sabato 21 aprile 2012

Ricorso in cassazione sul MareSi’: ma per la citta’ non sarebbe meglio un accordo extragiudiziale?


E’ di ieri la notizia del ricorso in cassazione sulla vicenda MareSi. In un momento di crisi economica cosi’ grave le prospettive di lavoro che potrebbero offrire i villaggi sarebbero una manna per l’intera citta’. E’ evidente l’impossibilita’ di amministrare agilmente una citta’ aspettando decisioni giudiziarie quanto mai lunghe e incerte nell’esito finale. La legge stessa prevede che le problematiche possano essere risolte tramite accordi che possano portare ad una soluzione che accontenti tutte le parti e che soprattutto accontenti l’intera citta’, che altrimenti rischia di restare paralizzata ancora per anni. E’ ovvio che in ogni cooperativa un socio puo’ usufruire di condizioni particolari. E’ evidente che nel caso del MareSi il socio debba essere registrato come ogni ospite, debba essere sottoposto alle normali regole fiscali e che inoltre non possa essere proprietario esclusivo di un alloggio. Allo stato attuale delle cose tutto questo e’ pero’ superato. Non si capisce allora il perche’ non possa essere trovato un accordo. Facendo ulteriori richieste il Comune rischierebbe di incorrere in un grave abuso di potere. Di certo qualunque sentenza del TAR o del consiglio di Stato non potra’ mettere in luce un’eventuale abuso di potere in quanto, per istituto, i tribunali amministrativi esaminano solo gli atti e non i comportamenti tenuti dalle Amministrazioni. Un accordo extragiudiziale sarebbe una soluzione politicamente intelligente e un’occasione da non sprecare soprattutto dopo che i soci hanno rimosso l'articolo contestato, modificando lo statuto come il sindaco stesso ha chiesto. Sono convinto che se l’Amministrazione prendesse una decisione del genere ne uscirebbe alla grande di fronte a tutta l ' opinione pubblica.


Riccardo D’Ambra

2 commenti:

  1. Sono d'accordo.
    Mi hanno insegnato che ogni azione non è fine a se stessa. Se l'accordo non si fa un motivo c'è, anche se chi non vuole non lo vede.
    Vergogna

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  2. I motivi addetti dall'Amministrazione ovvero che i soci delle cooperative devono avere gli stessi diritti degli altri non soci e che le cooperative proprietarie non possono amministrarsi da sole ma avrebbero bisogno di avvalersi di societa' terze, secondo il nostro modesto parere non sembrano motivi validi. Certo saranno i giudici a decidere. Ma se dessero ragione ai villaggi, chi paghera' i danni?

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