Sono nove i processi che - direttamente o indirettamente - chiamano in causa il premier Silvio Berlusconi tra Milano, Napoli, Roma e Bari. A fare la parte del leone e' la procura del capoluogo lombardo con cinque procedimenti in corso (Ruby-Gate, Mediatrade, Diritti Mediaset, Mills, Unipol); seguono Roma (2), Napoli e Bari con uno a testa (rispettivamente Rai-Agcom e ancora Mediatrade, il ricatto di Tarantini-Lavitola, Rai-Agcom ed Escort).
MEDIATRADE MILANO - Berlusconi e' accusato di frode fiscale fino al 2009 e di appropriazione indebita per 34 milioni di dollari fino al 2006 per presunte irregolarita' nella compravendita dei diritti tv. Tra gli altri undici imputati vi sono anche il figlio del premier, Pier Silvio, e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, accusati di frode fiscale. E' prevista per il prossimo 18 ottobre la decisione del gup di Milano Maria Vicidomini sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura in udienza preliminare.
CASO RUBY - Il processo si e' aperto il 6 aprile scorso. Berlusconi e' accusato di concussione, per le pressioni che avrebbe esercitato con una telefonata alla questura di Milano per far 'rilasciare' Ruby, e di prostituzione minorile, in relazione agli atti sessuali che avrebbe compiuto con la minorenne marocchina in cambio di denaro e regali. Camera e Senato hanno sollevato il conflitto di attribuzioni nei confronti della Procura di Milano sull'inchiesta, sostenendo che debba essere soltanto il Tribunale dei ministri ad occuparsi della questione
DIRITTI MEDIASET - L' 11 aprile scorso e' ripreso a Milano il processo sulle presunte irregolarita' nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset. Il premier e' imputato per frode fiscale, assieme ad altre persone, tra cui Fedele Confalonieri. Il processo e' stato aggiornato al prossimo 26 settembre.
CASO MILLS - Il premier e' accusato di corruzione in atti giudiziari dell'avvocato inglese David Mills e la prescrizione scatta nel febbraio 2012. Mills, che avrebbe ricevuto 600 mila dollari da Berlusconi per testimonianze reticenti nei processi sulle tangenti alla Gdf e All Iberian, e' stato condannato in primo e secondo grado; la Cassazione, infine, ha dichiarato la prescrizione. Il prossimo 19 settembre e' in programma una nuova udienza. UNIPOL - Il Gip di Milano, Stefania Donadeo, ha ordinato oggi al pm di Milano di formulare la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda della fuga di notizie sull'intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi della scalata alla Bnl. Il giudice ha disposto l'imputazione coatta per il premier, ossia il pm dovra' formulare la richiesta di processo che arrivera' poi davanti a un altro giudice, un gup, che dovra' esaminarla.
RAI-AGCOM - La procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati Berlusconi, insieme all'ex commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi ed all'ex direttore generale della rai, Mauro Masi. L'imputazione per il premier e' quella di abuso d'ufficio, per aver messo in atto pressioni su Innocenzi e Masi allo scopo di sospendere la trasmissione 'Annozero' di MIchele Santoro.
MEDIATRADE ROMA - Nell'inchiesta romana sulle presunte irregolarita' nella compravendita dei diritti televisivi Mediatrade, Berlusconi e' indagato insieme al figlio Pier Silvio, al produttore tv americano Frank Agrama ed altri. Le indagini preliminari sono concluse e gli atti sono stati depositati. Il procedimento, tuttavia, e' a rischio prescrizione, essendo i fatti contestati riferiti alla compravendita di diritti tv contabilizzati nel biennio 2004-2005.
RICATTO A PREMIER - A Napoli il premier e' coinvolto, in qualita' di parte lesa, in un'inchiesta su una presunta estorsione promossa ai suoi danni da Gianpiero Tarantini, dalla moglie e da Valter Lavitola. I pm vorrebbero ascoltare Berlusconi come teste, ma finora il presidente non ha acconsentito a farsi interrogare.
ESCORT - A Bari Berlusconi non e' indagato. L'inchiesta sulle escort che gli sarebbero state fornite in cambio di favori vede indagati Tarantini ed altre sette persone. A preoccupare il presidente le conversazioni intercettate con lo stesso Gianpi contenute nelle carte del procedimento.
http://ansa.it/web/notizie/photostory/curiosita/2011/09/16/visualizza_new.html_703016175.html
Comitato Civico-Ecologista Follonichese che sviluppa temi sulla citta' in modo trasversale rispetto agli attuali schieramenti politici. Attraverso un processo costituente la sua finalita' ultima e' quella di riuscire a formare una nuova lista civica per la citta'.
martedì 27 settembre 2011
lunedì 26 settembre 2011
VASCO PARDINI SCRIVE AL SINDACO PER I SERVIZI NELLA SPIAGGIA LIBERA
Pardini Rag. Vasco Via Carlo Dragoni, 13 59014 – Vergaio Prato (Po) W. Abit : 0574/ 662224 W. Cell : 339 / 3926465 ________________________________ riferimenti da citare nella risposta ________________________________ Prato lì, 27 Settembre 2011 | RACCOMANDATA A.R Gent/ma Sig.ra Eleonora Baldi Sindaco di Follonica Largo Felice Cavallotti, 1 58022 – Follonica Gr |
c.p.c La Libellula di Follonica
Oggetto: Problematiche varie.
Gentile Sindaco di Follonica,
ho avuto modo di conoscerla il 27 Agosto del 2010 in occasione di una mia visita personale nella sede comunale della città da Lei amministrata.
Nella conversazione che seguì, Le esposi una mia accesa critica per la mancanza di soluzioni per apprestamenti utili anche come servizio della spiaggia libera che va dal “Bagno Eden” al “Ristorante Parrini”, dove trascorro ogni anno le mie vacanze estive.
Come ebbi modo di informarLa, i turisti che ogni anno affollano questa spiaggia ed apprezzano questo mare bellissimo e pulito, si sono spesso lamentati per il fatto che non esiste in loco né una doccia né un bagno pubblico.
Nel proseguo della conversazione, ebbi modo di informarLa che molti vacanzieri avevano ed hanno tuttora intenzione di raccogliere le firme, di scrivere sui giornali e televisioni locali per esprimere la loro indignazione per la mancanza di tale struttura.
La risposta alla mia sollecitazione scritta e verbale è avvenuta nei mesi seguenti con una lettera da Lei firmata e che riporto integralmente:
“Per quanto concerne la realizzazione di servizi sulla spiaggia libera, tale obiettivo è sempre stato al centro delle politiche delle Amministrazioni della Città, ma, per diversi motivi, la realizzazione di ulteriori interventi dopo quelli effettuati a Pratoranieri è stata bloccata.
In particolare, per la zona da Lei indicata, la configurazione della spiaggia, poco profonda, comporta l’esigenza di trovare soluzioni alternative alla sistemazione di impianti sulla spiaggia come avvenuto in altre zone del litorale.
A questo si deve aggiungere che la presenza delle “baracche” crea ulteriori limiti alla realizzazione di impianti e strutture per le esigenze di rispetto di limiti legali di distanze.
La volontà dell’Amministrazione di intervenire su tale zona è comunque dimostrata dalla progettazione del rifacimento del viale Italia tra il limite dell’attuale sistemazione fino all’Eden, in cui saranno sistemati gli accessi al mare e cercate, per quanto possibile, soluzioni per apprestamenti utili anche come servizio della spiaggia libera”.
Allo stato attuale, riscontro quanto segue:
1) negli accessi al mare non è stato fatto nessun rifacimento se non quello di piantare un cartello che indica il pericolo di scorrimento verso il mare;
2) non è stato realizzato nessun impianto sulla spiaggia;
e di un servizio necessario ed adeguato ai bisogni della gente.
Le suggerisco, inoltre, di verificare la posizione fiscale dei proprietari delle “baracche”. Ho la strana sensazione che se tutti pagassero quanto dovuto, l’ICI per la seconda casa non sarebbe così esosa come lo è ora (9/mille).
In attesa di una risposta positiva a quanto richiesto, porgo distinti saluti.
domenica 25 settembre 2011
DODICI PRECAUZIONI PER RIDURRE AL MINIMO L’ESPOSIZIONE ALLA RADIAZIONE DURANTE L’USO DEL TELEFONINO
(1) Limita l’uso del telefono alle chiamate strettamente necessarie, e contieni la conversazione al massimo di sei minuti, che è il tempo necessario all’organismo per recuperare. Usa un apparecchio “a mani libere” e tieni l’apparecchio distante dal corpo più di 20-30 cm al fine di ridurre l’esposizione del tuo organismo alla radiazione.
(2) Non portare il telefono direttamente a contatto col tuo corpo, nemmeno se è in stand-by, e non usarlo a meno di un metro di distanza da un’altra persona, al fine di ridurre l’effetto della radiazione “passiva”.
(3) Le persone sotto i quindici anni di età non dovrebbero usare per nulla un telefono mobile, perché sono ancora nella fase dello sviluppo. Con il loro basso peso corporeo, la radiazione è più dannosa, soprattutto per il cervello, indebolendo la Barriera Emato Encefalica ( BBB, Blood-Brain Barrier) e gli organi della riproduzione (ovaio, testicolo) ecc.
(4) Ogni persona anziana dovrebbe essere scoraggiata dall’impiego del telefono mobile, come chiunque altro sia in condizioni precarie di salute (la radiazione indebolirebbe ulteriormente il suo organismo), e qualunque donna gravida. La radiazione a micro-onde è facilmente assorbita dal liquido amniotico in cui stanno l’embrione e poi il feto.
(5) Usa il telefono solo in condizioni di ricezione ottimale: non usarlo in uno spazio confinato, come l’ascensore, un sotterraneo, una stazione sotterranea, un camper, ecc. In queste situazioni, la forza del segnale, sia in uscita, sia in entrata, è molto maggiore, cosicché la radiazione è molto più intensa.
(6) Non usare il telefono mobile mentre sei a bordo di un veicolo in movimento, compresi il treno, l’autobus, ecc., poiché la sua antenna è costantemente alla ricerca di un contatto usando la massima forza del segnale, e la radiazione del segnale, sia in uscita, sia in entrata, sarà intensificata.
(7) Non usare il telefono mobile mentre sei in un veicolo, nemmeno quando esso è fermo. Un contenitore di metallo produce un effetto di “gabbia di Faraday”, che esalta la nocività della radiazione, riflettendola non solo sul corpo della persona che sta telefonando, ma anche su quello degli altri passeggeri, soprattutto dei bambini. Pertanto è essenziale uscire dal veicolo per fare una chiamata.
(8) Non tenere il telefono mobile acceso a lato del letto durante la notte, perché’ anche quando è in stand-by è in contatto con il telefono (ripetitore) più vicino ed emette radiazione ad intervalli regolari.
(9) Fornisciti preferenzialmente di:
- un telefono mobile con la minima regolazione possibile SAR ( Specific Absorpion Rate per la radiazione delle micro-onde per i tessuti del corpo umano). Il limite di regolazione è 1,1 W/kg per l’orbita oculare e per la guancia;
- un telefono munito con un’antenna esterna, perché, anche se meno elegante, un’antenna omni-direzionale tramette con la massima efficienza e pertanto impiega un segnale più debole di quello dell’antenna incorporata. L’importanza dell’eleganza è un fattore che viene dopo la salute.
(10)L’uso di un telefono mobile dovrebbe essere evitato da chiunque avesse oggetti metallici all’interno o vicini al capo, magnetici o amagnetici, come otturazioni odontoiatriche in amalgama e ponti dentali, placche metalliche, viti, ganci, ornamenti del corpo, orecchini, occhiali con montature metalliche. Lo stesso suggerimento vale per coloro che usano mezzi per camminare, sedie a rotelle, stampelle metalliche, con la finalità di evitare un incremento della radiazione attraverso i fenomeni di riflessione, amplificazione, risonanza, ri-emissione passiva ecc.
(11)Fa uso di mezzi protettivi per schermare il tuo organismo contro la radiazione, quali un telefono metallico con involucro, tessuti protettivi o una fodera contro la radiazione, fogli metallici di rivestimento, vernici anti-radiazione, ecc., tutti dispositivi che siano stati collaudati per la loro azione protettiva.
(12)Fa il maggior numero possibile di chiamate telefoniche usando un telefono fisso che non emette radiazione, e che spesso può essere impiegato gratuitamente senza limiti di tempo via Internet, anche per chiamate telefoniche con l’estero.
Traduzione di Giancarlo Ugazio
dell’originale ricevuto da Next-up-news
06.06.2011
sabato 24 settembre 2011
ASPETTI DELL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Pubblichiamo con piacere l'articolo inviatoci dall'opinionista Vasco Pardini.
Vasco Pardini
Prato 15/09/11
L’Italia, terra di emigranti sin dagli inizi dell’Ottocento, è diventata da circa 35 anni terra di immigrazione, di speranze e molto spesso di tragedie di uomini, donne e bambini che approdano nel nostro Paese alla ricerca di un futuro migliore per loro e per le loro famiglie. Parlare di immigrazione, sia essa clandestina e non, non vuol dire parlare di numeri e di statistiche ma raccontare vicende vere e realmente vissute. Le recenti cronache isolane hanno messo in luce gli aspetti pietosi, drammatici e spettacolari di questo fenomeno che ha commosso e colpito profondamente l’animo del grande pubblico. Il fenomeno dell’immigrazione è ampio, complesso e difficile da gestire. E’ un problema di coscienza ed occorre presentarlo in maniera corretta, senza pregiudizi e fini demagogici, per non generare conflitti tra le parti sociali.
Non sono d’accordo quando si parla di immigrati associati alla cronaca nera, né quando si abbina l’immigrazione al tema della sicurezza e legalità. Troppo spesso si legge sui giornali che i marocchini prima e gli albanesi e i romeni ora, sono i maggiori responsabili malavitosi operanti nelle nostre città, Comuni e Province. E’ vero che alcuni di questi si sono resi responsabili di fatti odiosi, atroci e raccapriccianti, ma non tutti gli stranieri si comportano in modo illegale. Conosco molte persone straniere che si sono integrate molto bene, lavorano onestamente, pagano le tasse e rispettano le nostre leggi e le nostre tradizioni. Chi commette reati di qualsiasi natura, sia esso italiano o straniero, deve essere punito senza se e senza ma: non devono sussistere attenuanti generiche per nessun essere umano!
La richiesta asfissiante ed incessante della cittadinanza di essere protetta, deriva dalla paura inconscia di ognuno di noi di perdere il proprio benessere, la propria ricchezza, il proprio lavoro ed è per questo motivo che viene addossata la colpa dell’insicurezza al “diverso”, agli stranieri in genere. E’ la cattiva propaganda propinataci dai media e dai politici scorretti e falsi: è bene ricordare che “l’invasore” non ruba il lavoro a nessuno ma svolge diligentemente quella mansione da noi rifiutata da tempo! Gli immigrati servono al nostro Paese per garantirne lo sviluppo e la crescita economica: il loro inserimento contribuisce anche a ringiovanire il nostro Paese senza figli e perciò senza futuro.
I flussi di immigrazione clandestina provengono nella maggioranza dei casi dalle nazioni africane e sono generati dal loro sottosviluppo, dalla loro disperazione e da guerre e anarchia sociale, mentre dall’Asia sono sorte per il forte sviluppo demografico dei suoi abitanti. Il fenomeno riguarda in particolare il sud del Mediterraneo escluse le coste israeliane. Alcuni eminenti studiosi del problema, anziché chiamare “flussi migratori” queste ondate di disperati, usano parlare di “invasione” di persone appartenenti a diversi contesti di origine religioso e civile. A tal fine, si ipotizza perfino che i Paesi dell’Islam si siano accordati segretamente per porre in difficoltà il popolo cristiano, suo secolare nemico, invadendo a più riprese il suo territorio per poterlo successivamente trasformare in soggetto politico-religioso. Non credo assolutamente a questa tesi, ma sono convinto che l’Italia insieme all’Europa deve fare una politica dell’accoglienza con provvedimenti adeguati ed efficaci. Lo straniero richiesto dalle nostre Istituzioni deve essere aiutato e sostenuto nei suoi bisogni, il clandestino e i soggetti che lo sfruttano devono essere condannati. In assenza di una politica ferrea, dura e credibile ci ritroveremo a breve in un area di forte instabilità, con reazioni razziste difficili da sanare.
Mi sono domandato più volte come poter arginare questo fenomeno, quali potrebbero essere le contromisure da adottare. L’Italia è una penisola circondata dal mare e risulta impossibile controllare dai nostri soldati tutte le coste. L’alternativa sarebbe quella di conferire maggiori poteri normativi alla Marina Militare in alto mare in modo da accelerare il rimpatrio dei clandestini e, di converso, aumentare il nostro parco aereo delle forze di polizia per una migliore sorveglianza. Mi rendo conto che la misura è controproducente ed impopolare ma sostengo che il clandestino non ha alcun diritto perché irregolare. Se in difficoltà, deve essere prima curato e rifocillato e successivamente rimandato, senza falsi pietismi, nel suo Paese d’origine.
L’altra soluzione, è quella di creare posti di lavoro e migliori condizioni di vita favorevoli all’emigrante nel luogo di origine. Mi rendo conto che, per realizzare questo risultato, l’Europa intera dovrebbe sostenere un costo finanziario altissimo e di difficile attuazione per gli attuali contrasti politici esistenti tra i vari Paesi.
Un’ ultima considerazione. Come ho scritto in precedenza, il fenomeno emigrazione deve essere trattato con un alto senso di responsabilità e non deve essere l’argomento portabandiera di questo o quel partito politico per creare speculazioni ai fini elettorali.
venerdì 23 settembre 2011
L’ASSESSORE STELLA SE LA CANTA E SE LA SUONA
In proposito al modo di protocollare in uso nel Comune di Follonica e alle mie affermazioni fatte qualche giorno indietro, mi chiedo se l’assessore ha letto bene quello che io ho scritto, ovvero che nonostante la mia richiesta di avere una firma questa non mi e’ stata fatta? Lei stessa dice che l’ufficio deve rilasciare su richiesta una ricevuta firmata dall’addetto che riceve l’atto destinato all’Ente? Invece di dire che deve essere fatto esattamente quello che non e’ stato fatto, mi spieghi piuttosto l’assessore del perche’ l’ufficio si e’ meravigliato di questa legittima richiesta e non ha provveduto ad esaudirla subito, cosi’ come lei stessa ammette che il Comune avrebbe dovuto fare? Pochi giorni fa a Grosseto non e’ stata approvata un’importante variante al regolamento urbanistico proprio perche’ il Comune aveva ritardato 3 giorni per protocollarla. Questo dimostra quanto sia importante una procedura limpida come avviene, per esempio, a Massa dove, nonostante sia tutto digitalizzato ormai da anni, al cittadino viene rilasciata copia e numero di protocollo. Io speravo che con questa mia segnalazione si potesse migliorare il servizio, cosa che normalmente dovrebbe accadere in un paese civile, ma se per ottenere questo bisogna aspettare nuove elezioni … continuando di questo passo, con questo rapporto con i cittadini, non ci sara’ da attendere poi molto.
Riccardo D’Ambra
giovedì 15 settembre 2011
D’alema, “la casta non esiste”
“La casta non esiste, c’è solo nella testa dei qualunquisti”. È quello che Massimo D’Alema, ex presidente del consiglio, ha gridato nel microfono lunedì sera alla festa del Pd prima di parlare di Expo. (AffarItaliani)
Come si definisce una persona che è al 7 mandato consecutivo in parlamento e che quindi va anche contro lo stesso Statuto del Partito Democratico, che prevede come limite massimo tre mandati consecutivi?
L’Italia sicuramente avrebbe molti pensieri in meno e diverse centinaia di migliaia di euro risparmiati all’anno se non ci fosse stato in politica uno come D’alema (e molto probabilmente non sarebbe esistito neanche il Berlusconismo …)!
Vignetta di Edoardo Baraldi
http://www.stopcensura.com/2011/09/dalema-la-casta-non-esiste.html
mercoledì 14 settembre 2011
"Al comune di Follonica la trasparenza è solo uno slogan"
"Questa mattina mi sono recato a protocollare una istanza presso il Comune di Follonica. Nel vedermi apporre un semplice timbrino senza numero e nessuna firma ho cercato il capo-ufficio per chiedere spiegazioni.
Ho trovato il sig. Giabbani fuori, vicino all’ingresso secondario del Comune, a fumarsi una sigaretta e, alla mia richiesta di cittadino di poter avere un documento che mi permettesse in futuro di dimostrare l’avvenuta consegna all’ufficio e che quindi riportasse almeno una firma dell’addetto, mi sono sentito rispondere che “non era affar mio” e che a me non doveva importare poiche’ questo era un problema dell’ufficio che da sempre aveva agito in questo modo.
Credo che l’arroganza sia il difetto piu’ grande di chi lavora nel pubblico impiego e se un cittadino puo’ anche incorrere nell’errore di adirarsi quando vede cose che non gli sembrano giuste, un addetto al pubblico dovrebbe sempre e comunque mostrare pazienza e gentilezza.
Visto l’impossibilita’ di poter dialogare civilmente mi sono rivolto all’avvocato Sili, la quale, con molta gentilezza, mi ha invitato a parlare con la sig. Mauri, responsabile del settore.
Ho spiegato che in qualunque Comune io mi sia recato per necessità personale, mi era stato sempre rilasciato un numero di protocollo e questo perchè avere un numero è fondamentale per la trasparenza e per la tutela del cittadino stesso, in quanto il numero costituisce prova certa che istanze presentate in un momento successivo non passino “misteriosamente” avanti. Penso per esempio agli atti dei concorsi o cose del genere.
Per fare un paragone con un Comune a noi vicino come Massa Marittima riporto i due timbri a confronto: ritengo che talvolta sia semplice migliorare l’efficienza dell’Amministrazione e tutto questo porterebbe fiducia e avvicinerebbe i cittadini ai loro amministratori. Tutto il contrario della strada volta all’isolazionismo e della chiusura verso la cittadinanza (tra poco non si potra’ piu’ salire ai piani superiori) che questa amministrazione ha imboccato.
Personalmente sono ormai stufo dei consigli comunali segreti, delle inchieste continue, degli avvisi di garanzia ai dirigenti. E’ l’ora che gli slogan si trasformino in fatti concreti e questo del protocollare in modo trasparente è uno di questi."
Ho trovato il sig. Giabbani fuori, vicino all’ingresso secondario del Comune, a fumarsi una sigaretta e, alla mia richiesta di cittadino di poter avere un documento che mi permettesse in futuro di dimostrare l’avvenuta consegna all’ufficio e che quindi riportasse almeno una firma dell’addetto, mi sono sentito rispondere che “non era affar mio” e che a me non doveva importare poiche’ questo era un problema dell’ufficio che da sempre aveva agito in questo modo.
Credo che l’arroganza sia il difetto piu’ grande di chi lavora nel pubblico impiego e se un cittadino puo’ anche incorrere nell’errore di adirarsi quando vede cose che non gli sembrano giuste, un addetto al pubblico dovrebbe sempre e comunque mostrare pazienza e gentilezza.
Visto l’impossibilita’ di poter dialogare civilmente mi sono rivolto all’avvocato Sili, la quale, con molta gentilezza, mi ha invitato a parlare con la sig. Mauri, responsabile del settore.
Ho spiegato che in qualunque Comune io mi sia recato per necessità personale, mi era stato sempre rilasciato un numero di protocollo e questo perchè avere un numero è fondamentale per la trasparenza e per la tutela del cittadino stesso, in quanto il numero costituisce prova certa che istanze presentate in un momento successivo non passino “misteriosamente” avanti. Penso per esempio agli atti dei concorsi o cose del genere.
Per fare un paragone con un Comune a noi vicino come Massa Marittima riporto i due timbri a confronto: ritengo che talvolta sia semplice migliorare l’efficienza dell’Amministrazione e tutto questo porterebbe fiducia e avvicinerebbe i cittadini ai loro amministratori. Tutto il contrario della strada volta all’isolazionismo e della chiusura verso la cittadinanza (tra poco non si potra’ piu’ salire ai piani superiori) che questa amministrazione ha imboccato.
Personalmente sono ormai stufo dei consigli comunali segreti, delle inchieste continue, degli avvisi di garanzia ai dirigenti. E’ l’ora che gli slogan si trasformino in fatti concreti e questo del protocollare in modo trasparente è uno di questi."
Riccardo D’Ambra
p.s: senza contare che non viene rilasciata neppure una copia
martedì 13 settembre 2011
Autostrada tirrenica: le domande del Movimento 5 stelle al sindaco
Partiamo da quando tutto ebbe inizio! “Sarò il Sindaco di tutti i Follonichesi".
Questa è una delle frasi più retoriche che qualsiasi neo sindaco pronuncia appena insediato a governare la propria città.
E, talvolta, in alcuni casi, rari, qualcuno sa essere anche di parola.
Non purtroppo nel nostro.
Cari Follonichesi, sembra che per i nostri amministratori le parole buon senso, tutela del bene comune, rispetto dei propri cittadini, non abbiano molto significato. Questo lo si deduce dal fatto che una riunione di partito abbia avuto per il nostro Sindaco la precedenza su un dibattito organizzato da un comitato di cittadini dove presenziavano molti Follonichesi. Ci riferiamo all'incontro pubblico sull'autostrada tirrenica avvenuto qualche giorno fa al quale erano stati invitati tutti i sindaci dei comuni limitrofi.
La domanda ricorrente della serata: “Come mai una Variante Aurelia terminata da pochi anni e pagata con i nostri soldi, debba essere espropriata da SAT, investendo a debito, cioè pagando l'investimento con il pedaggio (18 centesimi a km, il più caro d'Europa)?”
Tra l'altro non portando nessuna modifica al tratto che interessa Follonica.
Da non professionisti della politica ci chiediamo: “Ma se non verranno apportate delle modifiche alla struttura già esistente, cosa cambierebbe rispetto ad ora? E soprattutto di quali benefici usufruirà Follonica? Quello di avere un bel casello autostradale nel quale lasciare ben 7 euro per un viaggio di sola andata fino a Grosseto?”
Bello sarebbe stato fare queste domande al nostro Sindaco, al nostro assessore ai trasporti, a quello dei lavori pubblici. Sì, sarebbe stato bello, ma loro non c'erano, erano in una riunione di partito.
Per un istante abbiamo anche sognato di essere cittadini di Gavorrano, per fare qualche domanda al Sindaco, almeno lui c'era.
Movimento 5 Stelle - Follonica
domenica 11 settembre 2011
Autostrada Tirrenica: le osservazioni della Federazione delle Liste Civiche Insieme per Cambiare
Le Liste Civiche Insieme per Cambiare hanno presentato le proprie osservazioni al progetto della cosiddetta Autostrada Tirrenica che vedrebbe la trasformazione della attuale variante Aurelia in autostrada a pagamento.
La Federazione Liste Civiche Insieme per Cambiare ribadisce il proprio no ad un progetto assurdo e impattante che porterà enormi problemi all’economia della zona già in crisi, un aumento del traffico sulle strade locali con i conseguenti problemi di viabilità ed inquinamento ed un degrado ambientale di zone pregiate. A guadagnarci saranno, come sempre, solo i cementificatori.
Le osservazioni hanno riguardato da un lato gli aspetti generali del progetto, dall’altro alcune particolarità locali legate all’attraversamento dei Comuni di Cecina (ricordiamo che il Comune di Montescudaio, per quanto pesantemente impattato dal progetto non vi è territorialmente ricompreso) e Riparbella.
A livello generale si nota come il progetto, se pur non modificato sostanzialmente nelle opere, sia radicalmente cambiato rispetto a quello che ha avuto una Valutazione di Impatto Ambientale positiva e un’autorizzazione del CIPE nel 2008. Ricordiamo che tale autorizzazione prevedeva un sistema di pedaggio aperto con una barriera a Follonica e Rosignano, con la gratuità per i movimenti all’interno. Il sistema attuale prevede invece che si paghi ad ogni svincolo con un sistema automatizzato senza caselli. Prevista una barriera addizionale a San Vincenzo. Inoltre erano previste come opere compensative il Lotto 0 Maroccone-Chioma e il completamento della SS 398 fino al Porto di Piombino, oggi scomparse.
La mancanza di tali opere fa sì che gli impatti ambientali, sociali ed economici del progetto cambino completamente e si debba quindi ripassare dal processo di VIA anche per il lotto 2. Evidenziamo anche le contraddizioni della Regione Toscana che continua ada ppoggiare un progetto completamente modificato in peggio.
Dal punto di vista locale rileviamo la scarsa attenzione dedicata all’area protetta del Fiume Cecina, che riveste un’eccezionale importanza dal punto di vista naturalistico e la mancanza degli studi sull’inquinamento relativi ai Comuni collinari, nonostante una prescrizione del CIPE imponga di studiare un raggio di 10 km.
venerdì 9 settembre 2011
IL COMITATO LA LIBELLULA CRITICA I SINDACI BALDI E BIZZARRI
“L’uomo e’ per natura un animale politico.” Scriveva Aristotele in Politica. Oggigiorno la parola “politica” è sempre più legata ad un’accezione negativa e ad essa viene spesso collegato il concetto di “compromesso”, inteso non come il giusto punto di incontro tra diverse opinioni, quanto più il malaffare celato dietro interessi personalistici. Eppure ciò non corrisponde al suo significato originario. La definizione del termine “politica”, dal greco πολιτικος, politikós, viene fatta risalire ad Aristotele, filosofo dell’antica Grecia, che con questo vocabolo concepiva la via per un efficace amministrazione della città, o polis, condotta nell’ottica del bene comune. La fondamentale manifestazione legata all’attività politica era la partecipazione all’assemblea, luogo in cui era possibile esprimere le proprie opinioni nonché dibattere le altrui ragioni. In quei secoli la politica era esercitata in maniera diretta, esprimendo cioè il proprio voto alla fine delle esposizioni e dei dibattiti dopo i quali, ogni singolo membro, era in grado di dire pubblicamente quale fosse la strada migliore per governare la cosa pubblica. L’evoluzione dell’uomo, ma soprattutto il vertiginoso aumento demografico, ha condotto il sistema democratico ad esprimersi in maniera indiretta: i liberi cittadini eleggono i propri rappresentati che, nell’ottica del bene comune, assumono importanti e basilari scelte. Siamo dunque al punto nodale: come è possibile per i rappresentanti politici farsi carico di fondamentali decisioni senza avere il polso su quelli che sono i pensieri della comunità? Per quale motivo un Sindaco, detentore del civico consenso, non è in grado di confrontarsi con i suoi concittadini durante un pubblico dibattito?
Dopo cinque gironi dalla realizzazione dell’assemblea sull’autostrada tirrenica, manifestazione organizzata dal Comitato Civico LA LIBELLULA, ancora infuria la polemica riguardante la mancata partecipazione di rappresentanti della Giunta Comunale di Follonica. Scorrendo i commenti sul web, la domanda più ricorrente sembra essere: “ma se il tema è così scottante, se la realizzazione del nuovo tracciato è quantomeno minata dagli oscuri interessi economici di cinici imprenditori ed amministratori, per quale motivo il Sindaco di Follonica non solo non prende l’iniziativa di informare direttamente i suoi concittadini, ma nemmeno ha l’accortezza di partecipare personalmente o per delega ad una manifestazione già organizzata?” Solamente Borghi, unico Primo Cittadino dei comuni delle Colline Metallifere presente, ha mostrato la capacità di percepire l’importante momento: sono state proprio le sue parole che hanno schiarito la posizione ufficiale dei sindaci grossetani riguardo la Tirrenica. Ma forse l’assenza del Sindaco Baldi o di suoi delegati concerne altre questioni che nulla hanno a che vedere con una trasparente gestione della cosa pubblica. Nonostante questo la domanda rimane: cosa intende fare la giunta comunale follonichese per opporsi alla realizzazione di una speculazione sul nostro territorio?
Andrea Baldassarri
giovedì 8 settembre 2011
VIDEO DELL'ASSEMBLEA SULL'AUTOSTRADA TIRRENICA
mercoledì 7 settembre 2011
IRENE VAGGELLI PER IL CORRIERE DI MAREMMA SULL'ASSEMBLEA
martedì 6 settembre 2011
RIFLESSIONE SULL'AUTOSTRADA TIRRENICA
Ieri sera sono andato ad un dibattito pubblico organizzato dal Circolo La Libellula di Follonica, sicuramente è stato per me e per i tanti presenti un momento importante d’ informazione.
Tutti noi abbiamo un’idea sul fare o meno l’autostrada in provincia di Grosseto e io certamente non ho la presunzione di convincere nessuno.
Venendo all’oggi proviamo a fare il punto della situazione. In Consiglio provinciale è stato approvato un atto all’unanimità (da Pdl a Pd a Sinistra) con cui la Maremma si dichiara contraria al progetto attualmente prospettato da Sat. Mi fa piacere sottolineare che il merito, oltre che dei Consiglio e di tutti gli schieramenti è in primis del Presidente Marras che è riuscito a coinvolgere la minoranza per il bene del territorio (ciò che invece non è mai stato in grado di fare il Sindaco di Follonica).
Affrontando, però, i punti controversi o poco chiari della questione autostrada - SAT calza il puntuale esempio espresso dal giornalista del Corriere Etrusco Giuseppe Trinchini: “ fate conto di avere una casa che ha bisogno di ristrutturazioni, io vengo e vi dico che i lavori li faccio io, imbiancature e pavimenti compresi. A questo punto però voi iniziate a pagare l’affitto per stare qui dentro “.
Proprio così: noi abbiamo una strada statale, facciamo compiere da un privato alcune lavorazioni e questa si trasforma in privata ed a pagamento . Il sunto è questo!!!
Ma, in particolare, di quali opere trattiamo ? Nel tratto che coinvolge la zona nord della provincia verrà allargata di qualche metro la carreggiata ma non ovunque considerato che le gallerie ed i viadotti non subiranno modifiche. Ciò significa che si potrà far viaggiare le macchine a 130 km/h ma non ovunque perché in molte zone la velocità resterà ai 110 km/h attuali. Nei fatti avremmo una autostrada cosiddetta a “salsiccia”.
Per di più a San Vincenzo ed a Follonica verranno installati delle barriere- casello ad alta automazione (che sta per “senza personale”) per riscuotere quel dazio che assomiglia tanto al fiorino di Benigni e Troisi. Pertanto il vantaggio di qualche minuto che si potrebbe recuperare viaggiando a 130 km/h si perderà fermandosi ai caselli.
Viene spontaneo chiedersi di quale vantaggi reali stiamo parlando.
Ma andiamo oltre. La futura autostrada prevede solo 8 autogrill (ovviamente di Benetton che gestisce Autostrade Spa ed ha il 31% di SAT), contro le 35 stazioni di servizio attuali. Secondo voi aumentano o meno i posti di lavoro?
Ma continuiamo … Il pedaggio dovrebbe essere circa 18 centesimi al km, praticamente il tratto autostradale più caro d’Europa. Sostanzialmente da Grosseto a Follonica solo andata pagheremo circa 7 euro!!! Così ogni volta che dovemmo andare in quello che da qui a poco sarà l’unico ospedale della Maremma dovremmo pagare un considerevole supplemento.
Appare, infine, strano che non si sia deciso di iniziare le opere dalla parte più pericolosa della SS Aurelia, (ovvero la zona sud), ma, al contrario, dalle zone in cui i costi di costruzione sono minori. Forse il tratto bassa provincia avrà maggiori problemi per vedere la fine dei lavori? Non saprei, ma Andreotti diceva che a pensar male qualche volta ci si indovina…
E per concludere occupiamoci della società costruttrice dell’autostrada. Chi è SAT? Sat sta Società Autostrade Toscana con un assetto proprietario trasversale composto da Autostrade (Benetton), Gruppo Caltagirone, Monte dei Paschi di Siena, Gavio ( gli stessi dello scandalo Penati- Serravalle) e Coperative Rosse. Non ci sarà mica qualche legame con il Partito Democratico ? Non saprei, però è strano che l’ex assessore regionale Conti oggi sia contemporaneamente il consulente del PD nazionale per le infrastrutture e consulente di una società che investe capitali in infrastrutture costituita da banche come il MPS (che si dice l’abbia nominato). E che il Commissario governativo sia Bargone ( sottosegretario nel Governo D'Alema) nel 1998…
Ma poi questo piano industriale cosa dice? Nessuno ha ancora in realtà ben capito…
Resta il fatto che ci verrà sistemata una strada (già pagata con soldi pubblici) per poter andare a 130 km/h solo in alcuni punti, ma le barriere rallenteranno la marcia al fine unico di risquotere la gabella più cara d’Europa. Chiuderanno benzinai, non ci sarà viabilità alternativa per i residenti, e tutti torneremo a morire come una volta sulla vecchia Aurelia.
Sono sempre stato favorevole all’autostrada ma oggi, mi sento più fortunato che mai!
Charlie Lynn (consigliere comunale di Follonica)
GRANDE SUCCESSO LA PRIMA DELLA LIBELLULA
COMUNICATO STAMPA ASSEMBLEA LIBELLULA AUTOSTRADA
Trinchini e D'Ambra
Parodi e Giardelli
Ricco' (FLI)
Aloisi (PSI)
Borghi (SEL) e parte del pubblico
Borghi (Sindaco di Gavorrano)
Si e’ chiusa verso la mezzanotte di lunedi 5, l’assemblea-dibattito sull’autostrada tirrenica, organizzata dal neonato comitato civico "LA LIBELLULA" . La piccola sala del comitato di quartiere 167 ovest e’ riuscita con fatica a contenere le oltre 50 persone presenti che sono venute ad ascoltare, informarsi e discutere su una tematica di notevole interesse comune. Un esempio di ritorno alla politica autentica - cosi’ com' e’ nello spirito del Comitato - fatta mediante la partecipazione della gente, piuttosto che da una ristretta oligarghia corporativa e salottiera. Tra i presenti, hanno relazionato : Parodi (liste civiche Val di Cornia) (relatore) e Giardelli (relatore), Borghi (sindaco Gavorrano), Charlie Lynn
(cons. com. PDL), Aloisi (psi), Riccò (fli). Presenti anche esponenti politici follonichesi. In alcuni momenti la discussione è salita di tono fino a farsi concitata, evidenziando, da un lato, quanto certi argomenti di pubblico interesse siano sentiti dalla comunità, e, dall'altro, quanto. sia deficitaria la comunicazione da parte delle autorità preposte ad informare direttamente i cittadini. Manifestazioni come questa organizzata dal comitato "LA LIBELLULA" rappresentano la voglia e la necessità di svelare i molti retroscena che si celano dietro politiche locali non sempre comprensibili. E' stata unanimemente riconosciuta da tutti l'inutilità di un'opposizione ideologica alle infrastrutture. Peraltro è stato evidenziato efficacemente il contradittorio e dispensioso iter burocratico-legislativo dell'autostrada (Giardelli), mentre Borghi illustrava, con la veemenza che gli è propria, gli innumerevoli disagi che l'opera arrecherebbe all'area territoriale gavorannese. Il Parodi invece evidenziava i vari conflitti d'interesse e i vari interessi bipartizan. Charlie Lynn si riprometteva di portare la discussione nel consiglio comunale, mentre Aloisi confermava quanto in Puglia l'autostrada, seppur fatta con criteri piu' giusti di quanto accadrebbe da noi, non sia riuscita a portare quei vantaggi economici che tutti spererebbero. Insomma un bel dibattito che e' utile ai cittadini per potersi fare un'idea di cio' che accadra' tra breve e cosa si puo' fare per cercare di migliorare il progetto che prevede un esborso economico esagerato, (18 euro ogni 100 km) non sostenibile per il nostro territorio. Comitato Direttivo della LIBELLULA
RESOCONTO DELL'ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA TIRRENICA
Follonica: Lunedì 5 settembre presso i locali sala del comitato di quartiere della 167 ovest si è tenuto un ampio dibattito sul tema dell’Autostrada tirrenica, organizzato dal circolo La Libellula di Follonica.
Davanti ad un folto e attento pubblico, Riccardo D’ambra, organizzatore, ha moderato gli interventi di Giardelli Ubaldo (Coordinamento delle associazioni e comitati ambientalisti di Grosseto), Giuliano Parodi (consigliere di Uniti per Suvereto) e Giuseppe Trinchini (del Corriere Etrusco) che hanno illustrato la storia della tirrenica dal 1969 ad oggi, documentato la ragnatela di commistioni e interessi politico finanziari, sconosciuti al grande pubblico, che fanno da architrave all’opera stessa, proposto soluzioni alternative concrete e applicabili sin da oggi e informato delle iniziative in atto (esposto alla corte dei conti, Class Action, denuncia alla magistratura, disobbedienza civile) per cercare di fermare questa inutile e dannosa opera, che alla fine non apporterà alcun beneficio, ma sarà solo un’ulteriore, iniquo e odioso balzello per tutti i cittadini della Maremma.
Molti gli interventi del pubblico e dei politici intervenuti (il sindaco di Gavorrano M. Borghi, C. Lynn del PDL, A. Aloisi di Io amo Follonica, R. Riccò di FLI), tra cui brillava l’assenza totale dei sindaci e amministratori PD di Follonica e Scarlino, invitati, ma poco contenti, evidentemente, a che si documentassero pubblicamente le relazioni e gli intrecci tra i vari personaggi riconducibili al PD (Bargone, Conti, D’Alema) e SAT, MPS, Cooperative rosse, Gavio (quella dello scandalo Penati-Serravalle) che fanno della Tirrenica un’autostrada fortemente “sponsorizzata” ed in cui la commistione affari-politica è talmente evidente da sconsigliare sindaci e amministratori ad intervenire.
http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=13474:resoconto-dellassemblea-pubblica-sulla-tirrenica&catid=41:attualita&Itemid=55
lunedì 5 settembre 2011
LA NAZIONE: ASSEMBLEA PUBBLICA CON LA LIBELLULA
domenica 4 settembre 2011
COME RAGGIUNGERE IL LUOGO DELL'ASSEMBLEA SULL'AUTOSTRADA
Per chi viene da NORD e arriva dall'Aurelia nuova consigliamo di uscire a Follonica nord e entrare nella vecchia Aurelia. Seguire la strada attraversando la rotonda di pratoranieri ed imboccare l'ingresso del bivio Bicocchi (il vecchio ingresso di Follonica) che porta verso il centro. Fatta una recente rotonda piccola si trovera' una rotonda grande prima del sottopassaggio. Girare alla seconda uscita a sinistra ed entrate nel quartiere 167 ovest seguendo via De Gasperi. Se avete il satellitare scivete via Nenni 2 oppure piazza 1 maggio. Il centro commerciale e' piuttosto malandato, ma di sera e' illuminato.
venerdì 2 settembre 2011
MASSA COME FOLLONICA ... VERGOGNA !!!
Le bordate di Marasco “Pasquali rischia di farci sparire soltanto per compiacere il Pd”
2 settembre 2011 | Autore: Oscar De Paoli
CORRIERE DI MAREMMA
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2011-09-02
PANORAMA POLITICO
Massa Marittima Le bordate di Marasco “Pasquali rischia di farci sparire soltanto per compiacere il Pd”
Rassegna stampa quotidiana della Provincia di Grosseto a cura dell’URP
Web www.provincia.grosseto.it e-mail urp@provincia.grosseto.it
2011-09-02
PANORAMA POLITICO
Massa Marittima Le bordate di Marasco “Pasquali rischia di farci sparire soltanto per compiacere il Pd”
MASSA MARITTIMA – (ch.cal.) “Il commissariamento del circolo è un atto antidemocratico e incomprensibile, che va contro la stragrande maggioranza dei componenti del circolo e dei suoi simpatizzanti”. Così Giuseppe Marasco, ex coordinatore dell’Idv locale, replica a Mauro Pasquali. “I peccati che ci vengono addebitati sono l’adesione a titolo personale di alcuni di noi al comitato a difesa del centro storico insieme a tantissime altre persone tra le quali alcuni esponenti della lista civica Massa Comune e alcuni articoli critici verso l’Amministrazione. A noi non interessa se tra i tanti aderenti al comitato c’erano uomini della lista civica. Figurano anche di tutti gli altri partiti e in maggioranza elettori proprio del Pd. Noi vogliamo difendere i diritti dei cittadini e i parcheggi non hanno un colore politico, ma solo il verde delle tasche dei residenti, tartassati come non mai”. Secondo Marasco il commissariamento di un partito liberale come l’Idv è incomprensibile per iscritti ed elettori. L’ex coordinatore non risparmia critiche neppure all’Amministrazione, colpevole secondo lui di non rispondere mai alle domande e ai chiarimenti posti nel tempo dal circolo Idv. “Massa Democratica pretende che noi si condivida tutto ciò che fanno, anche quello che non ci sembra giusto e non tollerano critiche. Il Pd massetano poi, non sapendo più cosa fare per farci tacere, ha coinvolto le segreterie provinciali, proprio come un bambino che va a piangere dalla mamma. Ma ci sorprendiamo ancora di più – conclude Marasco – che il nostro coordinatore provinciale, anziché supportarci, ha preferito commissariare il circolo, rischiando di farlo scomparire solo per compiacere l’alleato. E’ inaccettabile. Ma alla fine se la nostra colpa è quella di fare gli interessi dei cittadini, lieti di essere incolpati”.
Pubblicato in .Rassegna stampa, Politica
http://www.massacomune.it/2011/09/02/le-bordate-di-marasco-%e2%80%9cpasquali-rischia-di-farci-sparire-soltanto-per-compiacere-il-pd%e2%80%9d/
AGIRE E' PIU' SAGGIO CHE PARLARE
A cura di Giancarlo Fornei
Formatore & Personal Coach
www.piuchepuoi.it/giancarlofornei
Proprio in questi giorni ho tenuto uno dei miei seminari motivazionali in quel di Viareggio, la bellissima località turistica nel cuore della Versilia, in Toscana. Ad un certo punto, una giovane e simpatica signora mi chiede, un po’ sconsolata: “benissimo tutto quello che mi stai raccontando, ma come faccio a risolvere i miei problemi se ho paura di sbagliare?”. Sai che cosa Le ho risposto…….semplicemente, “AGISCI”.
Io non possiedo la sfera di cristallo e neppure la bacchetta magica, quindi, se ti aspetti che faccia dei rituali magici e per incanto risolva i problemi, potrei deluderti. Quello che ormai ho imparato molto bene è che la mia mente, ma anche la tua e quella della signora del seminario di Viareggio, funziona sulla base di credenze: se credo che una cosa potrò riuscire a farla, probabilmente mi riuscirà; se credo che quella stessa cosa non sarò capace di farla, sicuramente fallirò. Non è pensabile il “non fare” le cose perché abbiamo paura di sbagliare. Sbagliare è umano, e personalmente non conosco nessuno che non abbia mai sbagliato almeno una volta in vita sua. Io, per esempio, ho sbagliato tante di quelle volte che non le ho più contate (alcune avevano dei conti salatissimi), eppure, se non avessi mai “tentato” e non mi fossi mai “buttato” nel provare a fare le cose, probabilmente non avrei mai fatto neppure quel seminario a Viareggio.
Quante volte ti sei fatto scappare un’opportunità perché avevi paura di sbagliare? Quante volte ti sei limitato nell’intervenire in una discussione perché avevi il timore di fare la figura dello sciocco? Quante volte non ti sei fatto avanti perché temevi un rifiuto? Troppe?! Personalmente tante. Poi ho deciso di smettere di “parlare” e di cominciare ad “agire” di più. Non è che da quel momento i miei problemi si siano risolti per miracolo, ma piano piano, la mia vita è migliorata e finalmente, sono riuscito a fare delle cose che mi piacevano: prima una sola, poi due, poi tre, poi una un po’ più importante, e così via. I limiti che mi ponevo da solo e che probabilmente ti poni anche Tu e la gentile signora di prima, erano e sono pericolosi, perché il cervello finisce per credere a tali comandamenti interiori e inconsciamente, decide al Tuo posto. E lui, il Tuo cervello, che “dice” che tanto non ce la farai. Invece, Tu devi reagire, fare come me: buttarti e provare a fare le cose. Solitamente, chi sbaglia poco è perché agisce poco. Ci sono tre tipi di persone:
C’è un vecchio detto: “Sbagliando s’impara”. Spesso, s’impara molto più dai propri sbagli che non dai “saggi” consigli che tutti, dico tutti, sono sempre pronti a dispensarti. Hai una grande opportunità: decidere cosa farai da “GRANDE”. Non commettere l’errore di nasconderti per la paura di sbagliare. Un giorno, forse neanche troppo lontano, potresti pentirti di non aver preso al volo quell’opportunità. Piuttosto, scegli saggiamente e con piena fiducia nelle Tue potenzialità. Non aver timore di sbagliare, sbagliare è umano…….l’importante e non perseverare.
Credi in quello che sei e sarai quello in cui credi. Il grande Charles Spurgeon diceva: “Di nessuno devi aver paura come di te stesso; il nostro peggior nemico sta dentro di noi”.
Vi giunga il mio più cordiale saluto e se avete delle domande da pormi su questo o altri argomenti particolari, scrivetemi a giancarlo@giancarlofornei.com farò il possibile per rispondere personalmente ad ogni mail. Alla prossima.
A cura di Giancarlo Fornei
Formatore & Personal Coach
www.piuchepuoi.it/giancarlofornei
Formatore & Personal Coach
www.piuchepuoi.it/giancarlofornei
Proprio in questi giorni ho tenuto uno dei miei seminari motivazionali in quel di Viareggio, la bellissima località turistica nel cuore della Versilia, in Toscana. Ad un certo punto, una giovane e simpatica signora mi chiede, un po’ sconsolata: “benissimo tutto quello che mi stai raccontando, ma come faccio a risolvere i miei problemi se ho paura di sbagliare?”. Sai che cosa Le ho risposto…….semplicemente, “AGISCI”.
Io non possiedo la sfera di cristallo e neppure la bacchetta magica, quindi, se ti aspetti che faccia dei rituali magici e per incanto risolva i problemi, potrei deluderti. Quello che ormai ho imparato molto bene è che la mia mente, ma anche la tua e quella della signora del seminario di Viareggio, funziona sulla base di credenze: se credo che una cosa potrò riuscire a farla, probabilmente mi riuscirà; se credo che quella stessa cosa non sarò capace di farla, sicuramente fallirò. Non è pensabile il “non fare” le cose perché abbiamo paura di sbagliare. Sbagliare è umano, e personalmente non conosco nessuno che non abbia mai sbagliato almeno una volta in vita sua. Io, per esempio, ho sbagliato tante di quelle volte che non le ho più contate (alcune avevano dei conti salatissimi), eppure, se non avessi mai “tentato” e non mi fossi mai “buttato” nel provare a fare le cose, probabilmente non avrei mai fatto neppure quel seminario a Viareggio.
Quante volte ti sei fatto scappare un’opportunità perché avevi paura di sbagliare? Quante volte ti sei limitato nell’intervenire in una discussione perché avevi il timore di fare la figura dello sciocco? Quante volte non ti sei fatto avanti perché temevi un rifiuto? Troppe?! Personalmente tante. Poi ho deciso di smettere di “parlare” e di cominciare ad “agire” di più. Non è che da quel momento i miei problemi si siano risolti per miracolo, ma piano piano, la mia vita è migliorata e finalmente, sono riuscito a fare delle cose che mi piacevano: prima una sola, poi due, poi tre, poi una un po’ più importante, e così via. I limiti che mi ponevo da solo e che probabilmente ti poni anche Tu e la gentile signora di prima, erano e sono pericolosi, perché il cervello finisce per credere a tali comandamenti interiori e inconsciamente, decide al Tuo posto. E lui, il Tuo cervello, che “dice” che tanto non ce la farai. Invece, Tu devi reagire, fare come me: buttarti e provare a fare le cose. Solitamente, chi sbaglia poco è perché agisce poco. Ci sono tre tipi di persone:
quelle che fanno accadere le cose,
quelle che guardano le cose accadere
e quelle che si stupiscono di ciò che accade.
A Te quale piacerebbe essere? Scommetto che Ti piacerebbe far parte di “quelli che fanno accadere le cose”……allora hai un solo modo: PARLARE DI MENO E AGIRE DI PIU’. Ricordati che gli errori sono negativi solamente se T’impediscono di continuare a crescere. Se hai paura di provare un pensiero nuovo o di tentare una soluzione diversa ad un problema perché temi di sbagliare, probabilmente, stai commettendo un errore ancora più grande. Se è sciocco buttarsi a capofitto in una situazione che non conosci, è altrettanto sciocco non provare nuove strade per la paura di sbagliare. Se Vuoi crescere, devi imparare a lamentarti di meno, a parlare di meno delle cose che potresti o non potresti fare e ad agire di più. L’Azione genera il SUCCESSO e le persone di SUCCESSO agisco. Naturalmente, ciò non significa andare allo sbaraglio nel “mercato della vita”; bensì imparare a non rimandare le cose continuamente per la paura di sbagliare.quelle che guardano le cose accadere
e quelle che si stupiscono di ciò che accade.
C’è un vecchio detto: “Sbagliando s’impara”. Spesso, s’impara molto più dai propri sbagli che non dai “saggi” consigli che tutti, dico tutti, sono sempre pronti a dispensarti. Hai una grande opportunità: decidere cosa farai da “GRANDE”. Non commettere l’errore di nasconderti per la paura di sbagliare. Un giorno, forse neanche troppo lontano, potresti pentirti di non aver preso al volo quell’opportunità. Piuttosto, scegli saggiamente e con piena fiducia nelle Tue potenzialità. Non aver timore di sbagliare, sbagliare è umano…….l’importante e non perseverare.
Credi in quello che sei e sarai quello in cui credi. Il grande Charles Spurgeon diceva: “Di nessuno devi aver paura come di te stesso; il nostro peggior nemico sta dentro di noi”.
Vi giunga il mio più cordiale saluto e se avete delle domande da pormi su questo o altri argomenti particolari, scrivetemi a giancarlo@giancarlofornei.com farò il possibile per rispondere personalmente ad ogni mail. Alla prossima.
A cura di Giancarlo Fornei
Formatore & Personal Coach
www.piuchepuoi.it/giancarlofornei
Iscriviti a:
Post (Atom)