venerdì 4 novembre 2011

Opinioni - Papa Ratzinger


"Habemus Papam". Così venne annunciata da Jorge Arturo Medina - Protodiacono del Collegio cardinalizio - l'elezione del nuovo Pontefice il cardinale Josepth Ratzinger con il nome di Papa Benedetto XVI.
Credo che i porporati che lo hanno eletto al secondo giorno di conclave non abbiano voluto correre rischi. Hanno scelto il certo per l'incerto. Potevano preferire Martini, uomo moderno e aperto al dialogo oppure eleggere un Papa latinoamericano o di pelle nera.
Niente di tutto questo. A mio parere non si è avuto il coraggio o la voglia di cambiare e di dare una svolta alla chiesa cattolica. Si è scelto di non cambiare, di chiudersi nel proprio guscio, di riempire cioè le piazze ma lasciare vuote le chiese.
Di Ratzinger è stato detto tutto. Teologo cattolico, difensore dell'ortodossia e convinto assertore della centralità e del primato della chiesa cattolica romana, la sola che dispone di tutta la verità e i mezzi di salvezza.
Nel catechismo da lui propugnato si legge che sono peccati gravissimi i rapporti impuri contro natura, l'oppressione dei poveri, l'omicidio volontario e la frode nel salario agli operai. La pena di morte e la guerra non sono accettabili né tollerabili. E' un uomo sicuro di sé, persuaso di essere sempre nel giusto e le conseguenze di questa convinzione potranno creare in futuro non pochi problemi a tutto il mondo cattolico e certamente una valanga di giudizi critici.
Per questo, non credo che il Pontefice sarà diverso dal ruolo di Prefetto di fede che ha rivestito sin dal 1981. Mi rimane difficile, infatti, pensare ad un suo cambiamento anche lento. Fino ad oggi il cardinale ha sostenuto accese battaglie contro i gay, contro la fecondazione assistita e contro il sesso tra persone non sposate.
Sono temi scottanti, di grande attualità e non facilmente risolvibili. Chissà se la grande responsabilità che ricade su di lui riuscirà ad illuminarlo nelle scelte difficili che dovrà affrontare. Certo sarebbe un vero miracolo se il papato cambiasse il Papa!
Spero di non offendere i lettori e il clero ma con papa Giovanni Paolo II è nato il culto della personalità. Il suo pontificato è stato attraversato da un grande entusiasmo e venerazione che poi si è trasformata in culto.
Spero vivamente che ciò non accada con il suo successore.

Vasco Pardini

1 commento:

  1. Si legga le prime 20 pagine della Prima Enciclica di Ratzinger "Deus Caritas Est"... parole semplici sull'amore scritte da chi non ne dobrebbe saper nulla -a parere di molti- eppure ne sa più di molti...

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