sabato 25 febbraio 2012

Il paese delle banane

Il termine “Repubblica delle banane” è un'espressione dispregiativa che solitamente indica  una piccolo stato latino-americano politicamente governato da un'oligarchia ricca e corrotta. Ovviamente l’accostamento della nostra amata citta’ con una tale Repubblica e’ di natura puramente umoristica e facilmente giustificabile con l’attuale periodo carnevalesco. Questo non nasconde pero’, che dietro ogni battuta si celi sempre un fondo di verita’. Un esempio di questo e’ la tanto discussa canzone “Follonica” dei Baustelle, che descrive bene il degrado raggiunto negli ultimi tempi dalla citta’ e il riferimento alle banane ci pare consono visto il nome comune ormai dato da follonichesi e turisti alle opere d’arte contemporanea esposte sul lungomare di Pratoranieri. Insomma e’ evidente che questa citta’ sta attraversando uno dei momenti piu’ bui della sua storia senza che ad oggi si riesca a intravedere una via d’uscita. La politica locale e’, in generale, ridotta a piccole scaramucce tra fazioni che ormai sono diventate del tutto autoreferenziali. Si e’ promesso di allargare la raccolta porta a porta senza aver valutato attentamente i costi oppure ci si imbatte in un progetto faraonico come il parco centrale che costera’ ai cittadini follonichesi piu’ di 10 milioni di euro senza considerare fino in fondo la grave situazione economica generale del Paese. Si guarda al superfluo tralasciando spesso la normale amministrazione che e’ fatta di cose semplici come sistemare l’intonaco che si distacca da un muro di una scuola, oppure tappare la buca in una strada piuttosto che riparare in modo adeguato un tubo dell’acqua o una fogna che si rompe di continuo. Insomma la città appare come colei che per il giorno della festa ha ordinato il vestito nuovo al negozio dimenticando, con voluta incoerenza, di lavarsi il viso e pettinarsi. Servono urgentemente idee nuove, progetti concreti per lo sviluppo della città, con un positivo ritorno economico, auspicabile in tempi brevi, per dare la possibilità di realizzare nuovi posti di lavoro, visto che questo è ormai diventato il problema prioritario per la città e di certo questo non si può ottenere con regole imposte o ulteriori tasse sui ceti produttivi (vedi per esempio la tassa sul turismo) che non fanno altro che  deprimere ancor piu’ il mercato dell’offerta lavorativa. L’unico sistema possibile per creare nuove opportunita’ di lavoro e’ quello di aiutare e incentivare le attivita’ presenti sul territorio. Semplici esempi virtuosi possono essere l’ aiutare l’artigianato organizzando mostre mirate alla pubblicizzazione delle ditte locali, abbassare la tassazione sul suolo pubblico per i ristoranti e le pizzerie, sviluppare un collegamento tramite aliscafo con l’isola d’Elba, prolungare l’orario di apertura dei locali andando incontro alle esigenze dei giovani. Ci sono citta’ che riescono a vivere di turismo pur avendo a disposizione molte meno risorse naturali rispetto a Follonica. Queste citta’ riescono ad attirare il turismo grazie ad un’opulata amministrazione che incentiva iniziative ludiche e musicali che poi attirano nuovi turisti che a loro volta usufruiscono di alberghi e ristoranti e che a loro volta generano nuovi posti di lavoro. Gente nuova e idee nuove potrebbero trasformare Follonica in una piccola Montecatini o Chianciano sul mare e a quel punto perfino le famose “banane” potrebbero diventare un simbolo di divertimento. E’ nell’ottica di un nuovo modo di vedere la politica che il comitato la libellula si sta muovendo cercando contatti con chi abbia davvero una vera volonta’ di cambiamento.

http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=17465:la-libellula-follonica-e-il-qpaese-delle-bananeq&catid=41:attualita&Itemid=55

http://www.ilgiunco.net/2012/02/25/la-libellula-a-follonica-troppo-degrado/

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