martedì 31 gennaio 2012

CHIEDIAMO MANUFATTI IN LEGNO PER GLI ORTI



Contravvenendo al programma elettorale predisposto dalla stessa coalizione di centrosinistra alle ultime elezioni, l’Amministrazione si sta apprestando ad apportare varianti al Regolamento Urbanistico recentemente approvato. Voci di corridoio dicono che tali varianti avrebbero lo scopo finale di rendere meno gravosi gli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni di alcune aree extraurbane. Per il bene della cittadinanza sarebbe senz’altro piu’ utile una variante di tipo diverso che andasse incontro all’interesse di molte persone quale quella di rendere possibile la realizzazione negli orti di manufatti in legno. Analizzando la realtà extraurbana di Follonica si rileva la consistente trasformazione, avvenuta nel tempo, che ha prodotto il frazionamento di grandi proprietà agricole, dando origine a piccoli appezzamenti ortivi, nei quali molti pensionati e/o residenti, trascorrono gran parte del loro tempo libero, coltivando prodotti per il consumo familiare e allevando animali da cortile o da compagnia. In un momento di particolare crisi, quale quello che stiamo vivendo, le realtà ortive assumono un grande valore sociale, costituendo da un lato il luogo dove è possibile produrre prodotti ed allevare animali che possono contribuire all’economia familiare, dall’altro una concreta risposta all’occupazione del tempo libero di molti cittadini ed in generale di tutti coloro che vogliono trascorrere ore all’aria aperta. Noi crediamo inoltre che se tali situazione vengono correttamente gestite e normate, possano divenire elementi di abbellimento e di qualificazione dell’ambito extraurbano e per fare ciò, riteniamo che gli utilizzatori/proprietari di tali appezzamenti, debbano essere messi in grado di operare in modo corretto e con i servizi adeguati. Il Regolamento Urbanistico recentemente approvato non permette la realizzazione di strutture a servizio di tali appezzamenti di terreno neanche in forma precarie destinate al ricovero degli attrezzi o animali. Questo spesso favorisce il disamore per proseguire le attività possibili favorendo la filosofia dell’arrangiarsi con manufatti abusivi ed alquanto eterogenei. Il Comitato Civico “La Libellula” propone all’Amministrazione, come già ammesso nei comuni limitrofi, di attivarsi al fine di mettere in atto tutte le iniziative possibili che permettano, come ammesso anche dalla Legge Regionale in materia, l’installazione di piccoli manufatti in struttura di legno, destinati al supporto dell’attività agricola/ortiva. Manufatti di carattere temporaneo, privi di fondazione e non stabilmente infissi al suolo, per la cui installazione è sufficiente una comunicazione rinnovabile annualmente. Tali annessi dovranno essere tipologicamente adeguati, di basso impatto e con coloriture idonee, di superficie congrua per il rimessaggio delle attrezzature necessarie alla coltivazione degli orti o ad ospitare animali. In tal senso pensiamo si possa favorire la riqualificazione delle realtà esistenti, garantendo anche il mantenimento delle stesse e la corretta fruizione. Pensiamo che tali aree possano essere riqualificate con studi ambientali che definiscano i modi e le tecniche di coltivazione, che garantiscano il rispetto delle perimetrazioni, delle alberature, della viabilità esistente nel nostro territorio agricolo e nella tradizione toscana; che individuino le tecniche di riciclo e risparmio delle risorse e dell’energia, che favoriscono la riqualificazione, il recupero e la realizzazione di tutta una rete di percorsi ciclabili e pedonali divenendo anche occasioni di un modo diverso di vivere e fruire dell’ambito extraurbano ed al tempo stesso un laboratorio sperimentale e didattico per le future generazioni.

Comitato Civico La Libellula

Nessun commento:

Posta un commento