giovedì 13 ottobre 2011

E' sbagliata ed iniqua la tassa sulla bonifica.

Ho ricevuto proprio in questi giorni la cartella consortile del comprensorio gestito dal Consorzio Ombrone P.se - Bisenzio.
Per chiarezza ricordo che il pagamento della cartella è dovuto da tutti i proprietari di immobili di qualsiasi natura che godono dei benefici derivanti dalle opere di bonifica ed idrauliche.
Considero questa tassa un ulteriore balzello a carico dei consumatori. L'abitazione viene bersagliata sul nascere con integrazioni e modificazioni sanciti dalla legge Bucalossi, poi tartassata con l'Ici in modo continuo e crescente e infine massacrata nella sua conduzione da spese condominiali.
Ma non basta. La legge regionale 34/94 aggiunge una ulteriore tassa sul proprietario in base "all'indice di beneficio" individuato per ciascuna proprietà posseduta.
Mi domando. E' possibile quantificare il grado di beneficio per ciascun utente? Quali sono gli strumenti giusti per determinarlo? E poi, vale davvero il sacrificio per farsi una casa?
In proposito, ritengo che sarebbe stato meglio sostituire questa tassa con l'istituzione di un esiguo contributo comunale a carico di tutti i cittadini, tenuto conto che la città ha un sistema funzionante di scolo delle acque come previsto dalla stessa legge Bucalossi, prima menzionata.
Concludo rilevando che la tassa, oltre ad essere iniqua, non colpisce tutti i cittadini nella stessa misura perché non esiste un aggiornamento catastale efficiente e in grado di effettuare una corretta gestione della contribuenza.
Non ci si deve quindi meravigliare se ogni anno vengono sfornate migliaia di cartelle esattoriali sbagliate con imprecazioni e polemiche da parte dei cittadini.

Vasco Pardini

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