lunedì 26 settembre 2011

VASCO PARDINI SCRIVE AL SINDACO PER I SERVIZI NELLA SPIAGGIA LIBERA



Pardini Rag. Vasco
Via Carlo Dragoni, 13
59014 – Vergaio Prato (Po)

W. Abit  : 0574/ 662224                                                                
W. Cell  : 339 / 3926465
   
               vapardini@tiscalinet.it
________________________________
riferimenti da citare nella risposta
________________________________
Prato lì, 27 Settembre 2011
                                                                                             










    RACCOMANDATA  A.R
   
     Gent/ma
     Sig.ra Eleonora Baldi
     Sindaco di Follonica
     Largo Felice Cavallotti, 1
     58022 – Follonica  Gr

                                                                                       c.p.c  La Libellula di Follonica





Oggetto: Problematiche varie.





Gentile Sindaco di Follonica,

ho avuto modo di conoscerla  il 27 Agosto del 2010 in occasione di una mia visita personale nella sede comunale della città da Lei amministrata.

Nella conversazione che seguì, Le esposi una mia accesa critica per la mancanza di soluzioni per apprestamenti utili anche come servizio della spiaggia libera che va dal “Bagno Eden” al “Ristorante Parrini”, dove trascorro ogni anno le mie vacanze estive.

Come ebbi modo di informarLa, i turisti che ogni anno affollano questa spiaggia ed apprezzano questo mare bellissimo e pulito, si sono spesso lamentati  per il fatto che non esiste in loco né una doccia né un bagno pubblico.

Nel proseguo della conversazione, ebbi modo di informarLa che molti vacanzieri avevano ed hanno tuttora intenzione di raccogliere le firme, di scrivere sui giornali e televisioni locali per esprimere la loro indignazione per la mancanza di tale struttura.

La risposta alla mia sollecitazione scritta e verbale è avvenuta nei mesi seguenti con una lettera da Lei firmata e che riporto integralmente:



“Per quanto concerne la realizzazione di servizi sulla spiaggia libera, tale obiettivo è sempre stato al centro delle politiche delle Amministrazioni della Città, ma, per diversi motivi, la realizzazione di ulteriori interventi dopo quelli effettuati a Pratoranieri è stata bloccata.

In particolare, per la zona da Lei indicata, la configurazione della spiaggia, poco profonda, comporta l’esigenza di trovare soluzioni alternative alla sistemazione di impianti sulla spiaggia come avvenuto in altre zone del litorale.

A questo si deve aggiungere che la presenza delle “baracche” crea ulteriori limiti alla realizzazione di impianti e strutture per le esigenze di rispetto di limiti legali di distanze.

La volontà dell’Amministrazione di intervenire su tale zona è comunque dimostrata dalla progettazione del rifacimento del viale Italia tra il limite dell’attuale sistemazione fino all’Eden, in cui saranno sistemati gli accessi al mare e cercate, per quanto possibile, soluzioni per apprestamenti utili anche come servizio della spiaggia libera”.



Allo stato attuale, riscontro quanto segue:

1)  negli accessi al mare non è stato fatto nessun rifacimento se non quello di piantare un cartello che indica il pericolo di scorrimento verso il mare;

2)  non è stato realizzato nessun impianto sulla spiaggia;


Al contrario, è stato creato nella spiaggia libera adiacente all’Eden un nuovo bagno denominato “Ultima spiaggia” che ha causato un sovraffollamento di persone e generato problemi di vario genere tra i turisti. La situazione è diventata insostenibile anche per la mancanza di una struttura

e di un servizio necessario ed adeguato ai bisogni della gente.


In ultima analisi, vorrei aggiungere un’altra osservazione in proposito. I Vigili urbani che sono tanto solerti nel multare i contravventori nel periodo invernale, dovrebbero usare la stessa diligenza anche nei mesi estivi. Nelle vie e nelle strade c’è un caos indescrivibile di auto parcheggiate in divieto di sosta, dai cassonetti dell’immondizia fuoriesce spesso un fetore insopportabile, il viale Italia e tappezzato di escrementi di cani e gatti.

Le suggerisco, inoltre, di verificare la posizione fiscale dei proprietari delle “baracche”. Ho la strana sensazione che se tutti pagassero quanto dovuto, l’ICI per la seconda casa non sarebbe così esosa come lo è ora (9/mille).



In attesa di una risposta positiva a quanto richiesto, porgo distinti saluti.


Vasco Pardini
                                                                                        



                                                                     

                                                                     






Nessun commento:

Posta un commento