venerdì 9 settembre 2011

IL COMITATO LA LIBELLULA CRITICA I SINDACI BALDI E BIZZARRI


“L’uomo e’ per natura un animale politico.” Scriveva Aristotele in Politica. Oggigiorno la parola “politica” è sempre più legata ad un’accezione negativa e ad essa viene spesso collegato il concetto di “compromesso”, inteso non come il giusto punto di incontro tra diverse opinioni, quanto più il malaffare celato dietro interessi personalistici. Eppure ciò non corrisponde al suo significato originario. La definizione del termine “politica”, dal greco πολιτικος, politikós, viene fatta risalire ad Aristotele, filosofo dell’antica Grecia, che con questo vocabolo concepiva la via per un efficace amministrazione della città, o polis, condotta nell’ottica del bene comune. La fondamentale manifestazione legata all’attività politica era la partecipazione all’assemblea, luogo in cui era possibile esprimere le proprie opinioni nonché dibattere le altrui ragioni. In quei secoli la politica era esercitata in maniera diretta, esprimendo cioè il proprio voto alla fine delle esposizioni e dei dibattiti dopo i quali, ogni singolo membro, era in grado di dire pubblicamente quale fosse la strada migliore per governare la cosa pubblica. L’evoluzione dell’uomo, ma soprattutto il vertiginoso aumento demografico, ha condotto il sistema democratico ad esprimersi in maniera indiretta: i liberi cittadini eleggono i propri rappresentati che, nell’ottica del bene comune, assumono importanti e basilari scelte. Siamo dunque al punto nodale: come è possibile per i rappresentanti politici farsi carico di fondamentali decisioni senza avere il polso su quelli che sono i pensieri della comunità? Per quale motivo un Sindaco, detentore del civico consenso, non è in grado di confrontarsi con i suoi concittadini durante un pubblico dibattito?
Dopo cinque gironi dalla realizzazione dell’assemblea sull’autostrada tirrenica, manifestazione organizzata dal Comitato Civico LA LIBELLULA, ancora infuria la polemica riguardante la mancata partecipazione di rappresentanti della Giunta Comunale di Follonica. Scorrendo i commenti sul web, la domanda più ricorrente sembra essere: “ma se il tema è così scottante, se la realizzazione del nuovo tracciato è quantomeno minata dagli oscuri interessi economici di cinici imprenditori ed amministratori, per quale motivo il Sindaco di Follonica non solo non prende l’iniziativa di informare direttamente i suoi concittadini, ma nemmeno ha l’accortezza di partecipare personalmente o per delega ad una manifestazione già organizzata?” Solamente Borghi, unico Primo Cittadino dei comuni delle Colline Metallifere presente, ha mostrato la capacità di percepire l’importante momento: sono state proprio le sue parole che hanno schiarito la posizione ufficiale dei sindaci grossetani riguardo la Tirrenica. Ma forse l’assenza del Sindaco Baldi o di suoi delegati concerne altre questioni che nulla hanno a che vedere con una trasparente gestione della cosa pubblica. Nonostante questo la domanda rimane: cosa intende fare la giunta comunale follonichese per opporsi alla realizzazione di una speculazione sul nostro territorio?

Andrea Baldassarri

Nessun commento:

Posta un commento