noti che, su spiagge caraibiche, si accapigliano e lottano tra loro, ci si arrabbia o ci si stupisce per la separazione di questo o quell'attrice, ci si rattrista per le notizie trasmesse dai telegiornali che parlano solo di morti. La televisione è diventata ormai uno strumento impazzito in mano a tutti i politici e svolge una sua funzione educativa solo in casi rari.
Il mio sogno è di eliminare la televisione cioè questa televisione. Il giorno e la sera, all'ora di pranzo, mettiamoci a tavola e con il televisore spento incominciamo di nuovo a parlare tra di noi, dei problemi da affrontare, delle difficoltà da superare. Guardiamoci negli occhi e riscopriamo ciò che abbiamo perso in tutti questi anni. Il dialogo, la serenità, il senso della vita. La mattina, al figlio, non compriamo più quel biscotto firmato, diamogli una bella fetta di pane con prosciutto fatto in casa e sostituiamo le scene televisive con la lettura di un bel libro di avventure seduti tutti insieme vicino al focarile.
Eliminiamo, infine, il telefonino che arricchisce solo le grandi società facendoci diventare più poveri e vestiamoci decentemente senza marchi.
Non credo che sia un grande sacrificio e gli effetti, credetemi, saranno miracolosi.

Vasco Pardini

Nessun commento:

Posta un commento